lunedì 30 luglio 2012

Polidramnios

Della serie: non si finisce mai di imparare...sono arrivata quasi alla fine di una splendida e tranquillissima gravidanza e mi arriva questa bella notizia: soffro di polidramnios, parola difficile per indicare una condizione in gravidanza per cui l'indice del liquido amniotico (AFI) è più alto di 250mm. In parole povere: c'è più liquido di quello che dovrebbe.
Le cause sono molteplici:
  • aumentata produzione urinaria del feto per diabete gestazionale, solitamente in concomitanza con un feto piuttosto grande;
  • ridotta deglutizione del feto a causa di alcune patologie del tratto gastrointestinale oppure di più rare patologie neuromuscolari o anencefalia;
  • malattie infettive contratte in gravidanza, anche se è una condizione piuttosto rara come causa di polidramnios;
  • gravidanza gemellare monocoriale complicata da sindrome da trasfusione feto-fetale.
Oppure, semplicemente è una condizione che si presenta e non ci si può far niente, come è successo a me, visto che con la curva glicemica ho escluso il diabete e con il bitest e la morfologica dovrei aver escluso le patologie del feto, anche se mai dire mai.
Non è una condizione rischiosa per il bambino, però potrebbe portare a parto pretermine o a problemi di respirazione per la mamma, in questo caso si svuota l'addome nelle stesse modalità con cui si procede all'amniocentesi.
In tutto questo, per ora, sono stata messa in gravidanza a rischio e quindi aspetto tutta incrociata almeno la 36esima settimana...dai che non manca tanto!

Confronto di pance

Inevitabilmente, e ovviamente in modo più accentuato per la vicinanze delle due gravidanze, mi trovo a fare continui confronti (speriamo poi di non farne troppi anche tra i bimbi :P).
Il primo trimestre della Belva è stato caratterizzato da nausee perenni, continue dalla mattina alla sera, fastidiose e debilitanti: per Birbaz solo qualche fastidio di digestione e tanta, tanta, tanterrima stachezza, ma dovendo badare a una bimba di cinque mesi era anche comprensibile.
Il secondo trimestre è stata una pacchia in entrambe le gravidanze, soprattutto per la seconda in cui non mi sono praticamente accorta di essere incinta.
E infine il terzo trimestre, con la Belva ho fatto le ultime 4 settimane con il collo dell'utero pervio, delle gambe e dei piedi che facevano un baffo al miglior cotechino di Natale e contrazioni perenni, che all'inizio mi allarmavano, ma poi questi prodromi così lunghi non hanno fatto altro che portare a un travaglio velocissimo, il che non guasta mai :)
E invece questo ultimo trimestre? Eh, questo ultimo trimestre mi sta facendo impensierire...avevo notato una pancia davvero enorme, ma mi dicevo che era normale essendo una seconda gravidanza e comunque così ravvicinata. Invece all'ultima ecografia di accrescimento mi hanno trovato più liquido amniotico del normale e dopo un secondo controllo a distanza di una settimana hanno confermato polidramnios e quindi mi hanno consigliato di contattare l'ambulatorio delle gravidanze a rischio.
La cosa mi ha lasciato un po' stranita, in due gravidanze è andato tutto bene e ora come un fulmine a ciel sereno questa cosa, per cui non ci sono per me delle cause precise e per cui non si può far niente, solo controllare e sperare che non ci sia un parto prematuro.
E' vero, ormai sono a 33 settimane, manca poco al termine, ma questa cosa proprio non so come gestirla. So anche che potrebbe andare tutto benissimo e mi ritrovi alla fine semplicemente con una pancia enorme, magari un'emorragia un po' più forte del normale e tante sgradevoli smagliature.
Insomma alla fine le preoccupazioni sono state le stesse: per la Belva equamente divise in tutto il periodo, per Birbaz niente prima, tante tante alla fine. Risultato del confronto? Una volta che si decide di fare un figlio, non si starà mai più tranquilli!!

