E proprio l'ultimo giorno disponibile, eccomi qui a raccontarvi un po' come mi sono organizzata per questo viaggio intercontinentale con i pupi; lo faccio per dare qualche dritta, ma anche per promemoria, che mica è stato semplice :P
Partiamo dal presupposto che per andare a Zanzibar non ci sono vaccini obbligatori, ma solo viene consigliata la profilassi antimalarica. Noi abbiamo deciso di non farla per svariati motivi: il periodo delle zanzare non è questo, la profilassi è una botta per il fegato assurda e non protegge totalmente dalla malattia (che quindi ti becchi lo stesso, ma in forma meno lieve), non abbiamo intenzione di fare safari o addentrarci nella savana, infine la malaria ha un'incubazione di almeno una settimana, quindi nel caso (speriamo di no) saremmo già in Italia.
Ci siamo però attrezzati in questo modo: abiti lunghi e chiari per la sera, che tengano lontano le eventuali indesiderate bestiacce, preparazione di un paio di settimane con Ledum paluster 5ch un medicinale omeopatico che altera il sapore del sangue rendendolo sgradito alle suddette indesiderate bestiacce, infine vagonate di Autan che noi normalmente non usiamo perchè troppo chimico, ma di cui stavolta non faremo a meno, oltre all'inseparabile e naturalissimo olio di Neem.
Continuando sulla linea dei farmaci e simili, mi sono portata il termometro, la tachipirina, un antidiarroico che possano usare sia i nani, che io (visto che allatto ancora), vagonate di fermenti lattici che comunque stiamo prendendo da una settimana per rinforzare la flora batterica, uno sciroppo omeopatico per la tosse, delle pastiglie omeopatiche per la gola, crema cortisonica e uno spray naso tipo Rinazina, ma omepatico. Una piccola farmacia, lo so, ma non ho voluto rischiare visto che pare che lì non siano di facile reperibilità i farmaci e infatti pensavo poi di lasciarli, perchè spesso te li chiedono.
A proposito di questo, metà della mia valigia è da lasciare là! Da quando abbiamo deciso di andare a Zanzibar abbiamo iniziato a scartabellare negli armadi tirando fuori vestiti vecchi e che non usiamo e lo stesso abbiamo chiesto ad amici e parenti. Inoltre ho comprato penne e quaderni, oltre ad aver fatto sparire i libri semi distrutti dei nani.
Questa cosa mi emoziona molto, da quando ero piccola pensavo che prima o poi sarei andata in Africa con tutte le mie magliette e le avrei distribuite a destra e a manca, ancora non mi sono resa conto che è arrivato quel momento! L'unica cosa che mi lascia un po' perplessa è il come funziona il tutto, cioè non riesco a figurarmi bambini e adulti che ti vengono a chiedere se hai una penna o una maglietta da dargli ://
Come vestiti da portare sinceramente non so darvi un aiuto preciso, vado abbastanza a senso, non ho uno schema, inoltre con la Belva senza pannolino ho una cosa tipo 10 pantaloncini/gonne, mentre solo 3 magliette :D Ovviamente sempre per lo stesso motivo ho dovuto infilare traversine usa e getta e un piccolo flacone di detersivo per lavare a mano.
Per i nani ho poi fatto un mini trolley con diversi libricini, i colori, crackers, biscottini e tanti fazzoletti da naso, perchè ovviamente sono tutti e due mocciolosi, mentre un altro con macchina fotografica (devo immortalare tutto dall'inizio alla fine!!), pannolini, salviette, un fasciatoio portatile, un cambio per la Belva, un paio di sandali per il Vitellino che mi porto scalzo, maglietta a maniche lunghe e un paio di calzini ciascuno (sia mai che in aereo si crepi di freddo).
La partenza è ovviamente a un orario improponibile (3 di notte!!!!) da Malpensa, quindi ci siamo così organizzati: cena, bagnetto a entrambi i nani e poi via in macchina (ci vogliono circa 3 ore da casa nostra e poi la lasciamo in uno dei tanti parcheggi a pagamento per 27 euro), così loro dormono nel tragitto e siamo anche più liberi sia all'andata che al ritorno, previsto intorno alle 9 di sera.
Non vi nascondo che sono un po' nervosa, un viaggio intercontinentale è già per me qualcosa a cui non sono abituata, se ci aggiungete i due nani che insieme non fanno 3 anni e che ovviamente oggi sono intrattabili, avrete un mix perfetto. Ma sono sicura che sopravviveremo e che al ritorno saremo tutti malati di mal d'Africa!
Sul mal d'Africa al ritorno contaci...e' così bella da togliere il fiato ed anche se Zanzibar e' un'isola turistica. Mi ricordo di essermi innamorata di quell'oceano che a causa della bassa e dell'alta marea, scompare per mezza giornata per poi ricomparire e di tutti quei bambini che vivono a ridosso dei villaggi turistici e che ti guardano con occhi grandi e pieni d'amore. Vedrai troverai modo per donargli ciò di cui hanno bisogno. Noi portavamo sempre anche un po' di cibo, biscotti torte e caramelle. Impazziscono per colori e penne che li sono difficilmente reperibili....unica raccomandazione: attenti al sole, ma attenti sul serio, anche quando sembra non ci sia, perché essendo sulla linea dell'equatore e' sempre a picco ed anche se e' bellissimo, brucia come non mai!!!! Porta un abbraccio ai Masai, li porto sempre nel cuore e soprattutto Buon Divertimento!!!!!
RispondiEliminaIo aspetto curiosissima i tuoi racconti del DOPO!!!!!
RispondiEliminae le foto!che meraviglia!
buon viaggio!
Ti immagino spaparanzata! Un salutino!
RispondiElimina