lunedì 17 dicembre 2012

Come promesso: aggiornamento sullo sviluppo chiacchiericcio

Qualche post fa vi parlavo dei progressi chiacchiericci della Belva e ora vi voglio aggiornare dopo il rientro del papà, che pensavo sarebbe stata causa di un brusco arresto su questo fronte e invece mi devo ricredere alla grandissima.
La nostra piccola infatti ci sta stupendo ogni giorno con parole nuove, sia in italiano che - udite udite - in spagnolo! Che gliele ripetiamo noi più volte o che le senta una volta sola, lei comunque si fissa con alcune e comincia a ripeterle.
Alle parole dell'altra volta abbiamo aggiunto caldo e freddo, bella e bello, alcuni animali, tante parti del corpo; sono soprattutto queste ultime che dice anche in spagnolo perchè gioca sia con me, che con il padre indicando la parte del corpo, anzi soprattutto del viso (e non vi dico quante dita negli occhi ci siamo beccati...), delle quali poi noi dobbiamo dire il nome.
Inoltre ormai conosce a memoria tutti i versi degli animali, sia che sia io a chiederle il verso di un animale, sia che sia suo padre, abbiamo solo difficoltà nel capire la differenza tra abeja (ape) e oveja (pecora) perchè i suoni delle due parole sono praticamente identici; in generale comunque la comprensione è perfetta per entrambe le lingue, come mi pare di avervi già detto.
Secondo me se il Navigante si sforzasse un pochino di più ripeterebbe molte più parole in spagnolo, tipo adesso si è fissata con caldo e freddo, ogni tanto si avvicina al forno acceso o al termosifone e dice caldo. Se non sono io a dirle che in spagnolo si dice caliente col cavolo che al Navigante verrebbe in mente!
Altro punto debole sono le filastrocche, che aiutano molto ad apprendere nuove parole, ma il Navigante non ne conosce in spagnolo quindi abbiamo dirottato su alcune canzoni e video di youtube.
Inoltre ho cominciato a farle vedere i cartoni della Disney (più che altro le canzoni, tipo In fondo al mar o il Cerchio della vita), ma solo in italiano, perchè in spagnolo non si possono proprio sentire!! Sono troppo affezionata agli originali ;P
E infine ci siamo decisi a fare un po' di cd per i nostri viaggi in macchina di canzoncine per bimbi, per ora uno in spagnolo e uno in italiano.
Sono contenta di come si sia sbloccata la situazione, questi salti improvvisi di acquisizione di capacità sono proprio fighi (anche se sono preceduti da giorni di nervosismi e isterismi estremi) e mi danno una carica non indifferente per affrontare il futuro.
Chiudo con questa perla: ho cercato di far fare cacca e pipì alla Belva sul vasino fin da che era piccolissima, ogni volta che poi la fa le diciamo brava e scherzando diciamo anche bleah! Bè ora lei quando si alza dal vasino che ha finito, si gira, guarda e dice: "cacca, bleah!" Fantastica!

Il Vitellino ovviamente continua con sorrisoni, risate e gugheggiamenti vari con sempre meno coliche, olè!

sabato 15 dicembre 2012

Io il Natale lo adoro!

Quando si tratta di Natale pare che esca un esercito di Grinch che ti viene da pensare come mai tutte queste decorazioni in giro se poi tutti dicono di odiare il Natale e se sei rimasta l'unica che quasi quasi crede ancora in Babbo Natale.
Sì perché io il Natale lo adoro, e passatemi la sgrammaticura!
Adoro l'odore dell'albero che per me è rigorosamente vero, perché quella che prenderlo di plastica aiuta l'ambiente è una grande cazzata visto che la plastica è tutto fuorchè un aiuto per l'ambiente e poi è di una tristezza infinita!
Adoro le mille decorazioni, colorate, blu, rosse, le vetrofanie, che appiccicherei ovunque, i fiocchetti e le ghirlande, per non parlare delle candele e dei portacandele e, sì ragazzi, anche dei Babbi Natale che si arrampicano sulle finestre e sui cornicioni che i più vorrebbero utilizzare come tiro a segno.
Adoro gli interminabili pranzi e cene stracolmi di cibo e di gente che urla, litiga, gioca a carte, mangia mandarini vicino al camino, e a casa nostra tutto ciò non si limita al 25, ma comprende anche il 26 ed eventuali altri giorni festivi successivi perchè in qualche modo bisogna pur finire gli avanzi ;) pensate a un 26 venerdì a cui si attaccano anche il 27 e il 28...vi lascio solo immaginare!
Adoro la cena del 24 che dall'anno in cui mia madre ha fatto un incidente in macchina rischiandoci la pelle è diventata la nostra cena familiare in un posto figo.
Adoro andare a letto con la trepidazione di un bambino, perché anche se so che non è Babbo Natale a portare i regali (ma non ne sono sicurissima ;P), l'indomani avrò comunque tanti bei regali da scartare e io adoro i regali da scartare.
Adoro pianificare i regali e far felici le persone che amo con un semplice pacchettino, con un semplice pensiero.
Adoro il freddo e possibilmente la neve, ma quella non mi da mai la soddisfazione di fioccare il 25.
Adoro la Messa, che sia il 24 notte o il 25 mattina, mi piace vedere le chiese piene anche se penso che sia triste che non siano sempre così piene.
Adoro vestirmi figa per tutto il giorno, anche se non esco (a parte per la Messa) e magari sto buttata sul divano a vedere per l'ennesima volta il cartone animato che mandano in tv  e poi tra le sedie e il camino immancabilmente tiro o rompo le calze.
Adoro gli auguri, gli sms strani, quelli a rima, quelli romantici, quelli semplici e, anche se alcuni lo trovano ipocrita, a me piace mandare gli auguri a tutti, anche a chi non sento...dal Natale dell'anno prima! E magari se riesco pure a farli di persona, meglio ancora.
Adoro l'atmosfera per le strade, le luci e l'odore di legna bruciata che esce dai camini, o quello di cannella e arance delle tisane natalizie.

Potrei andare avanti all'infinito, tutto quello che routa intorno al Natale a me piace. Mi fa "casa" e "famiglia" perché da sempre questo giorno è sempre stato solo casa e famiglia, nient'altro; e poi mi fa credere che ci sia ancora speranza e bontà nelle persone e voglia di condivisione. Per me è davvero difficile pensare a un Natale che non sia a casa mia, anche ora che ho una famiglia mia e una casa mia, quest'anno sono addirittura arrivata ad invitare i suoceri dai miei così il Navigante non mi stressa e io posso fare il Natale da me ;P
E ora con i miei due piccoli nani diventa tutto più magico, perché quei lati un po' sbiaditi dal tempo, come la magia di pensare che tutto sia reale e che tutti siano magicamente più buoni, bè tornano a risplendere di nuovo e anche io torno ad essere di nuovo un po' bimba. O meglio più di quello che sono già ;)


Con questo post partecipo al blogstorming di genitoricrescono.com

giovedì 13 dicembre 2012

Sono in ferie

Ebbene sì, anche la mamme casalinghe fancazziste (come vede mia suocera tutte quelle che non lavorano) vanno in ferie! Io per lo meno vado in ferie in almeno due occasioni: quando vado dai miei, ma solo a metà perchè non devo vedere della casa, però mi "sobbarco" tutto o quasi quello che concerne i nani; oppure quando il Navigante è in licenza come in questo periodo.
In quest'ultimo caso è davvero una pacchia: gioca lui con la Belva, cambia lui entrambi e mi aiuta nelle faccende di casa...io mi dedico a cucinare in maniera un po' meno fast come oggi che ho fatto un magnifico pesto di pomodori secchi, nocciole e rucola o ieri che ho fatto la torta di nocciole (sempre la suocera suddetta mi ha dato un chilo di nocciole e le devo smaltire ;P), oppure cazzeggio in maniera smodata su internet. Ah bè, mi tocca tirar fuori la tetta ogni tanto per il Vitellino, ma ci sta dai ;)
Poi facciamo tante cose insieme, più del solito, o per lo meno sicuramente con più calma perchè abbiamo l'intera giornata, anche se i due nani non ci danno tregua diventa tutto molto più facile, anche parlarci, non dobbiamo farlo necessariamente la sera quando sono entrambi a dormire e io vorrei solo lanciarmi sul letto a ronfare, no, possiamo farlo mentre la Belva è sul vasino e legge i suoi libri tranquilla, mentre lui fa il bagnetto al Vitellino e io metto a fare l'ennesima lavatrice, mentre io cucino il pranzo e lui intrattiene la Belva...
Pochissimi strilli, pochissimi pianti di entrambi perchè in due tutto diventa più facile e lineare, ci si riesce a giostrare e io riesco ad andare in bagno e a lavarmi i denti la mattina senza nani tra le scatole, che solo per questo mi sento davvero come se fossi in vacanza su un'isola tropicale!
Quasi quasi mi ci potrei abituare...
In compenso il Navigante ogni tanto mi chiede quando potrà andare lui in ferie...

sabato 1 dicembre 2012

Piccole chiacchierone crescono

Sono ormai due settimane che siamo qua dai miei e la Belva in queste due settimane ha iniziato a ripetere e dire un sacco di parole nuove, complice probabilmente l'assenza del padre, che le parla in spagnolo.
Circondata quindi da persone che le parlano solo italiano, inframmezzando sporadicamente qualche in frase in friulano, la Belva si è buttata nel mondo del parlare e quindi finora abbiamo:

pièpiè = piede
cape = scarpe
gaca = giacca
paaa-a = pasta
tao tao = ciao ciao
tetto tetto = din don din don

Poi ovviamente chiama e riconosce i nonni, gli zii e la cugina, dice "ecco" quando fa qualcosa, "qua" quando vuole per esempio sedersi sulla sedia e se c'è qualche parola nuova che le ripetiamo tenta di imitarci, cosa che finora non aveva mai fatto. Sono curiosa di vedere se domani che torna il padre si ribloccherà nuovamente oppure ripeterà anche le parole in spagnolo.
Terrò aggiornato il nostro percorso di bilinguismo perché credo possa essere interessante anche per chi non lo fa.
Inoltre ha imparato tante cose nuove: ha imparato a giocare a girotondo, fa finta di rispondere (dicendo odò!) e parlare al telefono, ormai le costruzioni sono il suo pane quotidiano e ha magicamente preso dei ritmi sonno-veglia che sono più o meno sempre gli stessi (la prima volta in 16 mesi!!). Non so se il nervosismo dei giorni scorsi preludeva a questo balzo improvviso di crescita o semplicemente l'essere circondata da tante persone che interagiscono con lei abbia aiutato, comunque vederla crescere così di botto ammetto che mi fa un po' impressione. E poi mi dispiace per il papà che si è perso secondo me due settimane di vita piuttosto importanti.

