mercoledì 26 giugno 2019

La spada nella roccia esiste ed è in Italia!

Prima di partire per il nostro viaggio estivo (a poi ve ne ho parlato?! Mi sa di no!) di un mese, volevo parlarvi di una piccola chicca del weekend scorso.
Un amico del Navigante di Parma, ma che vive in America, rientra periodicamente e cerchiamo sempre di incontrarci; questa volta ci siamo organizzati per salire con il camper e fare un paio di tappe intermedie, tra cui Primarlk a Firenze per rimpolpare il guardaroba del Vitellino che mi si è alzato tipo edera, e una sosta speciale per i bambini (ma anche per noi adulti!): la visita alla VERA spada nella roccia!
C'è infatti, in un piccolo eremo tra la colline senesi, una vera e propria spada conficcata nella roccia che pare avere tutte le caratteristiche, fisiche e temporali, per essere la spada di re Artù. Chi di solito visita questa zona del comune di Chiusdino, ha come meta l'abbazia di san Galgano, che però è stata costruita dopo il piccolo eremo che si trova su un colle a 500m dalla stessa.
Noi siamo arrivati di notte con il camper, in quanto sapevamo esserci un'area dedicata, anche se con tutti i servizi non funzionanti, e la mattina abbiamo prima visitato l'abbazia, in cui tra l'altro era in atto un matrimonio non religioso (l'abbazia è sconsacrata dalla fine del 700), per poi inerpicarci a piedi su un sentiero decisamente scosceso (no bici, no passeggini e anche le infradito non sono state proprio una grande idea!) che ci ha portato all'eremo. Si può salire anche per la strada normale o con le macchine, anche se il parcheggio non è enorme.
L'eremo ha una cupola rotonda (per questo viene anche chiamato la Rotonda di Montesiepi) e proprio sotto, protetta da una teca di vetro, la spada nella roccia. Ci sono vari aneddoti collegati alla storia di questa spada, potete leggere tutta la storia nel sito internet dell'abbazia.
Dopo la sfaticata ci siamo fermati nel piccolo bar accanto all'eremo e devo dire che è stata un'ottima scelta per il fresco degli alberi, per il buon vino e le ottime bruschette! Quasi quasi stavamo decidendo di mangiare direttamente lì, ma avendo altri piani ce ne siamo andati a malincuore dopo l'aperitivo.
Comunque per chi dovesse fare un giretto per la magnifica Toscana, questa è una piccola sosta che merita essere aggiunta, anche se magari vi sembra un po' fuori mano. I bambini ne saranno contenti...e anche i genitori come me cresciuti a pane e Walt Disney!

lunedì 24 giugno 2019

Figlio unico

Se noi non ci incasiniamo la vita, non siamo noi. Questo weekend è stato proprio un piccolo assaggio di come è la nostra organizzazione della vita in generale.
Partiamo dal presupposto che siamo dovuti salire da me per lasciare la gatta Koala a mia madre, visto che ce ne andiamo via un mese con il camper, e per dare una prima occhiata a piastrelle e sanitari; tutto semplice: si sale venerdì, si scende domenica.
E invece no! Perché il Navigante è stato mandato in Norvegia per una conferenza lunedì e martedì, quindi lui sarebbe partito sabato sera o domenica mattina presto per rientrare e poi partire, mentre io sarei dovuta tornare giù coi tre nani da sola e martedì portare al controllo dei denti del Vitellino anche i due fratelli.
Allora, dopo richiesta inoltrata al lavoro, abbiamo organizzato quanto segue: lui è partito domenica mattina da Venezia e rientra martedì notte sempre a Venezia, dorme su, recupera macchina, due nani (che nel frattempo se la stanno spassando con la nonna) e rientra mercoledì pomeriggio.
Io in tutto questo sono scesa in treno da sola con il Vitellino per portarlo domani al controllo. Per molti può sembrare una sfaticata: valigia, nano e panza; invece è stato uno dei viaggi più rilassanti che io abbia mai fatto negli ultimi anni.
A parte qualche pianto passeggero in cui il Vitellino invocava la presenza dei fratelli (!!), tutto è filato liscio come l'olio: i cambi treno, la scelta di cosa mangiare, la puntatina alla Giunti per comprare un libricino (pur non avendogli preso il fumetto che voleva lui), le lunghe ore piene di noia che lui di solito non sa gestire, le corse in mezzo alla gente per prendere il trenino a Tiburtina, la spesa appena arrivati a casa, la doccia prima di cena...
Ha iniziato a fare il solito spettacolo solo quando sono venuti i vicini a bersi una birra, ovviamente con prole al seguito, per il resto mi sembrava di avere un altro bambino! Sono riuscita a leggermi tre capitoli di un libro e lui ha letto sia il libro di scuola che i suoi fumetti, fatto i cruciverba, giochicchiato con il tablet (senza lamentarsi troppo quando ho detto stop), guardato fuori dalla finestra...tutto nell'assoluta e facilissima gestione.
Con il quarto in arrivo e i mille dubbi che continuo ad avere sul fatto di aver fatto la scelta giusta, questi giorni con un figlio unico mi lasciano davvero insofferente. Sono sempre stata pro figli, il figlio unico mai e poi mai nella mia mente, ma questa facilità mi ha disarmata...quanto tutto sarebbe semplice, anche le trasferte del Navigante, quanta energia in più, quante urla in meno.

