martedì 27 agosto 2019

Come si arriva a diventare una famiglia numerosa?

Non credo che ti alzi una mattina e decidi che vuoi una famiglia numerosa, almeno per me non è stato così.
Ho sempre voluto figli, a 15 anni i miei sogni erano due: quello di vincere le Olimpiadi e quello di fare tre figli. Quando ho fatto i primi due così vicini (per chi non lo sapesse hanno 14 mesi di differenza) a nemmeno 30 anni ero già fuori dal coro, infatti gli amici della mia età adesso cominciano a fare il primo figlio, quando io ormai sono alle soglie del primo decennio come mamma.
Cercando su internet blog e testimonianze che mi aiutassero e sentirmi meno sola e soprattutto a non sentirmi pazza, sono finita a parlare spesso con mamme di 4, 5 e più figli, cosa per me allora impensabile. Ho anche incontrato una famiglia numerosa e ho ancora un ricordo molto vivido di com'era la loro casa, la loro vita...incasinata e piena di scarpe :D se mi guardo ora intorno non è tanto diversa dalla mia!
Poi sono andata in Francia e in generale nell'ambiente militare all'estero non è così difficile incontrare famiglie numerose, non sono considerata bigotte, super cattoliche, pazze...sono famiglie normali, con un rigore incredibile (indispensabile a mio parere se si vive in tanti sotto lo stesso tetto) e una normalità da far invidia. Certo gli aiuti dello Stato (dal terzo figlio per esempio non si pagano più le tasse) e gli stipendi  decisamente più congrui aiutano, ma c'è anche una cultura di fondo, dove il figlio non viene visto come un sacrificio totale dove il tuo IO e la coppia vengono completamente schiacciati, questo per me è stato fondamentale.
E' in Francia che abbiamo iniziato a pensare di fare il quarto figlio perché è in Francia che non mi sono sentita in colpa se uscivo con le amiche o con mio marito senza figli e senza sentirne la mancanza, perché è in Francia che ho visto educare i bambini sul serio, senza sentire la solita frase "eh ma sono bambini" come se questo possa giustificare maleducazione e inciviltà, perché è in Francia dove ho visto che una cultura della famiglia diametralmente opposta alla nostra è possibile e a volte preferibile.
Non voglio dire che è tutto oro quello che luccica: di sicuro non sono fan del metodo "lasciali piangere che prima o poi si addormentano" così in voga tra le famiglie francesi, ma di sicuro se fossi rimasta in Italia, circondata da mamme e nonne ansiose per ogni minimo dettaglio, da papà e nonni che è dato per scontato siano assenti nel crescere i figli, da una cultura dove un figlio è visto come una distruzione della tua vita, invece che di un arricchimento...ecco non so se sarei riuscita a fare il passo di diventare una famiglia numerosa.
Insomma noi siamo diventati una famiglia numerosa con il tempo, magari ci fermeremo a quattro figli, magari faremo anche il quinto di cui abbiamo anche già parlato, non lo so. Sta di fatto che essere una famiglia numerosa mi pare una cosa talmente naturale che non capisco come mai prima non mi sia mai passato per la testa. Sarà difficile? Già lo è. Come è già magico, divertente, spassoso, stressante, gioioso, snervante e una miriade di altri aggettivi che valgono per tutte le famiglie di questo mondo.

Il pippone della giornata è stato presentato dalla trasformazione che pian piano sto dando alla casa che sta per ospitare un neonato e una au pair e mi sta un po' dando alla testa! ;D

35 commenti:

  1. Sarei curiosa di sapere come è casa vostra e come gestirete il nuovo arrivo. Io non voglio una famiglia numerosa. Non ho mai voluto nemmeno figli quindi due sono più che sufficienti. Però non sono ansiosa, e non mi sento in colpa se esco da sola ne se esco sola con il non marito(anche se non succede praticamente mai) il problema sono gli altri. Che non capiscono che non sono io ad essere sbagliata perché voglio uscire senza figli, ma loro a a giudicare chi ha voglia di farlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, sono gli altri. Perché se andassi in Francia saresti strana al contrario, cioè se non li lasciassi per uscire!
      Casa nostra (o meglio quella in cui viviamo per adesso) non arriva a 100mq, 3 stanze, di cui una utilizzata come stanza giochi/ripostiglio/stanza ospiti, quindi bimbi tutti insieme. Incasinata al punto giusto e con una lavatrice sempre in funzione! Il nuovo arrivo dormirà in stanza con noi fintanto che allatto di notte, poi vedremo dove saremo e come sarà la prossima casa e ci regoleremo di conseguenza. Non ho il fasciatoio, che prende spazio, il letto, il divano e il tavolo andranno benissimo, così come non ho mai avuto seggioloni, ma solo rialzi per le sedie. Tante cose sono superflue a pensarci bene, comode certo ma non indispensabili.

      Elimina
    2. Domanda da ignorante. La au pairs non deve avere una stanza sua?

      Elimina
    3. Sì, andrà nella stanza giochi/ripostiglio/stanza ospiti :D

      Elimina
  2. certo è che meno soldi e prospettive lavorative ci sono in casa piu' un figlio (per non parlare di cinque) diventa effettivamente un sacrificio che mette la coppia sotto molta pressione. io ho 30 anni, il mio socio non ha un lavoro stabile e anche il mio è un pò fricchettone, dove vivo non ci sono nonne ansiose manco a pagarle eppure una famiglia numerosa a questo punto me la sogno. non dico che serva essere ricchi sfondati ma la stabilità lavorativa è un grosso ostacolo alla procreazione, voi siete fortunati e scegliete di usare cosi' la vostra fortuna, cosi' come qualcun'altro sceglie di usare la propria in altri modi. nel frattempo ti augruo molte au pairs!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente avere un compagno con un lavoro sicuro è fondamentale, ma io non lavoro e il suo stipendio non è da nababbi anche se molti pensano sia così. Non abbiamo parenti vicino e ci dobbiamo spostare ogni 2/4 anni.
      Essere attenti all'economia è fondamentale, non abbiamo mai esagerato anche quando eravamo all'estero e lo stipendio lo permetteva, moltissime spese per molti normali (sky, iphone...) per noi non esistono e per quanto riguarda i figli riciclo il più possibile, se non addirittura elimino oggetti se non sono indispensabili, come scrivevo prima a Nina.
      Però non è che faccio tutto questo per avere tanti figli, lo avrei fatto comunque, sono proprio "braccino corto" di mio!!!

      Elimina
    2. Guarda non ho dubbi che non sia uno stipendio da nababbo, e che voi rinunciate al superfluo. Però ad esempio vi fate molti viaggi, quelli in camper piu' in economia ma quelli all'estero tipo la lapponia cmq costosetti. Poi da quanto mi dicono i bambini costano soprattutto da grandi, dove non è più questione di rinunciare al seggiolone ma ad attività sportive o l'università fuori sede. Posso chiederti se il navigante è piu' grande di te in età? Perchè ad esempio in Italia come hai detto tu la gente fa il primo figlio a 35 anni, quindi al massimo riesce a farne due come tempistiche proprio.

      Elimina
    3. Abbiamo 5 anni di differenza, abbiamo fatto la prima figlia a 28 io e 33 anni lui. Ti ripeto, lui ha un lavoro sicuro, che ci ha permesso anche di mettere da parte dei soldi andando all'estero (ma io ho rinunciato per questo al mio di lavoro...comunque si rinuncia a qualcosa nella vita!).
      Per quando saranno grandi sono sicura che le spese saranno più alte, ma per esempio io sono dell'idea che andare all'università non implica per forza che i genitori debbano continuare a pagare tutto, i lavori part time si possono trovare, in modo tale da lavorare e studiare come fanno tutti i giovani in Europa tranne gli italiani.
      I miei figli rinunciano a 2 sport ciascuno? Sì. E' un male? Io non ne sono sicura. Imparano che si può rinunciare per gli altri, imparano che stare insieme alle volte vale più di un'ennesima attività.
      Ripeto il mio non era un post di critica, né voglio fare i conti in tasca a nessuno. Anche perché come ho detto in altri commenti, molti si fermano non per problemi economici, ma proprio perché trovano che la vita con i figli ti faccia rinunciare a troppo e non intendono economicamente.