Il Vitellino invece è tutto un gu-gu, risate e sorrisoni...tra uno strillo di colica e l'altro (sempre più diradati tra loro grazie al cielo) ovviamente ;)

mercoledì 28 novembre 2012

Affetto e rigidità

L'altra sera avevamo alcuni amici a cena a casa dei miei e mia nipote di 6 anni decide di fare un bel disegno dell'intera tavolata. E' brava a disegnare (il padre ha fatto il liceo artistico e dipinge non come lavoro, ma per passione) e tutti sono stati caratterizzati in qualche modo. Io avevo la faccia imbronciata e dicevo un grosso NO alla Belva, che era seduta in fianco a me con un fumetto dove c'era scritto "AIE"; aveva disegnato anche la mano alzata con il ditino che si muoveva.
Ora, capirete che in questo mio momento un po' di fragilità non è che ho preso semplicemente la cosa così, alla leggera, ci sto pensando da tre giorni e non mi do pace.
Penso che da fuori devo sembrare un mostro di mamma, anaffettiva e dittatoriale, una specie di Hitler in gonnella per intenderci.
Penso che purtroppo io sono molto rigida con me stessa e quindi lo sono anche con gli altri, questo pesa sempre molto nelle relazioni e peserà sicuramente molto anche con i miei figli.
Penso però che l'educazione sia molto importante, ma vale la pena essere rigidi, rischiando di andare a discapito di tanto altro?
Penso che se sono così non è certo grazie al postino però, e che quindi mia madre deve smetterla di credere che quando noi eravamo piccole lei era tutta uno zuccherino, che forse i problemi di memoria ce li ha lei che ha 60 anni e non io o mia sorella, che guarda caso abbiamo gli stessi identici ricordi.
Penso e spero di riuscire ad educare mia figlia senza però farle mancare tutto l'amore che merita.
Forse mi sto facendo delle grosse seghe mentali direte voi, ma quel disegno mi ha ferito un po', perché solo i bambini riescono ad essere così schietti e diretti, senza ipocrisie e falsità ti dicono semplicemente le cose come stanno. E mia nipote mi ha dipinta come una mamma rigida, che non sorride e verso sua figlia sa solo dire un enorme NO.
Forse mi ha ferito perché mi sento in colpa, sento che alle volte la mia stanchezza e il mio nervosismo per questo periodo così faticoso, ricadono principalmente su di lei e sono tanti i momenti in cui basterebbe un sorriso o un attimo di tranquillità per evitare grandi tragedie.
So anche che passerà questo periodo, che l'importante è sapere di non essere perfette e di avere dei limiti, e so anche che sono la sua mamma e lei mi amerà anche se sbaglio, perché sa che ce la sto mettendo tutta, o che comunque ci sto provando. So tutte queste cose, ma quel disegno mi ha comunque colpito.

sabato 24 novembre 2012

Terapia

Oggi sono uscita. Sola.
Senza Belva, senza Vitellino, senza nessuno.
Radio a palla in macchina con relativo cantare a squarciagola e bighellonamento nel negozio senza meta e senza fretta, anche se sapevo già cosa dovevo comprare.
E' stato curativo, un pochino, non abbastanza. Infatti domani lo rifaccio: metto a nanna Belva e Vitellino, che hanno questa bella cosa di fare insieme il pisolo lungo, e me ne vado a negozi.
Bè ovvio che sono a portata, perché se il Vitellino si sveglia non c'è nessuno che possa dargli la tetta, ed è per lo stesso ovvio motivo che non è che posso uscire un pomeriggio intero.
Questi pochi momenti però mi fanno bene, diventano quasi terapeutici. Dovrei davvero farlo più spesso, perché poi torno a guardare i miei figli come quello che sono, cioè la cosa più bella del mondo e non come quello che quando sono stanca sento, cioè una fatica.
Basta così poco per cambiare la visione delle cose a volte. Nel mio caso: una strada, una radio e la musica a palla! Nel vostro caso invece?

giovedì 22 novembre 2012

Me stessa?

Volevo che questo blog fosse un aiuto per ritrovare me stessa e invece mi trovo sempre a parlare dei bimbi o di poco altro. E' che pensandoci di me stessa in questo momento c'è ben poco.
C'è tanto tanto tantissimo di mamma, alle volte anche troppo e quando è troppo, come oggi in cui il Vitellino continua a strillare per le coliche e la Belva non fa altro che strillare per attirare l'attenzione e io non faccio altro che strillare di smetterla, mi sento sopraffare. Dover muoversi sempre in tre, quando va bene in due senza l'aiuto del Navigante è a dir poco stancante; certo ho mia madre, ma ultimamente non fa altro che remare contro pure lei, continuando a sottolineare quello che dovrei fare per evitare che la Belva sia gelosa, quello che dovrei fare per evitare che il Vitellino abbia le coliche, quello che dovrei fare per evitare di essere così stanca.
Poi c'è un po' di moglie, molto poco a dire il vero, probabilmente il minimo indispensabile, un po' per causa mia, un po' per causa dei nani, un po' per causa del Navigante. Se il ruolo di mamma mi inizia a stare stretto, questo mi inizia persino a dare i nervi.
Infine dovrei esserci io, ma mi sono persa in tutto questo marasma e non riesco più a ritrovarmi. Quando poi rileggo i miei post e i vostri commenti vorrei poter dire molto altro e rispondervi, ma spesso non ne ho la forza. E devo dire che i miei post alle volte sono proprio piagosi e forse anche noiosi e ripetitivi.
Devo trovare il tempo, la voglia e la forza di ritrovarmi, di ridere un po' di più, di gioire dei bei momenti e di dimenticare quelli brutti. Solo che è così tremendamente faticoso. E pensare che mi sentivo così anche quando c'era solo la Belva, ora sarebbe un sogno avere solo la Belva o solo il Vitellino a cui badare.
Maledetto baby blues.

martedì 20 novembre 2012

7 anni

Volevo andare a dormire, perché sono abbastanza stremata, visto che sono un'altra volta a casa dai miei e senza Navigante.
Ma oggi sono 7 anni che io e il Navigante ci sopportiamo. Non è uno dei nostri periodi migliori, nono. Abbiamo tante questioni in sospeso e poco tempo per parlarne, molta stanchezza arretrata che non aiuta, stress quotidiano e poca voglia di approfondire argomenti triti e ritriti.
Però non si può non pensare che sono 7 anni, 2 figli, un aborto molare, tante esperienze passate insieme e un mare di progetti.
Due figli che mi fanno impazzire, ma che amo alla follia, che guardo quando dormono come se fossi una maniaca, li annuso, li assaporo e mi ci arrabbio, ma sono la mia vita. Ora come ora la mia unica e splendida priorità, a discapito di tutto il resto, sbagliando perché queste due meraviglie senza il Navigante non avrei potuto farle. Certo ne avrei fatte delle altre, ma non loro, non questi due angeli che riempiono ogni nanosecondo della mia vita.
E quindi anche se io e il Navigante momentaneamente non viaggiamo in acque tranquille, so per certo che qualsiasi cosa accada avrò sempre la Belva e il Vitellino a ricordarmi quante cose speciali quest'uomo ha portato nella mia vita. E se anche dovessi dimenticarmele tutte quante, loro due rimarranno comunque l'esempio vivente di quanto ci siamo amati e ci amiamo e spero ci ameremo ancora per molto.
Sette anni...sono proprio tanti...ma soprattutto sono stati densi ed è questa la cosa più importante.

martedì 6 novembre 2012

Difetti

Nei rapporti a due quando sono stanca, incazzata mi chiudo a riccio e tendo ad attaccare, a non lasciarmi andare in dolcezze, non mi lascio sfuggire nemmeno un misero abbraccio. Un caratteraccio insomma.
Quello che mi dispiace è che questo lato del mio carattere viene fuori anche con i miei figli, ora principalmente con la Belva, ma dubito che ne sarà esente anche il Vitellino.
Un esempio pratico? Ora la Belva mi sta andando a dormire dopo pranzo, il che mi ha scombussolato non poco perchè le mattine sono già abbastanza un delirio e allungarle non aiuta, Quindi arriviamo tutti stanchi e quando alla Belva basterebbe un abbraccio o una canzoncina per addormentarsi, io sono talmente esasperata che urlo, la sgrido, le piazzo in bocca il ciuccio in malo modo e alla fine si addormenta piangendo e io mi sento uno schifo.
Mi rendo conto del mio sbaglio anche durante, non solo dopo, ma proprio non riesco a cambiare atteggiamento, mi sento paralizzata, come se a lasciarmi andare rischiassi chissà che, come se ad essere più dolce e meno rigida facessi chissà che errore educativo.
Ho come l'impressione che in questo mio comportamento ci sia un qualche retaggio dell'infanzia, ma non ho ancora capito quale e mi sa che finchè non lo capirò non riuscirò nemmeno a passare oltre. So benissimo che la stanchezza di sentire sempre qualcuno che piange non mi rende facile la gestione dello stress, ma vorrei tanto poter essere una mamma migliore ed è proprio difficile.

lunedì 5 novembre 2012

Resumen

Non sono scomparsa, ma ho passato lunghe settimane e sono sconquassata, perchè stanca è davvero troppo poco. Faccio un piccolo resumen partendo dal background: sono rimasta una settimana dai miei senza marito e con entrambi i nani nella stessa stanza mia che non facevano altro che disturbarsi il sonno a vicenda, oltre a disturbare il mio di sonno ovviamente, ma questo mi pare scontato.
Poi siamo tornati a casa con sorella+nipotina e una dose di vaccino in più per la Belva (l'ultima, grazie al cielo, fino ai cinque anni...) il che significa aiuto, ma anche tanta confusione.
La Belva ha dato il meglio di sè in pianti isterici, sia dati dalla stanchezza, che dal vaccino che ha portato alle stelle il suo nervosismo, in questo periodo più alto che mai. Da ieri per merenda bibitozzo di camomilla e melissa, che non è miracoloso, ma aiuta.
Il Vitellino che ormai pesa 5kg e mezza, continua con tour de force di pianti colicosi che mi sfiancano il braccio con cui lo devo cullare e le orecchie che lo devono ascoltare (ammetto di aver usato la tetta come tappo più di una volta, potete biasimarmi?!), ma quando è tranquillo (e, lo dico piano, ma ultimamente lo è sempre più spesso) è davvero dolcissimo, tutto da sbaciucchiare!
Il Navigante è immerso in un progetto...in realtà ce l'ho spinto io con un calcio, ma spero che ci porti tante belle novità nel futuro. Mi aiuta quel che può, di notte è davvero indispensabile, però alle volte mi rema contro (tanto per rimanere in tema marinaresco) in maniera assurda e questo decisamente non giova.
E di me che vi posso dire? Sono a pezzi, sto seriamente pensando di non essere in grado di sostenere tutto questo carico, ma d'altro canto mi vedo incapace di farmi aiutare più di un tot. Pare che l'unico che possa alleviare un minimo le mie fatiche sia il Navigante con cui però c'è sempre una tempesta in agguato (tanto per continuare a rimanere in tema marinaresco) e che, tra l'altro, è spesso fuori casa per lavoro. Aggiungiamoci che fino a fine anno, tra una cosa e l'altra, non potrò avere una routine degna di questo nome, e ciò comporta grave scombussolamento nel mio Io, e il quadro è ben completo.
Fine resumen.

lunedì 22 ottobre 2012

Suocerame

Avevo una storia, è durata pure tanto, lui era molto più grande di me e non aveva più i genitori, pochi contatti anche con i due fratelli. La storia era troppo complicata per poter continuare per tutta la vita, inoltre era ostacolata e non poco dalla mia famiglia.
Poi ho frequentato un ragazzo siciliano, era una storia a distanza e quindi andavo spesso a trovarlo a casa sua e sua madre mi adorava letteralmente, tanto da prendere sempre le mie parti quando io e lui litigavamo, suo fratello anche mi adorava, la sorella un po' meno, ma era forse solo un po' più schiva. Eravamo due caratteri troppo diversi però per poter andare d'accordo per sempre, anche se i suoi genitori ed i miei erano pure un sacco amici.
Infine ho incontrato mio marito, l'uomo della mia vita con una famiglia degna del più classico clichè di suocerame e cognatame vario. È andato tutto bene, a parte che si lamentavano che stavamo troppo appiccicati, fino a che abbiamo deciso di sposarci. È iniziata la guerra, la loro personalissima guerra nei miei confronti, che ha portato tra me e il Navigante così tanti e forti litigi da arrivare più volte sull'orlo dell'addio.
È un continuo tasto dolente, ora più che mai da quando ci sono la Belva e il Vitellino. Mi hanno fatto del male tante volte con le loro mezze frasi e i loro assurdi comportamenti e il Navigante non può capire perchè invece i suoi di suoceri lo trattano come un gioiellino prezioso che deve sobbarcarsi quella scassacavoli di loro figlia (insomma io ho un suocerame doppio!).