giovedì 26 luglio 2012

La propria dimensione

Per una serie di eventi virtuali, mi sono ritrovata a riflettere su quanto sia importante trovare una propria dimensione nella vita, soprattutto dopo la nascita di uno o più figli, che è in fondo anche il motivo principale per cui ho aperto questo blog.
Sembra che per alcune mamme sia facile capire cosa serve per mantenere l'equilibrio e riuscire a districarsi tra marito, figli ed eventualmente un lavoro. Io invece vado in panico, mi faccio mille elucubrazioni mentali, quando poi è tutto molto semplice e magari basta una frase buttata lì così dal Navigante per capire quello che mi serve davvero.
Forse spesso mi metto "in competizione" con gli altri e credo sempre che la mia sia la dimensione sbagliata o imperfetta, quando invece è semplicemente la mia, o forse cedo alle critiche della gente troppo facilmente, mettendo sempre in discussione la mia posizione e non rendendomi conto che per certe cose l'esperienza degli altri è utile, ma non è scienza divina.
Insomma sarebbe tutto molto più semplice, anche per chi mi sta intorno, se mi prendessi un po' più sul serio, se riuscissi semplicemente a usare la ratio e capire che quello che mi fa star bene.
Sono solo io che faccio così fatica a trovare il mio spazio, la mia posizione nell'universo? Sono solo io che mi autoflagello anche quando non serve e soprattutto quando non ha senso? Per lo meno adesso ho capito una cosa: la mia dimensione è quella che mi permette di esprimermi al meglio anche come mamma e come moglie, qiundi è la scelta e la strada giusta da seguire. Essere qualcuno che non si è, fare qualcosa per cui si fa solo fatica dovrei saperlo che non appaga e non porta risultati.
E tutto questo papocchione devo mettermelo ben in testa perché è quello che voglio e devo insegnare ai miei figli, devono sapere che la loro dimensione è quella che più li farà star bene, che è l'unica cosa che conta.

domenica 22 luglio 2012

Meno scarti, più cibo commestibile

Ho comprato da poco il libro di Lisa Casali "Ecocucina" dove ci sono interessanti spunti su come utilizzare gli scarti dei prodotti che si utilizzano per cucinare, come ad esempio le bucce di pere, mele zucca e patate, i gambi di cavoli e broccoli, le foglie di sedano, finocchi e carote. Insomma un buon modo per non dover produrre troppi scarti e avere qualche ingrediente in più per nuove ricette da proporre.
Devo dire che in realtà, per come sono cresciuta, di scarti ne faccio davvero pochi; prendiamo ad esempio la frutta, avendo un bel frutteto coglievo la frutta direttamente dall'albero, davo una pulita sotto l'acqua e la mangiavo, quindi per me l'idea di scartare la buccia proprio non mi passa per l'anticamera del cervello, anzi delle mele mangiavo pure il torsolo, che ha un ottimo sapore di mandorla.
Invece per quanto riguarda i gambi dei broccoli ho imparato a farne un'ottima vellutata, in ogni caso gli scarti vegetali in generale sono ottimi per un brodo vegetale.
Ovviamente avendo la possibilità dell'orto, era scontato mangiare frutta e verdura di stagione. Purtroppo con la mia attuale vita da nomade in affitto, tutto questo è ben lontano dal poter essere realizzato, però posso utilizzare i consigli di questo libro per ampliare le mie vedute sul tema.
Per esempio ho trovato diversi suggerimenti utili per poter riutilizzare gli scarti di un centrifugato; io adoro le centrifughe, ma oltre a dover perdere mezza giornata per lavare tutto l'ambaradan dopo averlo utilizzato, mi ha sempre dato fastidio dover utilizzare chili di frutta e verdura per qualche bicchiere di centrifugato buttando inoltre via tutto il resto; invece questo libro mi ha aiutato almeno nella seconda parte, per la prima mi tocca solo mettermi di buzzo buono o far lavare al marito ;) Molto interessante anche il fatto di poter riutilizzare la buccia delle patate o della zucca, due alimenti che in casa nostra vanno alla grandissima, o gli scarti di una spremuta, anche questa molto in voga nelle fredde giornate invernali o durante uno dei miei molteplici raffreddori.
Certe idee poi mi vengono anche abbastanza spontanee, perché cerco sempre di evitare di buttare via del cibo, se proprio non lo riesco a conservare congelandolo, cerco di reciclarlo in qualche modo. Una volta stavo sperimentando una specie di gelatina di marmellata da mettere su una cheesecake, ma ho sbagliato le dosi dell'acqua ed è venuta troppo annacquata; invece che buttare via tutto ho messo in due stampini di silicone e ho congelato. L'esperimento è super riuscito infatti mi sono ritrovata con una specie di ghiacciolo dolce, ma non troppo e dal gusto naturale sul serio! La mia contentezza era comparabile a quella di una bambina a cui avevano appena dato un ottimo voto a scuola :))
Continuare su questa strada, migliorando e arricchendo le conoscenze in materia, è per me un altro piccolissimo passettino sul sentiero della decrescita.

venerdì 20 luglio 2012

Asilo nido, babysitter o tagersmuter/nido in famiglia?