...quanta noia...

Lo so, ne sono perfettamente conscia che mi annoierei da morire, ma alle volte un po' di noia nella vita non farebbe mica poi così male, no?
Comunque i dubbi non se ne vanno e io mi sento proprio male e ho paura che questo mio atteggiamento non sarà di grande aiuto. La mia parte razionale però mi dice anche che gli ormoni spesso giocano brutti scherzi e devo solo aspettare, tutto andrà bene.
Vabbè, godiamoci un po' di noia!

giovedì 20 giugno 2019

Eccomi qui con qualche aggiornamento

Finita la scuola, mi immaginavo giornate pigre al limite del noioso, mi immaginavo buttata sul divano o in un parco o magari qualche mattina al mare...Poi invece la realtà dei fatti è stata di un mese intenso quasi quanto la scuola se non fosse stato per le sveglie mattutine decisamente lente (grazie al cielo almeno quelle!).
In queste settimane si sono sciolti un po' di nodi cruciali: intanto la placenta è risalita, il che significa che finalmente ho potuto pianificare le nostre vacanze in camper a luglio. Per la cronaca partiamo la prossima settimana con destinazione la costa della Spagna del Nord e varie tappe centrali tra cui Barcellona (per incontrarci con la nostra prima e amatissima au pair), il Parque Warner Bros nei dintorni di Madrid e al rientro, ovviamente, non poteva mancare qualche giorno a Toulon, a salutare tutti i nostri amici.
Altre novità sono la ricerca di una ragazza alla pari per settembre, in quanto con il lavoro del Navigante che in questo ultimo anno è davvero a livelli fuori dai limiti, è impossibile per me sola organizzare la vita di tre bambini e un neonato. L'idea era quella di trasferirsi a Udine, visto che stiamo anche ristrutturando casa dei miei per avere due appartamenti (uno al pianoterra per mia madre e uno più grande per noi o eventualmente mia sorella quando rientra per le vacanze), ma il Navigante ha spinto molto per trovare altre soluzioni alternative che non lo costringesse a fare il pendolare. Quindi ci riproviamo stavolta cambiando lingua, in quanto ci interessa di più che non venga dimenticato il francese.
C'è ancora qualche piccola incognita legata a delle domande per l'estero fatta dal Navigante a cui però non do molto peso, in quanto la possibilità che lo mandino è veramente remota. Infine ancora non so dove partorire...tolta la spada di Damocle del cesareo per placenta previa sono di nuovo in cerca di info...purtroppo l'ultimo parto in terra francese è stato talmente perfetto che dover cercare qualcosa di simile qui mi sta mandando in confusione.
Per ora penso al mio agognato mese in camper, a godermi questa pancia che si muove e le tanto attese mattine lente con i miei figli. Per il resto vi aggiornerò!

lunedì 3 giugno 2019

Palloncino di elio inside

Ultimamente ho recuperato un po' di tempo libero: ho terminato le incombenze da fare al computer e ho quasi tutte le mattine libere (corso pre-parto a parte) che mi da il tempo di fare tutti i lavoretti senza dover correre tra i ritagli di tempo. Così, dovendo riposare, mi ritrovo spesso sul divano o sul letto al "cazzeggio" di solito sul computer e il mio cazzeggio consiste nel sognare.
Passo dal pianificare la nostra prossima vacanza o organizzare qualche weekend fuori porta, fino ad arrivare a pensare come sarebbe mollare tutto e partire per un anno o più, comprare uno di quei biglietti "around the world" e via, homeschooling, lifeschooling, travelschooling e chi più ne ha più ne metta.
Forse sono pazza, forse invece bisognerebbe davvero farle ste pazzie invece di continuare a sognare di farle quando magari sarà troppo tardi...e qui la morte di mio padre docet, visto che non faceva altro che dire cosa avrebbe fatto in pensione, e la bara non era certo una delle opzioni...
So che io sono un palloncino di elio pronto a volare via e che è solo grazie al Navigante se invece sono diventata un aquilone che vola sempre più in alto, ma quantomeno sono legata al suolo e non rischio di scoppiare uscendo dall'atmosfera.
Però ecco ci sono questi momenti, in cui mi dico che senso ha rincorrere scadenze, sballottare i figli tra mille cose da fare, lavorare come dei matti e vivere stressati per ridursi ad una vecchiaia di acciacchi e stanchezza che la maggior parte delle volte non ti permette certo di fare tutto quello che si è sognato.
Il riposo mi mette malinconia...o forse fermarsi a pensare alle volte porta a nuove svolte nella vita...