      Elimina
  3. Proprio alcuni giorni fa, parlando con un'amica, notavamo come nel Nord Europa si facciano più figli che in Italia e si riesca a crescerli con una filosofia più "easy". La mia amica citava la moglie straniera di un suo collega che dice che noi italiani siamo molto più ansiosi e stressati con i nostri figli.
    Certo è che da Paese prolifico siamo diventati un modello per riduzione delle nascite. C'è un motivo socio-culturale, senza dubbio. Ci sono enormi motivazioni economiche. Le nostre entrate non sono aumentate da quando siamo genitori (soprattutto se si considera il blocco decennale degli stipendi), ma le tasse sono galoppate (Iva, Imu, bolli sui conti correnti, addizionali varie) ergo guadagniamo lo stesso, paghiamo di più e non siamo più in due a casa, ma in quattro, fattore irrilevante per lo Stato. Se uno dovesse guardare solo a questo aspetto, figli non ne farebbe proprio.
    C'è poi anche una difficoltà a crescerli, questi figlioli (e qui potrei scrivere per ore, ma ti risparmio il panegirico) e ti faccio solo un esempio. Nel nostro ultimo viaggio in Francia ho notato come le famiglie portassero i bimbi a mangiare fuori e questi stessero nei locali tranquillamente, senza bisogno della tata-smartphone a intrattenersi come avviene da noi in Italia. Ecco questo spiega già tante cose.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto...e come mai secondo te? Io in 4 anni in Francia me ne sono posta tante di domande e le risposte sono sempre state le stesse: da noi non vengono educati, è tutto difficile, complicato, un enorme sacrificio dal togliere il pannolino ad insegnare a mettere a posto i giochi, dal farli vestire da soli al ripetere mille volte "Si dice grazie e per favore". L'educazione non merita un sacrificio.
      Per quanto riguarda i costi, ripeto, senza voler fare i conti in tasca a nessuno, non credo che si debba essere ricchi per fare figli, ma solo cercare di priorizzare.

      Elimina
    2. Ciao, sono mamma di tre figli. Vivo in Italia, non mi sento certo un'eroina anche se mi rendo conto di non essere nella media. Anche io ho lo stesso approccio ai figli nel senso che non mi pare assurdo lasciarli per fare altro e non mi reputo ansiosa e opprimente, come a volte vedo intorno a me. Ma ti assicuro che ci sono altre madri come me, come ci sono tanti padri partecipi al 100% come mio marito. Ti chiedo sinceramente senza polemica perché dici che l'educazione all'estero è diversa? Sicuramente noi come genitori abbiamo commesso molti sbagli (e chi non ne fa?), ma ci teniamo all'educazione dei figli e anche ci reputiamo persone abbastanza educate ...eppure dobbiamo ripetere le richieste milioni di volte prima di essere ascoltati (non sempre, ma spesso). Quando sento i racconti di bambini cresciuti all'estero che sono molto ubbidienti mi chiedo: dove sbagliamo?

      Elimina
    3. Premetto che non credo sia solo una questione di sbagli, ma di approcci differenti e diversità culturale.
      In Francia sicuramente l'educazione è diversa, tra le prime parole che insegnano ai bambini è per favore, grazie e i saluti, e intendo quando ancora non sono in grado di parlare!
      Altro esempio. Quante volte siamo stati disperati nel momento di lasciare il parco perché i bambini fanno mille capricci? In Francia capita raramente ed è una diversità di metodo. Loro quando devono andare dicono "tra 5 minuti si va" e dopo 5 minuti cascasse il mondo si alzano, chiamano i bimbi e se ne vanno senza quasi nemmeno girarsi a vedere se i figli vengono; i bambini non hanno altro rimedio che seguire il genitore!
      Da noi funziona che li chiami e intanto continui a parlare, poi ti giri e loro giocano ancora, poi li richiami, ma sei ancora lì ad aspettare e loro, visto che aspetti, continuano a giocare, e magari ci scappa ancora una chiacchiera...insomma è un tiro alla fune infinito che sfocia in pianti e urla.
      Giuro che utilizzando il metodo francese ho eliminato tutti i problemi! Come ho detto prima, non è tutto oro quello che luccica, ma di sicuro io ho giovato moltissimo nel vivere in una cultura diversa nei primi anni dei miei figli.