Io non lavoro e quindi ho sempre pensato che non avrei mai mandato i miei figli al nido, in fondo anche la Montessori fa cominciare la scuola a tre anni e quindi un motivo ci sarà.
Poi però ci si scontra con la realtà e quando sono rimasta incinta di Birbaz ho iniziato a chiedermi come farò con due piccoli nani con 14 mesi di differenza e soprattutto senza aiuti nelle immediate vicinanze. Ok, il primo mese tra ferie di mio marito e quelle di mia madre posso sopravvivere, poi posso sperare nella pensione di mia madre, ma da dicembre. E comunque mica posso farla venire a vivere perennemente a casa nostra, anche perché ci scanniamo dopo una settimana ;P
Quindi ho iniziato a guardarmi in giro e ho iniziato a pensare a quale potrebbe essere la scelta migliore per noi: la soluzione che trovo più congeniale sarebbe un nido in famiglia possibilmente part time per la Belva, della serie datemi solo qualche ora di tregua! Il concetto è quello che una mamma (si solito per lo meno sono tutte già mamme), dopo aver svolto un corso specifico, apre la sua casa, che deve avere determinati standard, a un numero molto ristretto di bambini (4 o 5 se non sbaglio) e quindi il bimbo vive in un ambiente familiare, meno asettico e scolastico (passatemi i termini) rispetto a un asilo nido. Da qualche parte si chiamano anche tagersmuter e ovviamente sono figure nate in Germania, dove su questo sono centomila passi avanti rispetto a noi. E vi chiederete dove sta il problema visto che ho già trovato la soluzione ideale; bè mi sembra ovvio che essendo la cosa migliore per me, sia impossibile da portare a termine, perché pare che nei dintorni non ci siano servizi del genere  e l'unico asilo in famiglia che avevo trovato non risponde nè a mail, nè al cellulare.
Non volevo l'asilo nido, perché sono ancora fermamente convinta che sia troppo presto e che in fondo io non lavoro quindi non è giusto nei confronti della Belva; non sono d'accordo sul fatto che i bambini imparino la socializzazione e le regole della società perché a un anno è davvero troppo presto, però è ovvio che se qualcuno non ha scelta a causa del lavoro non può farsi le mille elucubrazioni mentali che mi sto facendo io!
Per quanto riguarda invece la babysitter sono ancora indecisa, sicuramente è una scelta più flessibile e comoda, ma anche più costosa e, soprattutto, dove la trovo una babysitter di cui posso fidarmi, posto che abito in una città che conosco molto poco e in cui vivrò per ancora un anno forse?
Insomma alla fin fine non so bene come farò e se effettivamente farò qualcosa. Conoscendomi stringerò i denti, sclererò, ma andrò avanti cercando di trovare un equilibrio psicofisico a meno che non mi capiti qualche occasione eccezionale senza che mi debba andare a incasinare troppo la vita.
Vi aggiornerò ;)

Caccia al tesoro passo numero 3

Ecco, questa fase per me è un po' complicata, il passo numero 3 della caccia al tesoro richiede di presentare un blog di fotografia solo che mi sono accorta che gli unici blog che mi venivano in mente erano di fotografia sì, ma soprattutto di viaggi (di cui se n'è già parlato nel passo numero 2) e di cucina (di cui presumo se ne parlerà più avanti). Ero un po' impacciata, volevo trovare un blog che avesse come tematica solo la fotografia, ma non sapevo da dove cominciare perché non ne conosco nemmeno uno.
Poi mi sono ricordata di un mio amico fotografo che ha un sito, ma da poco si è lanciato anche nell'esperienza di blogger nel suo Massimiliano Ciccia Photograpy. Non è un blog che parla con le immagini, bensì che parla di immagini, ma anche di strumenti e del suo lavoro di fotografo in Germania.
Amo molto la fotografia, mi piace proprio fotografare e avrei voluto anche seguire un corso che mi desse qualche dritta un po' più professionale, poi le peripezie della vita mi hanno portato altrove, ma proprio per questa mia piccola passione trovo il blog di Massimiliano molto più interessante di altri blog dove ci sono solo splendide immagini.
Vado spesso a sbirciare sperando di trovarci qualche nuovo consiglio e, anche se non lo aggiorna spesso, non vengo mai delusa. Il post che preferisco è Making of - Shooting con Infinitas Animae e spero ne faccia presto qualcun altro dello stesso genere, per potere carpire i segreti di un lavoro che trovo davvero affascinante.