Ora sono mamma e guardo i miei cuccioli che vorrei solo proteggere dal male (e loro per me sono solo male) e penso che un giorno sarò suocera e sarò suocera da entrambi i lati. L'unica cosa che so di non voler essere è una suocera che fa stare così male il proprio figlio con stupide gelosie e pregiudizi verso la propria nuora, o che fa star male sua figlia perchè considera il genero una specie di santo ad averla sposata, vorrei essere una suocera che ama suo figlio e sua figlia così tanto da rispettare la loro vita, le loro scelte, vorrei essere una suocera che sa stare al suo posto, che sa essere amica, ma che conosce i propri limiti.

Pensate sono mamma da poco più di un anno e mi faccio già le paranoie per che razza di suocera sarò. Quando si rimane scottati da qualcosa si diventa davvero paranoici!

mercoledì 17 ottobre 2012

Coliche

Il Vitellino ha le coliche.
No, non quelle che vengono solo la sera per farsi prendere un po' in braccio, quelle potevo aspettarmele dalla Belva che ho sempre cercato di tenerla il più possibile giù.
No, lui passa il tempo sveglio quasi sempre con me o in braccio o nella fascia perchè altrimenti non riesco a stare dietro a entrambi e se lo lascio da qualche parte la sorella - guarda caso - proprio lì deve andare, ma proprio sopra! Quindi, no le coliche che ha sono quelle che vengono nel 10% dei casi a causa dell'apparato digerente che ancora deve svilupparsi per bene. Mangia e poi passa le ore successive a gridare come un pazzo, almeno fino a sera, poi crolla e la notte si lamenta giusto perchè a fame e mangia praticamente dormendo, il che è davvero una figata.
Un po' meno figata è sentirlo urlare tutto il giorno, vederlo diventare rosso e tirare le gambine e rimanere quasi senza fiato per il male. E cammino su e giù per la casa con sto esserino urlante, cullandolo e coccolandolo mentre gioco con la Belva.
E penso che se fosse stata la Belva a stare così sarei impazzita, sarei uscita davvero di testa, perchè con lei tutto era diverso e nuovo, mi sentivo impotente di fronte a qualsiasi sciocchezza e una cosa del genere mi avrebbe mandato in tilt.
Invece ora ho le orecchie foderate di amianto, mi metto il cuore in pace, mi ripeto che passeranno e il meglio che posso fare per lui è cullarlo e fargli dei massaggini. E un po' mi odio per questo perchè tutte ste coccole alla Belva non le ho fatte, avevo paura di "abituarla male", fortuna che non è mai stata una bambina ad alto contatto e quindi non richiedeva più di tante attenzioni.
Si cresce, si impara e si cambia.
Ero una mamma che aveva paura di viziare la Belva e di non riuscire a gestirla da sola se la abituavo a stare sempre in braccio. Ora sono una mamma con un bimbo sempre appiccicato e un'altra a cui badare eppure non mi sento sopraffatta dagli eventi come mi sentivo un anno fa, sono super impegnata e la sera crollo, ma crollo felice anche se non ho tempo nemmeno di respirare e le mie orecchie chiedono pietà perchè non ne possono più di sentire urli e strilli a diverse tonalità. E sono incredibilmente più paziente o forse semplicemente rassegnata.
Quindi grazie alle coliche del Vitellino sono diventata una persona migliore e riesco a gestire meglio anche la gelosia della Belva. Quindi sono egoisticamente grata a chiunque lassù abbia avuto la bella idea di fargliele venire. Ora però gliele faccia anche andare via perchè povero "piccolo" non merita mica di soffrire così tanto solo per far diventare me una mamma migliore!

venerdì 12 ottobre 2012

Il delirio delle mie mattine

La mattina durante la settimana che sono sola, qui è un vero delirio, o almeno per me che prima di connettere ci metto almeno un paio d'ore e invece mi ritrovo ben due nani da sistemare, cambiare, vestire, sfamare...
Vado a dormire facendo sempre un incrocino perchè si sveglino sfalsati, prima la Belva e poi il Vitellino, così metto lei sul vasino, nel frattempo mi cambio io poi ci mettiamo a fare colazione insieme e mentre lei gioca io posso occuparmi del fratello cambiandolo, vestendolo e dandogli la sua amata tetta. Arrivo così verso le 9-9.30 (a seconda dell'ora della sveglia che si aggira tra le 7.30 e le 8) che sono già stanca morta, ma per lo meno ho tutto sotto controllo...o quasi!
Questo sarebbe il paradiso e ogni tanto capita, ma più facilmente mi trovo a dover allattare il piccolo nel lettone in modo che si riaddormenti ancora per un po' cercando di tenere nel frattempo buona la Belva con giochini e canzoncine, sperando che magari la buona stella me la faccia riaddormentare e io possa riprendermi.
Oppure il Vitellino si sveglia quando stiamo per fare colazione, quindi mi ritrovo a dover badare alla Belva, (che ancora non ha proprio una grande padronanza di cucchiaino e quindi per il muesli deve essere aiutata) con lui in braccio che ciuccia, o quando lei è sul vasino perciò  lo allatto seduta per terra mente gioco con i cubetti di gomma insieme a lei.
Passato questo momento mi barcameno con entrambi svegli e davvero non so come faccio: il Vitellino non ne vuole sapere di stare in altre posti che non sia il mio braccio o se va bene nella fascia e tra entrambi non so quanta cacca e pipì fanno in capo a un paio d'ore, per cui sono sempre a fare la spola in bagno con uno dei due.
Infine crollano: il primo è il Vitellino, non dopo vari tentativi falliti, poi è la volta della Belva che ha magicamente disimparato ad addormentarsi sola e l'unico metodo perchè dorma è che arrivi a un punto tale di stachezza da crisi isterica, il che significa vederla trascinarsi per casa piangendo ad ogni minima cosa o peggio facendo tutto quello che sa non può fare.
Sono solitamente le undici-undici e mezza a questo punto e io sono sveglia da solo 4 ore eppure mi sembra un'eternità. Poi cala il silenzio, dormono entrambi; per qualche ora la casa cade in un silenzio di tomba e si sente solo la radio e il mio ticchettio sulla tastiera. È il mio momento di relax: quando mi stanco di stare sul computer preparo piano la tavola e inizio a mettere a bollire l'acqua sul fuoco, oppure preparo in anticipo il sugo, vado a guardarli dormire e penso che tutto questo silenzio è una manna dal cielo, che tra breve tornerà la baraonda, che mi ritroverò a urlare NO, ad avere sempre un braccio occupato, dovrei essere grata che dormano insieme...e invece tutto questo silenzio...è così...noioso ;)))

lunedì 8 ottobre 2012

...no...noooo...NO...NOOOOOOOOO!!!!!!!

Sono due settimane e un giorno, veramente succedeva anche prima, ma sono particolarmente queste due settimane e un giorno in cui è un must il non fare quello che si chiede e andare a cercare proprio quelle attività che si sa verranno tacciate con un bel NO.
Ovvio che sto parlando della Belva. No, perché magari qualcuno potrebbe pensare al Navigante...
Tornando a noi...a casa nostra respiriamo no, urliamo no, abbaiamo no e ad ogni no prudono sempre di più le mani, pur non volendo, pur non essendo d'accordo come metodo educativo all'ennesimo no, all'ennesimo ritrovarsi di fronte a una bambina che fa di tutto per farti uscire di testa, che non ti ascolta manco a morire...le mani prudono e il cervello si annebbia.
E i no continuano a volare, per ora solo quelli. Ne volano così tanti che non si sa più nemmeno se vale la pena dirli, urlarli, abbaiarli che tanto non vengono nemmeno ascoltati, figurarsi se vengono presi in considerazione.
La sera sono frustrata e stanca e mi chiedo dove e cosa sto sbagliando. Io capisco la gelosia  e il dover cercare nuovi equilibri, ma questa cosa è iniziata prima e guardo con terrore ai terrible two che si stanno avvicinando. Se già i one e un po' sono così non oso immaginare i two :(
Poi so che passerà velocemente come passano velocemente tutte le fasi e i sensi di colpa, il nervosismo e tutto il bel corollario di sentimenti che mi porto dietro sono anche dovuti dagli ormoni in circolo e dalla stanchezza. So che mi devo dare tempo, so che sono umana e posso sbagliare, so che mia figlia non mi odierà per questi giorni di sclero.
Ma quando la sgrido e poi la guardo che stia piangendo disperata o che mi guardi come per dire "perché, che ho fatto?" (anche se è tipo la centesima volta che le dico che non deve farlo) mi sento veramente uno schifo e mi sento che non sto riuscendo nell'intento, che la via non è quella giusta.
"Devi spiegarle le cose" e io ci provo pure, ma tanto lei se ne va e non ascolta.
"Devi dire pochi no, ma fermi" uno, nessuno o centomila è lo stesso, fa comunque esattamente quello per cui le ho detto no.
"Dovresti essere un po' meno rigida" e lasciare che si arrampichi sulla culla del fratello, che gli metta le dita negli occhi, gli tiri le botte in testa, si cerchi di arrampicare sul fasciatoio? Tanto per fare qualche esempio...
"Devi essere paziente, passerà" ...vabbè...

domenica 7 ottobre 2012

Il rito della tisana

Quando ero al liceo a metà pomeriggio mi fermavo per un pausa dallo studio e mi preparavo un bel thè caldo, che non solo mi ristorava, ma mi dava anche un po' di calore, visto che a casa mia faceva sempre un freddo becco perchè i miei accendevano il riscaldamento il meno possibile.
Poi sono andata a vivere con il Navigante e il rito del thè pomeridiano si è fatto più rado, perchè il pomeriggio tendevano a fare un giro, ma è stato soppiantato dal rito della tisana serale, che bevevamo o nel letto accompagnati da un buon libro o davanti alla tv, accoccolati sul divano. bei tempi...
Poi sono rimasta incinta della Belva e le nausee mi hanno precluso per quasi quattro mesi un'ingestione di liquido superiore a mezzo bicchiere che non fosse accompagnato da almeno un chilo di pane o cibo simile. Capirete che le mie tazzone da mezzo litro di tisana o thè non potevo nemmeno pensare di guardarle! Anche quella allo zenzero, che in teoria dovrebbe essere un'antinausea era per me impossibile da bere. Alla fine per tutta la gravidanza, onde evitare spiacevoli ritorni di fiamma, mi sono ben guardata dal bere tisane e anche con la gravidanza del Vitellino, seppure non abbia sofferto molto di nausee, mi sono tenuta alla larga.
Poi è arrivato l'allattamento e la stretta connessione di quello che ingurgito con quello che succede al Vitellino ora e alla Belva prima. Quindi via di tisane al finocchio/anice/liquirizia e chi più ne ha più ne metta nel caso mangi troppi latticini e il Vitellino ora, e la Belva prima, soffra di coliche oppure tisane di tiglio/camomilla/melissa e simili nel caso di giornate storte. Durante poi i salti di crescita mi facevo (e ora mi farò) di quei bibitoni da paura con le erbe fresche del giardino di mia mamma, finocchio e salvia in primis, che non solo mi dissetavano tantissimo, ma mi aiutavano nella produzione del latte, che poi la Belva mi ha fatto il primo in pieno torrido agosto e mi stava praticamente disidratando.
Ovviamente tra gravidanze e allattamenti sono due anni che praticamente non bevo un thè (se devo "sgarrare" meglio un bel caffè nero senza zucchero!), ma devo dire che infusi e tisane mi danno molta più soddisfazione visto che riesco a berli senza aggiungerci nemmeno un cucchiaino di miele e quindi mi godo tutti i sapori al naturale.
Insomma cambiano le priorità, cambiano i luoghi, i momenti, le persone, ma non toglietemi il mio mezzo litrozzo di tisana, infuso o thè che sia, è un momento mio di relax: il bruciarmi la lingua con il primo sorso, il bere velocemente perchè non c'è cosa più schifosa di una tisana mezza tiepida, l'inzupparci qualche biscotto quasi di nascosto perchè è quasi ora di cena e senti ancora la voce di tua madre che ti cazziava perchè "poi non mangi!!" (ma chi lo dice?!?), il tepore nelle mani mentre sorseggio e poi in tutto il resto del corpo quando ormai il rito è finito, annebbiare la mente e pensare per un attimo al nulla assoluto, riesco a farlo anche con due nani urlanti per casa...
Sì, la roba che bevo è proprio forte, ma il mio spacciatore non ve lo svelo ;)))