      Elimina
    4. Anche io faccio così con i miei figli!!! Si vede che li faccio con la testa dura 😂.
      A volte sono dovuta tornare indietro a prenderli perché ero uscita dal parco e loro non accennavano a seguirmi...nemmeno da piccolissimi.
      Non mi piace per niente, ma a volte minacce e punizioni sono l'unica cosa che li fa rispondere alle nostre richieste. Rientrano nel "metodo francese"?

      Elimina
    5. Rientrano nel metodo "sopravvivenza"!! ;)

      Elimina
    6. @francesca: anche io me ne vado senza girarmi ma mentre il primogenito e la gemellina mi seguono, seppur dopo un momento e lamentandosi, il gemellino si siede e non si muove. E' capace di stare mezz'ora senza preoccuparsi, mentre io lo spio nascosta da una siepe e se non tornassi indietro a prenderlo di peso non verrebbe. Intanto la gente passa, commenta, critica, interferisce...un disastro. Eppure io sono uguale nel metodo con tutti e tre. Lui è proprio una testa durissima!!!

      Elimina
    7. Ecco la gente che passa, commenta, critica, interferisce...questo proprio non mi mancava in Francia dove ognuno si fa i fatti suoi! Soprattutto quando interferiscono, di solito vecchiette che fanno la parte della nonna...le vorrei uccidere!!!

      Elimina
  4. Ammiro molto le famiglie numerose.
    Una cosa che mi ha sempre spaventato era il pensiero di non potercela fare economicamente, non tanto finchè i figli sono piccoli, ma quando crescendo, le esigenze crescono con loro e non parlo di frivolezze (anche se mi rendo conto che non puoi sempre dirgli di no su tutto, ed il riciclo dei vestiti arrivati ad un certo punto non lo puoi più fare), ma su costi che devi affrontare con la loro crescita come università, libri, corsi di studio, ecc...non saprei come affrontarli avendo tanti figli e stipendi da comuni mortali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ripeto, noi abbiamo un solo (anche se buono) stipendio, non viviamo da nababbi, anche se le missioni e l'estero aiutano. Molto sta nel priorizzare secondo me, non si può dire di no a tutto, ma a tanto quello sì e non per questo diventeranno dei reietti sociali.
      Il riciclo non si può più fare, ma non si deve per forza avere cose di marca o averne tante per esempio.
      Molti state dicendo che sia un problema di soldi, io invece non credo sia questo che fermi le persone. Infatti chi ha due figli, difficilmente dice "non faccio il terzo per una questione di soldi", ma più perché lo trova un sacrificio personale enorme.

      Elimina
    2. Concordo con quello che dici, poichè anche io e mio marito siamo persone sobrie. Ma ora mi accorgo che con due figlie adolescenti(e finchè erano piccole non era così) i costi sono aumentati molto, non perchè siano esigenti (rispetto alla media delle loro amicizie hanno pochissimi vestiti griffati, e stanno tranquillamente dentro alle loro spese con la mancetta mensile), ma i costi aumentano con l'età....le tasse universitarie incidono molto sul budget famigliare e al giorno d'oggi, con il fatto che tutte le facoltà in università statali hanno pochissimi posti rispetto al numero di candidati, si è costretti ad iscriversi a università private. Anche alle superiori tra gite, viaggi studio all'estero e altro, i costi aumentano notevolmente. Personalmente il terzo figlio non l'ho fatto perchè avrei dovuto cambiare casa perchè questa dove vivo sarebbe stata piccina per 5

      Elimina
    3. Ripeto io non voglio fare i conti in tasca a nessuno, ma semplicemente dire che noi non siamo ricchi. Poi chissà magari quando saranno adolescenti me ne pentirò? Non lo so...
      Comunque secondo me non è tanto una questione di soldi, almeno da quello che la gente mi dice quando si arriva a discutere della nostra scelta.