martedì 17 luglio 2012

Musica&natura

Se c'è una cosa che ho sempre adorato è andare in macchina con i finestrini completamente abbassati, la musica alta e poter cantare liberamente al vento. Immagine pittoresca lo ammetto e forse anche un po' tamarra, ma che vi devo dire? Io lo adoro.
E siccome è piuttosto difficile che guidi senza la presenza della Belva quando mi capita mi sento proprio bene, sento di riuscire a liberare il corpo dallo stress, dai cattivi pensieri, renderlo vuoto e leggero.
Mi capita anche quando sono in casa e cucino o mi faccio la doccia sola, perché Belva e Navigante sono a fare una passeggiatina per conto loro, e lo faccio accompagnata dal suono della musica: anche in quel caso riesco a liberare la mente e a rilassarmi sul serio.
Prima della Belva e del Navigante, quando lavoravo e non avevo una casa mia, ma solo una camera da condividere con delle colleghe, prendevo la mia Fiesta bordeaux, guidavo fino in spiaggia, mettevo la radio a manetta e guardavo il mare, se era notte mi distendevo sul tetto della macchina e guardavo le stelle.
Anche prima, in un modo o nell'altro, cercavo momenti di questo tipo, dove potermi estraniare, accompagnata dalla musica e dalla natura. Respirare a fondo la pace e il silenzio, respirare la solitudine cercata e voluta, respirare il mondo intorno a me in ogni più piccola cellula. Come se questo "gioco" potesse farmi fluttuare e guardare da fuori i miei problemi, le mie angosce, le mie ansie; insomma una specie di yoga o di mantra o come volete chiamatelo. Ha sempre funzionato, anche se solo per il breve lasso di tempo che potevo e posso concendermi.
Comunque se vi capita, provateci, trovate una qualsiasi cosa anche stupida che vi tenga lontano da tutto e da tutti anche per soli 2 minuti, sarà una vera manna dal cielo. O almeno per me lo è.

lunedì 16 luglio 2012

Giù sempre più giù

Giorni difficili, giorni in cui la mia Belva sta crescendo e Birbaz mi rende la vita abbastanza impossibile. Ovviamente sono sola, certo sono dai miei, ma come ho già scritto stare dai genitori non è sempre il massimo; fortuna che sono solo un paio di giorni.
Spero che il trasloco che mi aspetta mi tolga un po' di pensieri perché non reggo questo malumore fino a fine gravidanza. Non lo reggo io, figurarsi chi mi sta vicino.
Poi oggi ho pure avuto il primo vero spavento da mamma della serie "ho perso 20 anni di vita" e la cosa mi ha buttato non poco giù, se poi aggiungiamo la pancia che praticamente è dura da due ore capirete che stasera sono proprio fiacca.
E domani mi toccano analisi del sangue e urine, che per me significano momenti di panico, perché ho la fobia degli aghi.  Però vedendo la parte positiva riuscirò a leggere un po', ad estraniarmi e magari a vedere le cose da un altro punto di vista. Riuscirò quindi a guardare questo enorme pancione che si muove perennemente con gioia e amore, e non, come mi capita sempre più spesso, con insofferenza. Riuscirò a non aver paura di perdermi ogni singolo attimo della vita della Belva e a non temere la sua crescita, come ho sempre fatto e non capisco come mai improvvisamente non faccio più.

Non sto scrivendo proprio dei post colmi di positività, ma spero di migliorare. Datemi fiducia!

Caccia al tesoro passo numero 2

Continua quindi la caccia al tesoro indetta da Mammafelice e questa volta dobbiamo presentare un blog che parla di viaggi.
I viaggi sono per me una grande passione e infatti anche io avevo creato un blog su questa tematica, però con l'arrivo della Belva ho dovuto lasciar perdere questo, come tanti altri progetti virtuali. Questa mia passione però mi ha fatto conoscere molte persone sul web e una di queste ha un blog piuttosto interessante, che voglio appunto presentarvi.
Il nome del blog è I love travel ed è un insieme di tanti piccoli e lunghi viaggi in Italia e in Europa, con consigli su dove andare, cosa mangiare e soprattutto come risparmiare, il che non guasta mai. Si può leggere di luoghi famosi, ma anche di piccole chicche poco conosciute ai più e sono forse questi i post migliori.
Per quanto mi riguarda il post che più ho preferito è quello sulle Meteore di Kalambaka, nel cuore della Grecia, luogo che vorrei assolutamente visitare e quindi forse è il motivo per cui mi piace così tanto questo post.
Più difficile invece pensare a quale viaggio vorrei fare, perché per quanto mi riguarda ogni viaggio ha un suo perché, insomma vale sempre la pena preparare le valigie e partire! Tra quelli proposti nel blog probabilmente quello che per cui partirei prima sarebbe l'Irlanda, un mio sogno da tanto tempo. E' forse il viaggio con meno post del blog, ma anche solo quell'unica fotografia non vi fa venire voglia di partire?!