venerdì 5 ottobre 2012

Assestamenti e pianificazioni

Il Navigante è ancora a casa in ferie, fino a lunedì. E io sto comunque dando fuori di testa :(
Il Vitellino si attacca spessissimo (non per niente dall'uscita dell'ospedale ha preso 600g!!) ed è un bracciolino di prima categoria, oltre che ad essere molto sensibile e quindi ogni volta che lo cambi è una tragedia...abituata troppo bene con la Belva che all'inizio mangiava, dormiva e non diceva mai niente quando la si cambiava.
La Belva ovviamente è gelosa e lo manifesta con crisi isteriche che non so proprio come arginare, alle volte sono talmente ingestibili che crolla sfinita lei stessa.
Io ho la febbre da 3 giorni, una bella influenza con tanto di ossa doloranti, freddo perenne e mal di gola, che almeno quest'ultimo grazie al cielo è passato presto lasciando una febbrolina insopportabile che invece non ha nessunissima intenzione di abbandonarmi.
E da lunedì sono sola tutti i giorni fino alle 5 di pomeriggio, tranne il weekend. Che poi in realtà il momento peggiore è la mattina quando decidono di svegliarsi insieme; per ora il Navigante si occupa della Belva, mentre io allatto il Vitellino continuando a chiedermi come farò quando mi ritroverò sola.
Lo so: il Vitellino piangerà un momento di più e la Belva si dovrà accontentare di qualche minuto di solitudine in più e non moriranno per questo, però io sarò colma di sensi di colpa e alle 10 di mattina vorrò già andarmene a letto, cosa per altro mi accade già adesso.
Poi non ultimo c'è la casa. C'è chi mi dice di prendermi un aiuto almeno per le pulizie, ma io guardo i pochi metri quadrati in cui abitiamo e mi sento male a dover pagar qualcuno per tenere pulito questo buco di casa. E quindi ho deciso che aspetterò il ritorno del Navigante che si porti la Belva a fare un giro mentre il vitellino dorme così potrò dare una parvenza di ordine e pulizia.
Certo ancora non ho pianificato quando riuscirò a mangiare o peggio a far da mangiare, e quando potrò andare in bagno, ma non ci voglio pensare, spero sempre in qualche congiunzione astrale che tenga buoni entrambi proprio in quei cinque minuti. Qualche giorno andrà bene, qualche altro no e si tira avanti.

giovedì 27 settembre 2012

E finalmente...

...a 41+2 settimane di gravidanza, dopo un aiutino (scollamento delle membrane) non indifferente un paio di giorni prima, è venuto al mondo il mio Vitellino di 4450 grammi e 54 centimetri!
Parto naturale proprio come l'ho sempre desiderato, breve ma intenso e poi questo saccottino tutto nudo e sporco sulla mia pancia, il Navigante al mio lato e la Belva che dormiva beata lì con noi sul passeggino.
Lo guardo e lo amo ogni giorno di più e mi godo tutti quei momenti che la paura e l'inesperienza mi avevano fatto perdere con la Belva.
Ed ora inizia il bello...

sabato 22 settembre 2012

Induzione del parto: tecniche non farmacologiche.

Visto che ormai sono abbondantemente oltre al termine, parliamo un po' di induzione del parto. Ci sono casi in cui è necessario infatti indurre il parto e sono:
  • Gestazione post termine: calcolata non a 40 settimane, ma ben 10 giorni dopo, questo perchè la placenta inizia ad invecchiare e non si può sapere se il bimbo è in grado di nutrirsi adeguatamente e quindi si procede all'induzione per evitare eventuali sofferenze fetali.
  • Rottura spontanea delle acque a termine, ma travaglio non avviato dopo 12-18 ore: in questo caso si effettua l'induzione perchè non viene più garantita la sterilità dell'ambiente uterino e potrebbe esserci rischio di infezione.
  • Patologie quali ipertensione, diabete gestazionale, ritardo di crescita: possono rendere necessaria l'induzione, ma è da valutare caso per caso. 
Prima delle tecniche farmacologiche, ci sono altri due metodi utilizzati per favorire l'inizio delle contrazioni, il primo è quello che mi è stato praticato all'ultimo controllo post termine che ho effettuato a 41 settimane esatte, ossia lo scollamento delle membrane, che consiste si scollare meccanicamente le membrane amniocoriali del sacco dalla superficie interna del collo dell'utero.
Viene eseguita inserendo il dito nella cervice uterina e creando meccanicamente lo spazio tra il tessuto uterino e il sacco amniotico, in modo tale da stimolare attivamente le contrazioni e stimolare la produzione di prostaglandine, ormone che è utile ad innescare o accellerare il travaglio.
Questa manovra viene eseguita solo se il collo dell'utero è morbido e pervio al dito, altrimenti difficilmente risulta utile.

Altro metodo è l'amnioressi, ossia la rottura manuale del sacco amniotico, sempre per sollecitare la produzione di prostaglandine. Non deve mai essere eseguita come punto di partenza per iniziare il travaglio, ma sempre in abbinamento ad altre tecniche, perchè senza liquido amniotico aumenta il rischio di anomalie cardiache del feto e la difficoltà dello stesso ad inserirsi nel canale del parto.
Normalmente viene praticata se non è già avvenuta quando si è a 7/8 cm di dilatazione o anche per accellerare i tempi del travaglio già a 4 cm di dilatazione. Viene utilizzato uno strumento specifico chiamato amniotomo ed è una manovra indolore in quanto il sacco amniotico non ha terminazioni nervose.
Dopo la rottura del sacco però le contrazioni diventano più frequenti e dolorose in quanto la testa del piccolo preme direttamente sulle terminazioni nervose dell'utero senza il cuscinetto dell'acqua a protezione, che quindi porta a un maggior afflusso di ossitocina e quindi intensificazioni delle contrazioni.
Non è una manovra che dovrebbe essere eseguita come prassi, secondo le indicazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), come si legge nelle linee guida per il travaglio ed il parto:
La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e, se richiesto, si raccomanda solo in uno stadio avanzato del travaglio

La prossima volta invece parleremo delle tecniche farmacologiche, che spero vivamente di non dover sperimentare di persona!

lunedì 17 settembre 2012

Settembre

Io non ho bimbi da mandare a scuola, non lavoro, non ho scadenze, ma settembre per me è sempre l'inizio dell'anno dopo la parentesi delle vacanze estive. Vacanze non considerate come viaggio, ma come sorta di limbo prima di ricominciare la routine, in quanto nel periodo estivo il Navigante ha un orario che gli permette di stare a casa nel pomeriggio e questo rende tutto molto più semplice: più gite, più momenti da passare insieme, più mare (che tanto ci abitiamo sempre vicino), come in un'eterna vacanza appunto. Inoltre se dobbiamo traslocare lo facciamo sempre in questo periodo quindi significa anche ricominciare di nuovo tutto; quest'anno per lo meno siamo rimasti nella stessa città, ma sempre un trasloco (da una casa a un'altra) c'è toccato.
Stavolta pensavo di "cominciare l'anno" in quattro. E invece, ovviamente come si deduce dall'ultimo post, siamo ancora in 3+pancione e questa cosa davvero mi spaventava da morire, perchè significa stare sola praticamente tutto il giorno con la Belva che richiede sempre più attenzioni e presenza fisica (anche nel gioco) e io sono davvero agli sgoccioli come pazienza e prestanza.
Inoltre stiamo uscendo da un periodaccio di grandi cambiamenti e destabilizzazioni per noi tutti, ma in particolare per lei: cambio casa, malattie varie, due settimane senza papà...insomma era davvero ingestibile in queste ultime settimane e già mi venivano i capelli dritti a pensare di dover cercare di gestirla io tutto il santo giorno.
E invece...
Sarà il primo giorno. sarà il bisogno di stare solo con me, sarà che sarà, ma oggi sembra essere andato tutto liscio come l'olio, anche se sto provando a farla dormire nel primo pomeriggio, anticipando un pochino il prnazo, e non la mattina come lei vorrebbe. Abbiamo avuto qualche momento di defiance, qualche piccola crisi isterica perchè era molto stanca poco prima di mangiare e subito dopo, ma decisamente prevedibili e gestibili...bè quasi, la mia pazienza è davvero ai limiti della sopportazione di tutto, ma questa è un'altra storia.
Alla fine tutte le mie paure di questo nuovo "inizio anno" si sono magicamente dissolte, mi sono molto rilassata e mi godo la mia casetta e la mia Belva, noi due sole ancora per quel poco tempo che ci resta.
E poi si troveranno altri ritmi, altri momenti, altri nervosismi, altre gioie, ma per ora continuiamo con gli stessi dell' "anno scorso", ossia di prima dell'estate ;)
Mai fasciarsi la testa prima, me lo ripeto sempre, eppure non me lo ricordo mai nel momento del bisogno!

sabato 15 settembre 2012

Oltre

Anche stavolta sono scaduta, sono andata oltre, ho passato la data presunta...ditelo un po' come vi pare, comunque il succo è quello, alla faccia di tutti i medici che non hanno fatto altro che tirare fuori la storia del parto prematuro.
Echepaiodipalle!
Scusatemelo, ma davvero sono esasperata! Esasperata perché prima avevo il terrore che nascesse troppo presto, poi che nascesse quando non c'era il Navigante, ora che invece nasca con l'induzione o peggio con il cesareo :(
So che ormai è una questione di giorni (anche perché sennò lo sfratto esecutivo non glielo toglie nessuno), ma questi giorni diventano ogni volta più lunghi, il Navigante da lunedì riprende l'orario invernale e io devo farmi forza per riuscire a stare dietro alla Belva tutta sola fino alle cinque di sera. E se non è facile normalmente. con un pancione di quasi 10 mesi (solo a dirlo mi viene un coccolone! O.o ) sarà impossibile, già lo so!
Sono davvero sconfortata e se fino ad ora ero relativamente tranquilla, ora ogni minuto diventa un'agonia, soprattutto da quando i prodromi hanno deciso di cessare. Sì, perché fino a che non c'era il Navigante a casa ero piena di sintomi, con contrazioni anche molto forti (una sera erano ogni cinque minuti ed ero quasi pronta a partire), ora che invece è qua tutto tace o per lo meno sono molto meno forti e frequenti.
E non ditemi di camminare, che non sto praticamente facendo altro! L'altro giorno si era pure rotto l'ascensore e mi sono fatta due piani di scale con il passeggino!
Vabbè, mi consolo pensando che dentro di me i miei cuccioli ci devono stare proprio bene (anche la Belva è nata a 41 settimane), forse tanto male non devo essere, no?!

