martedì 26 aprile 2016

Tre settimane inglesi

Sono un po' sparita perché durante le vacanze di primavera francesi ho preso nani e bagagli e sono stata dalla Sister, approfittando che anche in Inghilterra c'erano le vacanze e che il Navigante era fuori; insomma due piccioni con una fava: non rimanevo sola e i nani stavano un po' con zii e cugini.
Tre settimane a casa di qualcun altro, anche che sia tua sorella, sono lunghe e appena abbiamo cominciato ad avere un buon ritmo ovviamente siamo dovuti ritornarnare a casa.
La Sister è la mia persona, quella per cui smuoverei mari e monti, quella con cui confidarmi, quella con cui litigare, non è una semplice sorella, ma qualcosa che va oltre, però siamo talmente diverse che alle volte è difficile anche andare a bere un caffè insieme, figurarsi passare tre settimane vivendo sotto lo stesso tetto e cercando di far combaciare due stili di vita e di educazione con i figli completamente diversi.
Compromessi per tutto: mangiare (quando, cosa, come?), televisione (sì, no, solo dieci minuti?), dormire (i miei prima o dopo?), lavarsi (inizio io, tu, loro?) e poi bimbi che litigano, che si fomentano a fare monellate uno con l'altro, mamme che urlano...la fine giornata era un miraggio, solo preludio di notti turbolente e mattine iniziate all'alba. Ma è stato divertente in fin dei conti e io ho potuto vivere un po' di vera Inghilterra rurale di cui ho voglia di parlarvi in un post apposito.
In queste tre settimane poi il Francese ha imparato a girarsi, ha cominciato ad assaggiare qualcosina (si comincia già!!) e ha messo due dentini; la Belva ha iniziato a parlare inglese (ci mancava la quarta lingua!) e al ritorno ci siamo accorti che i pantaloni 104cm erano buoni solo per Venezia con l'acqua alta; il Vitellino...bè il Vitellino per questa volta è rimasto il solito vecchio dolcissimo distruttore di casa :D
Il viaggio di ritorno è stato un po' un viaggio della speranza con un Vitellino che aveva passato la notte precedente a scagazzare in giro e la mattina a vomitare ed era un mezzo zombie (però decisamente più gestibile del solito, poveretto!!) e, non paghi, appena arrivati a casa - alle undici di sera - ci siamo accorti che non andava l'acqua calda e la luce nelle camere...Bentornati in Francia!