giovedì 12 luglio 2012

Fango

Ci sono momenti in cui ti accorgi che sei lì, fermo nello stesso punto da anni e non riesci ad uscirne. Ti trovi a dover discutere sempre delle stesse cose e a rovinarti la giornata sempre a causa delle stesse persone.
E poi arriva il passato che a braccetto con gli ormoni gravidici ti mette in dubbio la tua intera esistenza, ti fa ricordare solo gli attimi felici, non le lacrime, e ti sembra che tutta la tua vita precedente fosse stata un pozzo di gioia infinita, mentre poi razionalmente sai benissimo che non è così.
Però magari in questo momento vorresti solo poter sorridere davvero, col cuore, poter vivere in modo leggero, come un vestito estivo che si alza con la brezza marina. Vorresti poter sentirti bene in un abbraccio, come alcuni anni fa quando bastava quello per sciogliere tutte le tensioni accumulate.
Ora invece sarà il nuovo status di mamma, sarà il futuro status di bismamma, sarà un futuro ancora incerto dopo anni di pianificazione, ma io leggera non mi sento per niente (e non parlo dell'abbalenamento da gravidanza, ovviamente!).
Mi sento sempre tesa, irascibile, stanca, non riesco a godere delle piccole cose, non perché non le veda, ma perché subito dopo c'è qualcos'altro a rovinarmi il momento.
Tante volte mi chiedo se è il mio modo di affrontare la giornata ad essere sbagliato, ma mi rispondo anche che non è possibile che sia sempre e solo colpa mia e del mio carattere. Credo fermamente che il mondo circostante svolga un ruolo ben preciso sul mio altalenante umore e tutti questi mesi qualche ingranaggio non ha funzionato.
E mi continuo a sentire come imprigionata nel fango, non nelle sabbie mobili, perché non mi sento risucchiare, ma nel fango, ferma immobile senza poter fare niente se non aspettare che qualcuno mi possa dare una mano. Perché rami per potermi tirar fuori sola stavolta non ce n'è, qualcun altro deve fare un passo avanti e tendermi la mano. Aspetterò impaziente, perché ne vale la pena, però che palle!!

domenica 8 luglio 2012

Web e chiacchiere

Riemergo dalle sbrume della mia vacanza che ormai sta giungendo al termine, ovviamente quando sia noi che la Belva avevamo trovato un certo ritmo. In realtà dopo questi giorni di mare ci faremo un week end in Austria in un kinderhotel, sono curiosissima e spero di raccontarvi tante belle cose al mio ritorno.
Non farò la sborona dicendo che non ho avuto tempo di scrivere perché ero sempre al mare, visto che comunque due ore di pisolo della Belva dopo pranzo in camera non ce le toglieva nessuno, semplicemente, grazie alla caccia al tesoro indetta di Mammafelice, mi sono immersa nel mondo dei blog girovagando per il web a leggere, a sbirciare, a conoscerne davvero tanti. Ho visto crescere il numero dei miei lettori e anche il numero dei commenti ed è sempre una gioia trovare una persona in più che apprezza quello che scrivo o che ha qualcosa da dirmi.
Fondamentalmente credo che il mio amore per internet sia dovuto a questo: c'è sempre qualcuno con cui fare quattro chiacchiere, che magari rimarranno fini a sè stesse oppure sfoceranno in una bella amicizia virtuale, in ogni caso saranno comunque quattro chiacchiere piacevoli da fare.
Il mio estremo bisogno di contatti con il mondo, con la gente è accresciuto tantissimo da quando ho lasciato il lavoro per seguire il Navigante nelle sue peregrinazioni ed è diventato quasi ossessivo da quando mi occupo per tutto il giorno della Belva, forse anche perché ci sono stati periodi in cui non ho parlato con una persona adulta anche per più di 24 ore e capite bene che questo per la sanità mentale di chiunque potrebbe non essere la soluzione migliore, come già ho scritto qualche post fa.
Insomma tutto questo fiume di parole per dire che siete davvero tanti e che probabilmente meritate molto più di una veloce lettura prima del risveglio della Belva, perché spesso mi fate sorridere, mi fate riflettere e mi fate scoprire mondi nuovi, solo esclusivamente raccontando il vostro vivere quotidiano.
Inoltre vorrei ringranziarvi per essere passati di qua, per aver lasciato una vostra traccia con un commento o per esservi inseriti tra i miei lettori. Non avete idea di quanto tutto questo sia importante per me.
Quindi evviva internet e evviva le chiacchiere!!