mercoledì 12 settembre 2012

Come continua il mio percorso di decrescita

Aggiornamento per quanto riguarda la mia lenta decrescita:
  1. Il mio orto sul balcone va alla grande: ho già fatto diverse insalate mettendoci la mia rucola, che tra l'altro ha pure fatto i fiori :) La lattuga poi sta diventando enorme e il cambio casa ha fatto bene anche al basilico: quello nuovo è una foresta e quello che avevo prima è magicamente rinato!! La Belva adora la menta, che però sta tentando di buttare le sue radici anche nei vasi delle piantine aromatiche che sono vicino O.o
  2. Ormai ho fatto praticamente tutto il cambio dei detersivi e detergenti in casa, passando a quelli "ecobio": a parte infatti le ultime scorte di quelli vecchi, ho solo quelli della Viviverde coop, quelli della Winny's e l'alcool.
  3. Sto ritornando a una dieta più "seria", l'estate e il pancione mi avevano depistato dalla retta via, ma ora sono di nuovo piramide-alimentare addicted con un super occhio agli scarti: ho fatto una frittata con la cima delle mie carote (che però non ho ancora raccolto), sto tenendo in freezer le croste del Parmigiano per un piatto invernale da leccarsi i baffi e ho provato un tabulè con il pane vecchio da fine del mondo.
Passi successivi sono l'acquisto di una pentola a pressione (dimezza tempi e costi per svariate operazioni in cucina, tra cui la preparazione delle zuppe che qui in inverno vanno alla grandissima), lo yogurt fatto in casa (sto aspettando che la mia amica che lo sta già facendo mi dia il vasettino per cominciare) e l'utilizzo della centrifuga sia per il succo che per i relativi scarti.
Nota di demerito: il freezer è pieno di pietanze pronte, solo pasta ripiena e piatti fatti da me per carità (non pensate a cose tipo 4 salti in padella! Orrore!), ho dovuto fare un po' di scorta per quando mi ritroverò sola con due nani e avrò pochissimo tempo per cucinare.

domenica 9 settembre 2012

Io vorrei...non vorrei...

Vorrei avere la pazienza infinita di sopportare le giornate come quella di ieri.
Vorrei sapere apprezzare ogni secondo della mia giornata i doni che il cielo mi ha mandato.
Vorrei non sprecare nemmeno un momento di tutti quelli che passaremo insieme.
Vorrei poterti dare tutto le attenzioni che ti meriti senza mettere davanti altre cose.
Vorrei essere sempre fresca e riposata per non farmi pesare tutto come fosse un macigno.
Vorrei regalarti sempre momenti di gioia, serenità e spensieratezza.

...ma sono umana e quindi sono stanca più volte di quante non vorrei, sono nervosa più tempo di quanto dovrei, sono irritata e impaziente anche quando non c'è niente di cui irritarsi e spazientirsi. Aggiungiamo le incombenze quotidiana, l'educazione che voglio darti, i principi che mi sono incollata addosso e che non sempre la mia flessibilità mi permette di non vedere, la vita che mi propina sempre sorprese ovviamente il più delle volte amare, la tensione per non riuscire a organizzare nemmeno una mattina, figurarsi una settimana.
Forse basterebbe sedermi e respirare, forse basterebbe guardare la vita da un'altra prospettiva, forse basterebbe un abbraccio in più, sia dato che ricevuto,  forse basterebbe vivere il momento e non pensare sempre al futuro.
Perfetti non si può certo diventare, ma si può sempre anelare a qualcosa di vicino alla perfezione, questo mi insegnavano quando ero un'atleta agonista. Ma anche semplicemente volersi bene, accettare i propri limiti e andare avanti cercando di migliorarne anche solo uno potrebbe essere un passo avanti.

Pensieri sparsi dopo 15 giorni di tensione, una giornata di sclero totale, una notte di doglie ogni cinque minuti per due ore poi cadute nel nulla...abbiamo toccato il fondo, ma da stamattina abbiamo ricomiciato a risalire :)

mercoledì 5 settembre 2012

Ultimi giorni

La Belva pare che nelle ultime settimane sia stata morsa da una tarantola. Tra febbre che continua a ricomparire a spot, denti (stanno spuntando un canino e un premolare superiore), nonna viziatrice venuta a darmi una mano (ma mi chiedo se il detto "meglio soli che mal accompagnati" non sia effettivamente vero), papà assente (e speriamo che torni prima dell'arrivo di Birbaz), cambio di routine (quella estiva lascia spazio a quella autunnale) non so cosa la rende così, sta di fatto che è un continuo piagnucoloio, un continuo voler fare esattamente quello per cui le si dice di no, un continuo richiedere costante presenza. La bimba che passa la mattinata a giocare sola mentre io mi rilasso al computer o faccio qualche lavoretto sembra svanita nel nulla e nessuno me la vuole riportare.
In compenso la sua mamma è stanca morta, ancora meno - se umanamente possibile - paziente, sempre più balenottera e l'unico pensiero fisso che ha va a quei medici che mi hanno messo in paranoia per l'eventuale parto prematuro che mi aspettava.
Da un lato come tutte le prossime partorienti, non vedo l'ora di sfornare questa enorme pagnotta che mi sta riducendo la pancia a un ritrovo di smagliature, dall'altra ho il terrore possa succedere senza Navigante al fianco e magari di notte, con la Belva che dorme e non poterla lasciare a nessuno, se non portarla in ospedale con noi.
E poi? Me lo chiedo continuamente: cosa succederà una volta sfornato e a casa con due bambini così piccoli? Come sarà la mia vita in capo a un mese? Sarò ancora sana di mente o mi sarò giá buttata dalla finestra per la disperazione? Se non reggo adesso con pancia e bimba, mica sono tanto sicura di reggere dopo...E la mia Belva come reagirà?
Insomma questi ultimi giorni sono un pochino stressanti e forse è normale, non metto in dubbio, voi però capitemi se scrivo poco e magari sconnesso, pensatemi come a uno zombie che si alza al mattino sognando solo di poter ritornare nel letto la sera, seppur riesca a dormire egregiamente vista la situazione!

giovedì 30 agosto 2012

Tante troppe cose

Sono un po' scomparsa, ma queste settimane sono state davvero intense.
Iniziamo con caldo atroce e Belva con la febbre a 40º, poi trasloco, poi partenza del Navigante, poi arrivo di mia madre, poi di nuovo Belva acciaccata con raffreddore e tosse...insomma in un batter d'occhio mi sono ritrovata a fine agosto, nonché a 38 settimane di gravidanza.
Queste settimane sono davvero volate e non so da dove e con cosa cominciare per raccontarle. E penso che se non lo so forse semplicemente non devo farlo. Ma qualche considerazione sparsa e poco sensata probabilmente ve la lascio.
Sono quasi alla fine e questo è quello che mi ripeto, continuamente. Mi godo gli ultimi momenti con la mia Belva, guardo questa casa enorme e penso che fra un po' non lo sará poi così tanto, spero nell'arrivo del Navigante prima di quello di Birbaz, pulisco come una matta e sistemo, perchè so che dopo non potró farlo per un bel po'.
Anche se il caldo è stato davvero asfissiante, mi manca un po' la routine del mare+sagra/cena amici/pizza che avevamo instaurato prima di Ferragosto. È stata una bella estate e mi spiace solo non essermi potuta godere abbastanza la mia Belva, ma so che mi rifarò doppiamente la prossima estate.
Mi ha un po' scombussolato vedere la Belva ammalata sul serio, visto che finora a parte qualche fastidioso raffreddore non aveva mai avuto nulla, e ancora di piú ritrovarmi con una ricaduta ora che sono senza Navigante in un posto nuovo dove devo ancora ambientarmi, anche se è a solo pochi chilometri dalla casa dove stavamo prima.
Ovviamente la convivenza con mia madre è snervante, ma non posso permettermi di stare sola proprio le ultime settimane dal parto, quindi un po' rodo, un po' rispondo, un po' faccio finta di niente.
E a fine giornata sono talmente esausta che non do spazio nemmeno all'insonnia e crollo fino al primo risveglio pipì o risveglio Belva.
Vorrei solo godermi questi ultimi periodi in tre, la casa nuova, la frescura...tutte le cose positive che mi circondano, invece devo vivere con l'ansia di partorire senza Navigante al fianco, con il magone per vedere mia figlia stare male, con il nervoso per gli attriti con una convivente utile, ma non sempre gradita, perchè non riesce proprio a stare nei suoi spazi. Ma a quando una sana tranquillitá?

mercoledì 22 agosto 2012

Una serata speciale

Stasera esco, per la prima volta dopo almeno un anno e mezzo, con delle amiche. Sola, senza Belva nè Navigante.
Mi sento una quindicenne che va per la prima volta in discoteca la domenica pomeriggio...ok, forse adesso le quindicenni ci vanno di sabato fino a notte fonda, che dovrei dire una tredicenne, una dodicenne? No, dai, non fatemi andare in ansia...
Ritornando al discorso, dovrei sentirmi in colpa? Dovrei agitarmi perché lascio la bambina? Eppure io mi sento bene, anzi forse avrei dovuto farlo un bel po' prima. Non siamo solo mamme, non siamo solo mogli, ci sto facendo pure un blog su sta cosa, ma alle volte ho paura a sentirmi qualcosa di diverso, ho paura del giudizio degli altri, ho paura di essere troppo egoista.
Le altre due ragazze con cui esco: una ha avuto una discussione con il marito di mezz'ora per lasciargli la bimba di 22 mesi, l'altra invece non si è posta proprio il problema e se la porta. Il marito in 15 mesi non l'ha mai messa a dormire, non l'ha mai cambiata, non l'ha praticamente mai tenuta solo. Il Navigante invece non ha battuto ciglio e, anzi, mi ha detto che è contento che esco.
Non voglio giudicare, anzi alle volte mi sento io in difetto, ma dovrei? Cioè secondo voi è sbagliato voler avere un po' di vita al di fuori del ruolo materno e di moglie? Io sono profondamente convinta che sia non solo giusto, ma anche fortemente consigliato non fossilizzarsi in questi due ruoli, almeno per me sicuramente.
Non vorrei sembrare presuntuosa, faccio queste riflessioni perché spesso noto che non è un modo di pensare di molte, quindi magari la sto vendendo io come qualcosa che in realtà è solo un atto di egoismo? Poi però mi dico che proprio un po' di sano egoismo è quello che ci porta a sopravvivere...
Insomma, ditemi che ne pensate, così magari mi chiarisco un po' le idee!

domenica 19 agosto 2012

Mi premiano!

Mi sono arrivati ben due premi da uno dei blog che seguo più volentieri e io non me n'ero nemmeno accorta :P sono proprio messa male!




Quindi, visto che la Belva si è ammalata proprio in questa torrida settimana di ferragosto e siamo perciò chiusi in casa per la maggior parte del tempo, mi prendo un po' di minuti e vi racconto un po' di me.

7 COSE SU DI ME
1. Vorrei vivere sempre con una musica di sottofondo, tipo colonna sonora nei film, perché credo che la musica giusta dia un tocco in più a qualsiasi occasione.
2. Se non dormo bene o dormo poco la notte, di giorno sono una vera iena, nemmeno un figlio ha cambiato questa cosa (e infatti di notte si alza sempre il maritino, anche quando allattavo, era lui che mi portava la Belva nel letto :P).
3. Adoro cucinare e ho anche un blog di cucina (svelerò il link...forse...un giorno...).
4. Non posso vivere senza un giardino, per ora sopravvivo solo perché so che stare in appartamento è solo una situazione temporanea.
5. Amo gli animali e se potessi adotterei tutti quelli che ne hanno bisogno.
6. Trovo che una giornata di mare non possa non concludersi con un'ottima birra gelata :)
7. Odio il caldo di notte, non m'importa soffrire durante il giorno, ma almeno di notte lasciatemi respirare!!!