martedì 3 luglio 2012

E anche qui...caccia al tesoro!

Anche per questo blog, come ho fatto nel mio nuovo angolo virtuale in questo post, voglio partecipare alla caccia al tesoro indetta da Mammafelice. L'idea è davvero carina, leggete cosa si è inventata per passare il tempo durante questa calda estate e prendetene parte!


Carta d'identità: Eleonora, per ora mamma di Serena, ma siamo in arrivo di qualcun altro/a per metà settembre :) Sono sposata con un marinaio che viene spostato talmente spesso per lavoro che per ora posso permettermi solo di fare la mamma, la casalinga e diventare un'esperta di traslochi!!
Nome del blog e obiettivi: AAA bimbo cercasi,nato quando ormai quattro anni fa abbiamo iniziato la ricerca di un figlio che sembrava non arrivare mai. Ci sono un po' di peripezie pre Serena e poi quelle post Serena...insomma, da AAA bimbo cercasi a AAA bimbi trovati!!
Un buon motivo per seguirvi:cerco di scrivere esperienze personali, ma anche dare informazioni utili tratte principalmente da internet aiutando magari chi come me ha dovuto affrontare situazioni particolari o dando spazio ad argomenti poco discussi nel web.
Due post che vale la pena leggere: questo per conoscere qualcosa che sicuramente i più non sanno e questo per riflettere su quanto a volte tutto è molto più semplice di quello che sembra, basta guardare le cose da un'altra prospettiva.
Come seguirvi (newsletter, FB, twitter…): inserendosi tra i miei lettori, per il resto non sono nè su FB, nè su altri siti simili, però potrei fare una newsletter ora che ci penso!
Indirizzo RSS feed: per ora niente, magari prima o poi mi do da fare e faccio diventare questo blog un po' più "serio", tecnologicamente parlando.

lunedì 2 luglio 2012

Caccia al tesoro

C'è un gioco carinissimo che ho visto in giro indetto da Mammafelice per passare un po' di tempo e conoscere qualche nuova amica virtuale.
In sostanza si tratta di scovare, in una vera e propria caccia al tesoro, nuovi blog, oltre a quelli che già si seguono, e il primo passo è quello di presentarsi personalmente.
Siccome a me queste cosucce mi pigliano un casino, mi sono messa subito subito e quindi ecco ne è uscito:

Carta d'identità: Eleonora, mamma della Belva, moglie del Navigante per ora mi basta e mi avanza. Siccome il Navigante viene spesso spostato per lavoro ho deciso di seguirlo, lasciando il lavoro e diventando quello che mai mi sarei aspettata di essere nella vita: una casalinga. In compenso sono diventata bravissima nel fare traslochi ;)
Nome del blog e obiettivi: L'angolo di me stessa, nato per avere un angolo tutto per me, per vedere se riuscivo almeno virtualmente a tirare fuori qualcosa che fosse non mamma, non moglie, non casalinga, solo ed esclusivamente me stessa.
Un buon motivo per seguirvi: sono una chiacchierona, lagnosa, autoironica che non vede l'ora di raccontare al mondo quelle che le passa per la testa o che le succede, quindi a chi piace ascoltare questo è il posto giusto.
Due post che vale la pena leggere: per ora ho scritto molto poco, ma se dovessi scegliere direi questo e questo.
Come seguirvi (newsletter, FB, twitter…): inserendosi tra i miei lettori, per il resto non sono nè su FB, nè su altri siti simili, però potrei fare una newsletter ora che ci penso!
Indirizzo RSS feed: per ora niente, magari prima o poi mi do da fare e faccio diventare questo blog un po' più "serio", tecnologicamente parlando.

Unitevi anche voi, sarà divertente!