LE MIE RISPOSTE
1. Qual è l’ultimo acquisto fatto? Un paio di infradito.
2. Quale sarà il tuo “must/have”primavera estate?
3. Unghie lunghe o corte? Corte
4. Rossetto o gloss? Entrambi, dipende dall'occasione
5. Stivali o sandali? Sandali in estate, stivali in inverno
6. Abbronzatura si o no?  Assolutamente sì
7. Profumo o acqua profumata? Profumo
8. Hai fatto programmi per l’estate? Attendere l'arrivo di Birbaz e rendere ogni giornata indimenticabile per la Belva
9. Occhi o labbra in primo piano? Occhi
10. Terra o blush? Nessuno dei due
11. Palestra o dolce far niente? Palestra, ma anche dolce far niente :P
12. Short o mini? Short
13. Capelli lisci o ricci?  Lisci
14. Il tuo colore per l’estate? Viola, come per tutto il resto dell'anno
15. Giornata al mare o in montagna? Mare
16. Fondotinta d’estate? Nemmeno in inverno!

Ora devo passare questi premi a 15 blog e quindi li giro ai miei 13 sostenitori (meno ovviamente BABBOnline) a cui aggiungo Clems On The Road e noi e il capo.

giovedì 16 agosto 2012

Antimuffa con aceto per il box doccia

Ok, mi sono completamente intrippata in questo affascinante mondo dell'ecobio, sarà la gravidanza che non mi permette di utilizzare determinati prodotti o sarà che guardo la mia Belva e penso e ripenso che questo mondo lo sto lasciando a lei, non lo so ma la cosa mi sta spingendo fortemente a informarmi.
E quindi oggi ho fatto la mia prima preparazione casalinga per pulire la muffa che si forma sistematicamente nel box doccia. Girando e rigirando su internet ho trovato questa ricetta:
  • 1 bicchiere di acqua bollente
  • 1/2 bicchiere di aceto bianco
  • 5 gocce di olio essenziale di patchouli
  • 5 gocce di tea tree oil
Prima dell'utilizzo, non essendoci emulsionanti, si deve scuotere il tutto altrimenti gli oli rimangono divisi dall'acqua e aceto. Si spruzza nei punti da pulire e si lascia agire almeno un paio d'ore, infine ho passato con una spugna bagnata sempre con la preparazione ed è venuto via senza nemmeno grattare un pochino!
Unica pecca: gli oli essenziali non hanno tolto l'odore dell'aceto che io non amo, quindi la prossima volta proverò qualche altra preparazione che abbia però l'acido citrico, che tanto uso già come ammorbidente per i pannolini lavabili e quindi ho sempre in casa.

E già che c'ero oggi ho pure usato l'olio puro di Neem (che avevo comprato come antizanzare per la Belva, ma davvero troppo troppo puzzolente) come antiparassitario per le mie piantine aromatiche, usandone un cucchiano per circa mezzo litro di acqua e poi spruzzando direttamente sulle piante. Più che per i parassiti, spero che questo tenga lontano le zanzare che ovviamente si ritrovavano a fare la festa proprio lì intorno, visto che quando bagno rimane poi dell'acqua stagnante.
Insomma mi sono o non mi sono data da fare? Sono proprio orgogliosa di me stessa!

martedì 14 agosto 2012

Orto sul balcone

Quest'anno mi sono messa in testa di dedicarmi a creare un piccolo orto sul balcone, ma facendo le cose per bene, non solo tenendo quattro piantine messe in croce, che comunque cerco di avere sempre. Purtroppo non ho ancora la possibilità di avere un giardino e soprattutto la stabilità per crearmi un orto come Dio comanda, ma vorrei tentare questo esperimento per cercare di migliorarmi nel tempo in modo da potermi sbizzarrire per bene, quando potrò, su un orto vero.
Come dicevo prima finora, ovunque abitassi, ho sempre cercato di tenere qualche erba aromatica, perché le uso moltissimo in cucina e quindi sul balcone ho prezzemolo, basilico, rosmarino, menta e timo; all'appello mancano salvia e alloro che non ho trovato, ma spero di trovare in autunno, altrimenti comprerò i semi, e l'erba cipollina che è a casa di mia madre. Per le erbe aromatiche mi è più comodo prendere le piantine e poi travasarle in vasi di terracotta proprio perché le uso spesso, soprattutto nella stagione fredda, e quindi averle a portata di mano da subito non guasta.
Non so se è stato il clima, l'esposizione o cosa, ma quest'anno ho avuto una moria di piantine aromatiche e non so quante volte ho dovuto ricomprarle. Anche il basilico sta faticando un sacco, (e vivo in Liguria, mannaggia!) mentre di solito mi trovo piante enormi che devo utilizzare poi per pesti o facendo l'olio aromatico per evitare di farlo andare in semenza. Ora però le sto seguendo per benino e spero di riuscire a portarle avanti anche con l'arrivo di Birbaz; forse è proprio per questi continui fallimenti che il mio orgoglio si è sentito ferito e mi ha spinto a voler fare qualcosa di più!
Per i prossimi esperimenti invece utilizzerò i semi, vorrei far crescere insalata, rucola, zucchine, melanzane, poi pomodori, fragole e magari carote...nani permettendo ovviamente :D perché qui io faccio sempre i conti senza l'oste mi sa!
Prima però voglio trovare qualche bel libro che mi dia le dritte giuste, per evitare sprechi di soldi e morie di piante; se avete qualche suggerimento è ben accetto.

lunedì 13 agosto 2012

Emorroidi pre e post gravidanza

Spinoso problema...con la prima gravidanza non ne ho sofferto, però con il parto me ne sono uscite ben 4 e quando mi venivano a controllare i punti dell'episiotomia e guardavamo là dietro tutti rimanevano impressionati. I primi mesi dopo il parto è stato davvero difficile contenerle e ora con la nuova gravidanza non hanno tardato a ripresentarsi. Quindi mi autodefinisco un'esperta in materia...purtroppo!!
Di miracoloso però non ho trovato proprio nulla :( qualche metodo palliativo, qualche risoluzione d'emergenza, ma di prevenirle proprio non se ne parla.

Per quanto riguarda l'omeopatia ho provato due dei metodi che ci avevano suggerito al corso preparto e che avevo segnato in questo post, ossia il Nux Vomica 9ch e il Sepia 9ch. Con il primo non è che abbia riscontrato chissà che risultati, poi appena ho smesso di assumerlo tutto è tornato come prima; il secondo lo sto usando adesso e mi ha sfiammato, ma non ha tolto proprio del tutto il problema.

Come creme topiche sto usando l'Avenoc, ma come sopra, mi sfiamma senza però eliminare del tutto il problema. Dopo il parto usavo l'Olio Vea e una crema alla cera d'api, ma per attacchi molto forti non sono utili, più che altro hanno effetto come prevenzione, nel senso di utilizzarli quando ancora il problema è all'origine o sta per arrivare.

L'aiuto dall'alimentazione è ovviamente fondamentale, anche se per quanto riguarda la gravidanza purtroppo non sempre aiuta, quindi tante fibre, tanta acqua unite possibilmente al movimento, una vita sana insomma, per mantenere le feci il più possibile morbide. Io ho trovato fantastico l'orzo quando avevo momenti di emergenza: un bel piatto di orzo, magari fatto tipo a risotto con qualche verdura (per aggiungere fibre), per due giorni e l'infiammazione spariva! Quasi meglio di tutto il resto.

Ultima raccomandazione è quella di non strofinare mai la zona, quindi bando alla carta igienica, meglio le salviette umidificate dei bambini, e quando vi lavate tamponate la zona.
Io non li ho mai provati, ma anche degli impacchi con acqua fredda e bicarbonato possono dare un sollievo immediato, però dovete avere un po' di resistenza e rimanerci un po' sopra.
Per lavarmi io ho utilizzato prima un detergente al tea tree oil preparato nella mia farmacia di fiducia, ora invece ne sto provando uno all'olio di neem. Entrambi mi hanno fatto una buona impressione, ma come al solito non sono metodi risolutivi, è solo un aiuto in più.
Se mi dovesse saltare alla mente qualche altro accorgimento, aggiornerò immediatamente il post. Poi in correlazione ne scriverò uno sulla stipsi.
Ovviamente i rimedi sono tutti il più naturale possibile perché insorti durante la gravidanza o mentre allattavo.

domenica 12 agosto 2012

Domenica

Sogno sempre un fine settimana da sogno in famiglia, soprattutto la domenica: gite e risate, mare o montagna, pranzi fuori o semplici passeggiate.
Poi mi ritrovo nella realtà e quasi sempre la domenica non va come nei miei sogni. Forse ho delle aspettative troppo alte o forse ho visto troppi film americani, ma mi ritrovo alla sera pensando che in qualche modo abbiamo buttato al vento queste ore insieme e che dovremo aspettare ancora un'altra settimana per rifarci.
E le settimane passano e se ci penso non abbiamo fatto una domenica che sia una come me la sono sempre sognata, pensando a quando avremmo avuto dei bimbi. Vorrei potermi godere attimo dopo attimo ogni singolo secondo con la Belva e con il Navigante, ma la realtà spesso e volentieri rema proprio contro.
Alle volte mi dico che forse è perché la Belva è ancora piccola oppure perché mancano ancora tanti piccoli pezzi nel puzzle della nostra famiglia, come una stabilità, un giardino, Birbaz...
Ma alla fine il risultato a cui giungo è sempre lo stesso: sono io l'incontentabile, sono io che dovrei semplicemente godere di ogni attimo invece di sperare in qualcosa di più sempre...Sono proprio un'agonista inside, pure nella vita di tutti i giorni, non c'è niente da fare! E mica lo dico per complimento...
Ditemi che non sono la sola per lo meno...

venerdì 10 agosto 2012

Dottori

"Con il prossimo controllo vedremo se far nascere prima il bimbo"
"Ma perché il bambino ha problemi?"
"No no, assolutamente, sta benissimo!"
"E allora perché farlo nascere prima?"
"E vabbè, ma che pancia le deve venire?!"
"O_o O_o O_o O_o O_o"

"Scusi dottore al controllo di ieri mi hanno prospettato di dover anticipare il parto."
"No, probabilmente anticiperà da sola, ma se il bimbo sta bene perché anticiparlo?"
"Mi hanno detto che sennò mi viene una pancia esagerata!"
"E vabbè, l'avrà chiesto a un'infermiera!"
"No no, era la dottoressa che mi ha fatto l'ecografia..."
"O_o O_o O_o O_o O_o"

Ok, ho deciso dove farmi seguire per le ultime settimane e quindi dove partorire...

giovedì 2 agosto 2012

Un'onda passata

Un'emozione grandissima ieri, quell'oro tanto sognato, quell'oro che non so per quale strano motivo sento un po' anche mio.
Quelle onde, quella fatica, quelle lacrime sono state il mio sogno per 13 anni, parte dell'infanzia e tutta l'adolescenza dedicate fino all'ultimo respiro a questo sogno, una dedizione tanto alta da spezzarmi e farmi decidere di mollare tutto, quando tutto sembrava perduto e quando invece avrei solo dovuto stringere i denti ancora un po'.
Lui invece di dubbi non ne ha mai avuti, non ha mai mollato nemmeno dopo un terribile incidente in moto. Duro, combattivo, fuori dal gruppo, dedito al suo unico obiettivo e alla fine ce l'ha fatta: ha vinto tutto, come nessuno aveva mai fatto.
E io che con questo campione ci sono cresciuta, ci ho litigato, ci ho scherzato e giocato, ero lì sul divano a piangere lacrime di un'emozione non mia, ma anche lacrime di rammarico per essere stata così debole da mollare tutto e non riprovarci un'altra volta.
E che sensi di colpa guardando la mia Belva e per una volta non sentire la gratitudine di averla nella mia vita. Anche lei era il mio sogno dopo le Olimpiadi, ma è quel dopo che mi frega. Il passato è passato, ma in questo caso è travolgente come le onde che solcavo e non riesce a farmi guardare con razionalità tutta la situazione.
E continuo a commuovermi ad ogni foto, ogni notizia, ogni video sulla vittoria di ieri: bravo Cali e grazie per le emozioni che mi hai fatto provare, non c'è altro da aggiungere!

lunedì 30 luglio 2012

Polidramnios

Della serie: non si finisce mai di imparare...sono arrivata quasi alla fine di una splendida e tranquillissima gravidanza e mi arriva questa bella notizia: soffro di polidramnios, parola difficile per indicare una condizione in gravidanza per cui l'indice del liquido amniotico (AFI) è più alto di 250mm. In parole povere: c'è più liquido di quello che dovrebbe.
Le cause sono molteplici:
  • aumentata produzione urinaria del feto per diabete gestazionale, solitamente in concomitanza con un feto piuttosto grande;
  • ridotta deglutizione del feto a causa di alcune patologie del tratto gastrointestinale oppure di più rare patologie neuromuscolari o anencefalia;
  • malattie infettive contratte in gravidanza, anche se è una condizione piuttosto rara come causa di polidramnios;
  • gravidanza gemellare monocoriale complicata da sindrome da trasfusione feto-fetale.
Oppure, semplicemente è una condizione che si presenta e non ci si può far niente, come è successo a me, visto che con la curva glicemica ho escluso il diabete e con il bitest e la morfologica dovrei aver escluso le patologie del feto, anche se mai dire mai.
Non è una condizione rischiosa per il bambino, però potrebbe portare a parto pretermine o a problemi di respirazione per la mamma, in questo caso si svuota l'addome nelle stesse modalità con cui si procede all'amniocentesi.
In tutto questo, per ora, sono stata messa in gravidanza a rischio e quindi aspetto tutta incrociata almeno la 36esima settimana...dai che non manca tanto!

Confronto di pance

Inevitabilmente, e ovviamente in modo più accentuato per la vicinanze delle due gravidanze, mi trovo a fare continui confronti (speriamo poi di non farne troppi anche tra i bimbi :P).
Il primo trimestre della Belva è stato caratterizzato da nausee perenni, continue dalla mattina alla sera, fastidiose e debilitanti: per Birbaz solo qualche fastidio di digestione e tanta, tanta, tanterrima stachezza, ma dovendo badare a una bimba di cinque mesi era anche comprensibile.
Il secondo trimestre è stata una pacchia in entrambe le gravidanze, soprattutto per la seconda in cui non mi sono praticamente accorta di essere incinta.
E infine il terzo trimestre, con la Belva ho fatto le ultime 4 settimane con il collo dell'utero pervio, delle gambe e dei piedi che facevano un baffo al miglior cotechino di Natale e contrazioni perenni, che all'inizio mi allarmavano, ma poi questi prodromi così lunghi non hanno fatto altro che portare a un travaglio velocissimo, il che non guasta mai :)
E invece questo ultimo trimestre? Eh, questo ultimo trimestre mi sta facendo impensierire...avevo notato una pancia davvero enorme, ma mi dicevo che era normale essendo una seconda gravidanza e comunque così ravvicinata. Invece all'ultima ecografia di accrescimento mi hanno trovato più liquido amniotico del normale e dopo un secondo controllo a distanza di una settimana hanno confermato polidramnios e quindi mi hanno consigliato di contattare l'ambulatorio delle gravidanze a rischio.
La cosa mi ha lasciato un po' stranita, in due gravidanze è andato tutto bene e ora come un fulmine a ciel sereno questa cosa, per cui non ci sono per me delle cause precise e per cui non si può far niente, solo controllare e sperare che non ci sia un parto prematuro.
E' vero, ormai sono a 33 settimane, manca poco al termine, ma questa cosa proprio non so come gestirla. So anche che potrebbe andare tutto benissimo e mi ritrovi alla fine semplicemente con una pancia enorme, magari un'emorragia un po' più forte del normale e tante sgradevoli smagliature.
Insomma alla fine le preoccupazioni sono state le stesse: per la Belva equamente divise in tutto il periodo, per Birbaz niente prima, tante tante alla fine. Risultato del confronto? Una volta che si decide di fare un figlio, non si starà mai più tranquilli!!

giovedì 26 luglio 2012

La propria dimensione

Per una serie di eventi virtuali, mi sono ritrovata a riflettere su quanto sia importante trovare una propria dimensione nella vita, soprattutto dopo la nascita di uno o più figli, che è in fondo anche il motivo principale per cui ho aperto questo blog.
Sembra che per alcune mamme sia facile capire cosa serve per mantenere l'equilibrio e riuscire a districarsi tra marito, figli ed eventualmente un lavoro. Io invece vado in panico, mi faccio mille elucubrazioni mentali, quando poi è tutto molto semplice e magari basta una frase buttata lì così dal Navigante per capire quello che mi serve davvero.
Forse spesso mi metto "in competizione" con gli altri e credo sempre che la mia sia la dimensione sbagliata o imperfetta, quando invece è semplicemente la mia, o forse cedo alle critiche della gente troppo facilmente, mettendo sempre in discussione la mia posizione e non rendendomi conto che per certe cose l'esperienza degli altri è utile, ma non è scienza divina.
Insomma sarebbe tutto molto più semplice, anche per chi mi sta intorno, se mi prendessi un po' più sul serio, se riuscissi semplicemente a usare la ratio e capire che quello che mi fa star bene.
Sono solo io che faccio così fatica a trovare il mio spazio, la mia posizione nell'universo? Sono solo io che mi autoflagello anche quando non serve e soprattutto quando non ha senso? Per lo meno adesso ho capito una cosa: la mia dimensione è quella che mi permette di esprimermi al meglio anche come mamma e come moglie, qiundi è la scelta e la strada giusta da seguire. Essere qualcuno che non si è, fare qualcosa per cui si fa solo fatica dovrei saperlo che non appaga e non porta risultati.
E tutto questo papocchione devo mettermelo ben in testa perché è quello che voglio e devo insegnare ai miei figli, devono sapere che la loro dimensione è quella che più li farà star bene, che è l'unica cosa che conta.

domenica 22 luglio 2012

Meno scarti, più cibo commestibile

Ho comprato da poco il libro di Lisa Casali "Ecocucina" dove ci sono interessanti spunti su come utilizzare gli scarti dei prodotti che si utilizzano per cucinare, come ad esempio le bucce di pere, mele zucca e patate, i gambi di cavoli e broccoli, le foglie di sedano, finocchi e carote. Insomma un buon modo per non dover produrre troppi scarti e avere qualche ingrediente in più per nuove ricette da proporre.
Devo dire che in realtà, per come sono cresciuta, di scarti ne faccio davvero pochi; prendiamo ad esempio la frutta, avendo un bel frutteto coglievo la frutta direttamente dall'albero, davo una pulita sotto l'acqua e la mangiavo, quindi per me l'idea di scartare la buccia proprio non mi passa per l'anticamera del cervello, anzi delle mele mangiavo pure il torsolo, che ha un ottimo sapore di mandorla.
Invece per quanto riguarda i gambi dei broccoli ho imparato a farne un'ottima vellutata, in ogni caso gli scarti vegetali in generale sono ottimi per un brodo vegetale.
Ovviamente avendo la possibilità dell'orto, era scontato mangiare frutta e verdura di stagione. Purtroppo con la mia attuale vita da nomade in affitto, tutto questo è ben lontano dal poter essere realizzato, però posso utilizzare i consigli di questo libro per ampliare le mie vedute sul tema.
Per esempio ho trovato diversi suggerimenti utili per poter riutilizzare gli scarti di un centrifugato; io adoro le centrifughe, ma oltre a dover perdere mezza giornata per lavare tutto l'ambaradan dopo averlo utilizzato, mi ha sempre dato fastidio dover utilizzare chili di frutta e verdura per qualche bicchiere di centrifugato buttando inoltre via tutto il resto; invece questo libro mi ha aiutato almeno nella seconda parte, per la prima mi tocca solo mettermi di buzzo buono o far lavare al marito ;) Molto interessante anche il fatto di poter riutilizzare la buccia delle patate o della zucca, due alimenti che in casa nostra vanno alla grandissima, o gli scarti di una spremuta, anche questa molto in voga nelle fredde giornate invernali o durante uno dei miei molteplici raffreddori.
Certe idee poi mi vengono anche abbastanza spontanee, perché cerco sempre di evitare di buttare via del cibo, se proprio non lo riesco a conservare congelandolo, cerco di reciclarlo in qualche modo. Una volta stavo sperimentando una specie di gelatina di marmellata da mettere su una cheesecake, ma ho sbagliato le dosi dell'acqua ed è venuta troppo annacquata; invece che buttare via tutto ho messo in due stampini di silicone e ho congelato. L'esperimento è super riuscito infatti mi sono ritrovata con una specie di ghiacciolo dolce, ma non troppo e dal gusto naturale sul serio! La mia contentezza era comparabile a quella di una bambina a cui avevano appena dato un ottimo voto a scuola :))
Continuare su questa strada, migliorando e arricchendo le conoscenze in materia, è per me un altro piccolissimo passettino sul sentiero della decrescita.

venerdì 20 luglio 2012

Asilo nido, babysitter o tagersmuter/nido in famiglia?

Io non lavoro e quindi ho sempre pensato che non avrei mai mandato i miei figli al nido, in fondo anche la Montessori fa cominciare la scuola a tre anni e quindi un motivo ci sarà.
Poi però ci si scontra con la realtà e quando sono rimasta incinta di Birbaz ho iniziato a chiedermi come farò con due piccoli nani con 14 mesi di differenza e soprattutto senza aiuti nelle immediate vicinanze. Ok, il primo mese tra ferie di mio marito e quelle di mia madre posso sopravvivere, poi posso sperare nella pensione di mia madre, ma da dicembre. E comunque mica posso farla venire a vivere perennemente a casa nostra, anche perché ci scanniamo dopo una settimana ;P
Quindi ho iniziato a guardarmi in giro e ho iniziato a pensare a quale potrebbe essere la scelta migliore per noi: la soluzione che trovo più congeniale sarebbe un nido in famiglia possibilmente part time per la Belva, della serie datemi solo qualche ora di tregua! Il concetto è quello che una mamma (si solito per lo meno sono tutte già mamme), dopo aver svolto un corso specifico, apre la sua casa, che deve avere determinati standard, a un numero molto ristretto di bambini (4 o 5 se non sbaglio) e quindi il bimbo vive in un ambiente familiare, meno asettico e scolastico (passatemi i termini) rispetto a un asilo nido. Da qualche parte si chiamano anche tagersmuter e ovviamente sono figure nate in Germania, dove su questo sono centomila passi avanti rispetto a noi. E vi chiederete dove sta il problema visto che ho già trovato la soluzione ideale; bè mi sembra ovvio che essendo la cosa migliore per me, sia impossibile da portare a termine, perché pare che nei dintorni non ci siano servizi del genere  e l'unico asilo in famiglia che avevo trovato non risponde nè a mail, nè al cellulare.
Non volevo l'asilo nido, perché sono ancora fermamente convinta che sia troppo presto e che in fondo io non lavoro quindi non è giusto nei confronti della Belva; non sono d'accordo sul fatto che i bambini imparino la socializzazione e le regole della società perché a un anno è davvero troppo presto, però è ovvio che se qualcuno non ha scelta a causa del lavoro non può farsi le mille elucubrazioni mentali che mi sto facendo io!
Per quanto riguarda invece la babysitter sono ancora indecisa, sicuramente è una scelta più flessibile e comoda, ma anche più costosa e, soprattutto, dove la trovo una babysitter di cui posso fidarmi, posto che abito in una città che conosco molto poco e in cui vivrò per ancora un anno forse?
Insomma alla fin fine non so bene come farò e se effettivamente farò qualcosa. Conoscendomi stringerò i denti, sclererò, ma andrò avanti cercando di trovare un equilibrio psicofisico a meno che non mi capiti qualche occasione eccezionale senza che mi debba andare a incasinare troppo la vita.
Vi aggiornerò ;)

Caccia al tesoro passo numero 3

Ecco, questa fase per me è un po' complicata, il passo numero 3 della caccia al tesoro richiede di presentare un blog di fotografia solo che mi sono accorta che gli unici blog che mi venivano in mente erano di fotografia sì, ma soprattutto di viaggi (di cui se n'è già parlato nel passo numero 2) e di cucina (di cui presumo se ne parlerà più avanti). Ero un po' impacciata, volevo trovare un blog che avesse come tematica solo la fotografia, ma non sapevo da dove cominciare perché non ne conosco nemmeno uno.
Poi mi sono ricordata di un mio amico fotografo che ha un sito, ma da poco si è lanciato anche nell'esperienza di blogger nel suo Massimiliano Ciccia Photograpy. Non è un blog che parla con le immagini, bensì che parla di immagini, ma anche di strumenti e del suo lavoro di fotografo in Germania.
Amo molto la fotografia, mi piace proprio fotografare e avrei voluto anche seguire un corso che mi desse qualche dritta un po' più professionale, poi le peripezie della vita mi hanno portato altrove, ma proprio per questa mia piccola passione trovo il blog di Massimiliano molto più interessante di altri blog dove ci sono solo splendide immagini.
Vado spesso a sbirciare sperando di trovarci qualche nuovo consiglio e, anche se non lo aggiorna spesso, non vengo mai delusa. Il post che preferisco è Making of - Shooting con Infinitas Animae e spero ne faccia presto qualcun altro dello stesso genere, per potere carpire i segreti di un lavoro che trovo davvero affascinante.

martedì 17 luglio 2012

Musica&natura

Se c'è una cosa che ho sempre adorato è andare in macchina con i finestrini completamente abbassati, la musica alta e poter cantare liberamente al vento. Immagine pittoresca lo ammetto e forse anche un po' tamarra, ma che vi devo dire? Io lo adoro.
E siccome è piuttosto difficile che guidi senza la presenza della Belva quando mi capita mi sento proprio bene, sento di riuscire a liberare il corpo dallo stress, dai cattivi pensieri, renderlo vuoto e leggero.
Mi capita anche quando sono in casa e cucino o mi faccio la doccia sola, perché Belva e Navigante sono a fare una passeggiatina per conto loro, e lo faccio accompagnata dal suono della musica: anche in quel caso riesco a liberare la mente e a rilassarmi sul serio.
Prima della Belva e del Navigante, quando lavoravo e non avevo una casa mia, ma solo una camera da condividere con delle colleghe, prendevo la mia Fiesta bordeaux, guidavo fino in spiaggia, mettevo la radio a manetta e guardavo il mare, se era notte mi distendevo sul tetto della macchina e guardavo le stelle.
Anche prima, in un modo o nell'altro, cercavo momenti di questo tipo, dove potermi estraniare, accompagnata dalla musica e dalla natura. Respirare a fondo la pace e il silenzio, respirare la solitudine cercata e voluta, respirare il mondo intorno a me in ogni più piccola cellula. Come se questo "gioco" potesse farmi fluttuare e guardare da fuori i miei problemi, le mie angosce, le mie ansie; insomma una specie di yoga o di mantra o come volete chiamatelo. Ha sempre funzionato, anche se solo per il breve lasso di tempo che potevo e posso concendermi.
Comunque se vi capita, provateci, trovate una qualsiasi cosa anche stupida che vi tenga lontano da tutto e da tutti anche per soli 2 minuti, sarà una vera manna dal cielo. O almeno per me lo è.

lunedì 16 luglio 2012

Giù sempre più giù

Giorni difficili, giorni in cui la mia Belva sta crescendo e Birbaz mi rende la vita abbastanza impossibile. Ovviamente sono sola, certo sono dai miei, ma come ho già scritto stare dai genitori non è sempre il massimo; fortuna che sono solo un paio di giorni.
Spero che il trasloco che mi aspetta mi tolga un po' di pensieri perché non reggo questo malumore fino a fine gravidanza. Non lo reggo io, figurarsi chi mi sta vicino.
Poi oggi ho pure avuto il primo vero spavento da mamma della serie "ho perso 20 anni di vita" e la cosa mi ha buttato non poco giù, se poi aggiungiamo la pancia che praticamente è dura da due ore capirete che stasera sono proprio fiacca.
E domani mi toccano analisi del sangue e urine, che per me significano momenti di panico, perché ho la fobia degli aghi.  Però vedendo la parte positiva riuscirò a leggere un po', ad estraniarmi e magari a vedere le cose da un altro punto di vista. Riuscirò quindi a guardare questo enorme pancione che si muove perennemente con gioia e amore, e non, come mi capita sempre più spesso, con insofferenza. Riuscirò a non aver paura di perdermi ogni singolo attimo della vita della Belva e a non temere la sua crescita, come ho sempre fatto e non capisco come mai improvvisamente non faccio più.

Non sto scrivendo proprio dei post colmi di positività, ma spero di migliorare. Datemi fiducia!

Caccia al tesoro passo numero 2

Continua quindi la caccia al tesoro indetta da Mammafelice e questa volta dobbiamo presentare un blog che parla di viaggi.
I viaggi sono per me una grande passione e infatti anche io avevo creato un blog su questa tematica, però con l'arrivo della Belva ho dovuto lasciar perdere questo, come tanti altri progetti virtuali. Questa mia passione però mi ha fatto conoscere molte persone sul web e una di queste ha un blog piuttosto interessante, che voglio appunto presentarvi.
Il nome del blog è I love travel ed è un insieme di tanti piccoli e lunghi viaggi in Italia e in Europa, con consigli su dove andare, cosa mangiare e soprattutto come risparmiare, il che non guasta mai. Si può leggere di luoghi famosi, ma anche di piccole chicche poco conosciute ai più e sono forse questi i post migliori.
Per quanto mi riguarda il post che più ho preferito è quello sulle Meteore di Kalambaka, nel cuore della Grecia, luogo che vorrei assolutamente visitare e quindi forse è il motivo per cui mi piace così tanto questo post.
Più difficile invece pensare a quale viaggio vorrei fare, perché per quanto mi riguarda ogni viaggio ha un suo perché, insomma vale sempre la pena preparare le valigie e partire! Tra quelli proposti nel blog probabilmente quello che per cui partirei prima sarebbe l'Irlanda, un mio sogno da tanto tempo. E' forse il viaggio con meno post del blog, ma anche solo quell'unica fotografia non vi fa venire voglia di partire?!

giovedì 12 luglio 2012

Fango

Ci sono momenti in cui ti accorgi che sei lì, fermo nello stesso punto da anni e non riesci ad uscirne. Ti trovi a dover discutere sempre delle stesse cose e a rovinarti la giornata sempre a causa delle stesse persone.
E poi arriva il passato che a braccetto con gli ormoni gravidici ti mette in dubbio la tua intera esistenza, ti fa ricordare solo gli attimi felici, non le lacrime, e ti sembra che tutta la tua vita precedente fosse stata un pozzo di gioia infinita, mentre poi razionalmente sai benissimo che non è così.
Però magari in questo momento vorresti solo poter sorridere davvero, col cuore, poter vivere in modo leggero, come un vestito estivo che si alza con la brezza marina. Vorresti poter sentirti bene in un abbraccio, come alcuni anni fa quando bastava quello per sciogliere tutte le tensioni accumulate.
Ora invece sarà il nuovo status di mamma, sarà il futuro status di bismamma, sarà un futuro ancora incerto dopo anni di pianificazione, ma io leggera non mi sento per niente (e non parlo dell'abbalenamento da gravidanza, ovviamente!).
Mi sento sempre tesa, irascibile, stanca, non riesco a godere delle piccole cose, non perché non le veda, ma perché subito dopo c'è qualcos'altro a rovinarmi il momento.
Tante volte mi chiedo se è il mio modo di affrontare la giornata ad essere sbagliato, ma mi rispondo anche che non è possibile che sia sempre e solo colpa mia e del mio carattere. Credo fermamente che il mondo circostante svolga un ruolo ben preciso sul mio altalenante umore e tutti questi mesi qualche ingranaggio non ha funzionato.
E mi continuo a sentire come imprigionata nel fango, non nelle sabbie mobili, perché non mi sento risucchiare, ma nel fango, ferma immobile senza poter fare niente se non aspettare che qualcuno mi possa dare una mano. Perché rami per potermi tirar fuori sola stavolta non ce n'è, qualcun altro deve fare un passo avanti e tendermi la mano. Aspetterò impaziente, perché ne vale la pena, però che palle!!

domenica 8 luglio 2012

Web e chiacchiere

Riemergo dalle sbrume della mia vacanza che ormai sta giungendo al termine, ovviamente quando sia noi che la Belva avevamo trovato un certo ritmo. In realtà dopo questi giorni di mare ci faremo un week end in Austria in un kinderhotel, sono curiosissima e spero di raccontarvi tante belle cose al mio ritorno.
Non farò la sborona dicendo che non ho avuto tempo di scrivere perché ero sempre al mare, visto che comunque due ore di pisolo della Belva dopo pranzo in camera non ce le toglieva nessuno, semplicemente, grazie alla caccia al tesoro indetta di Mammafelice, mi sono immersa nel mondo dei blog girovagando per il web a leggere, a sbirciare, a conoscerne davvero tanti. Ho visto crescere il numero dei miei lettori e anche il numero dei commenti ed è sempre una gioia trovare una persona in più che apprezza quello che scrivo o che ha qualcosa da dirmi.
Fondamentalmente credo che il mio amore per internet sia dovuto a questo: c'è sempre qualcuno con cui fare quattro chiacchiere, che magari rimarranno fini a sè stesse oppure sfoceranno in una bella amicizia virtuale, in ogni caso saranno comunque quattro chiacchiere piacevoli da fare.
Il mio estremo bisogno di contatti con il mondo, con la gente è accresciuto tantissimo da quando ho lasciato il lavoro per seguire il Navigante nelle sue peregrinazioni ed è diventato quasi ossessivo da quando mi occupo per tutto il giorno della Belva, forse anche perché ci sono stati periodi in cui non ho parlato con una persona adulta anche per più di 24 ore e capite bene che questo per la sanità mentale di chiunque potrebbe non essere la soluzione migliore, come già ho scritto qualche post fa.
Insomma tutto questo fiume di parole per dire che siete davvero tanti e che probabilmente meritate molto più di una veloce lettura prima del risveglio della Belva, perché spesso mi fate sorridere, mi fate riflettere e mi fate scoprire mondi nuovi, solo esclusivamente raccontando il vostro vivere quotidiano.
Inoltre vorrei ringranziarvi per essere passati di qua, per aver lasciato una vostra traccia con un commento o per esservi inseriti tra i miei lettori. Non avete idea di quanto tutto questo sia importante per me.
Quindi evviva internet e evviva le chiacchiere!!