      Elimina
    4. Allora se vuoi un'analisi sociologica ti posso dire che i giovani fanno fatica a trovare lavoro (in Italia la disoccupazione giovanile è tra le piu' alte in Europa), quindi devono specializzarsi, andare all'estero, o fare anni di gavetta gratis o sottopagati. Quindi se sono fortunati arrivano a 30 anni con un reddito ma raramente davvero fisso e a tempo indeterminato. Magari in una coppa la donna è quella con una posizione professionale più stabile, e quindi diventa ancora più difficile assentarsi dal lavoro per dei lunghi mesi se non anni per fare i figli. Capirai che diventa difficile decidere di procreare prima dei 30 anni in queste condizioni. La gente dalle mie parti che ha fatto figli prima dei 30 ha 1) casa di proprietà grazie alla famiglia, 2) reddito fisso e sicuro grazie alla famiglia e/o 3) la famiglia che per anni li ha mantenuti mentre nessuno dei due genitori portava un soldo in casa. Certo avremmo potuto tutti fare figli "per sbaglio" da giovani e in qualche modo ce la saremmo cavata, ma abbiamo la contraccezione e l'aborto dalla nostra che rende fare figli una scelta (molto difficile da prendere finchè non si è davvero indipendenti dai propri genitori). Scusa il pippone ma per chi come me vorrebbe molto un figlio ma non se lo può permettere è un tasto molto dolente :(

      Elimina
    5. Il mio post è diventato qualcosa che non voleva essere, ossia una critica a chi non fa figli. Io volevo solo dire che in certi casi la gente si ferma davanti ad ostacoli che forse non sono insormontabili.
      Certo che non avere un lavoro stabile è un ostacolo insormontabile! Però c'è chi invece il lavoro stabile ce l'ha ma i figli comunque non li fa o li fa tardi o ne fa uno e pare che il secondo sia qualcosa di impossibile.
      Noi, o meglio io, avevo meno di 30 anni e non rientravamo in nessuna delle tre categorie, mio marito ha un lavoro stabile, si era messo da parte qualche soldino (invece di usarli tutti per il superfluo come hanno fatto tanti altri suoi coetanei) e poi abbiamo fatto tutta una serie di scelte che ci hanno permesso di vivere sempre normalmente, togliendoci il nostro sfizio: viaggiare.
      Ti ripeto, le mie parole non vogliono essere critica, ma solo una riflessione.

      Elimina
    6. Capisco benissimo che non volevi criticare nessuno :) come ho scritto questi sono spesso tasti dolenti. I miei amici con figli (fai conto che abbiamo 30 anni) non mi sembrano molto desiderosi di farne piu' di uno o al massimo due, anche se in teoria potrebbero. Semplicemente non credo la gente abbia tutto questo desiderio di avere una famiglia numerosa! Io sono cresciuta con un sacco di figli unici, che adesso stanno avendo altri figli unici. Loro erano piu' o meno felici crescendo da soli, e adesso ai loro figli (anzi figlie) offrono la stessa esperienza. Io per me ho sempre sognato almeno tre figli, ma poi ho fatto delle scelte di vita (o mi sono capitate) che mi remano contro (studiato troppi anni, iniziato a lavorare tardi, innamorarmi di uomini poco pratici). c'è da dire che letteralmente non conosco nessun mio coeataneo che si sia sposato o abbia figliato prima dei 26 anni, e anche li solo due persone (una sposata, una mamma, non entrambe le cose).

      Elimina
    7. Anche dei miei amici quasi nessuno ha fatto figli prima dei 30 anni, anzi quest'anno tre di loro hanno avuto il primo figlio quando io sto avendo il quarto!
      Quello che volevo dire è che spesso sono le scelte e le situazioni che ti portano a diventare una famiglia numerosa, come magari anche il contrario.

      Elimina
  5. Mi piace la domanda del tuo titolo!
    Risposta: un pezzo alla volta. Un fiocco sulla porta dopo l'altro.
    Creandosi, poco a poco, la consapevolezza che il 'noi' è caotico, ingombrante, rumoroso, travolgente, mai banale o scontato.
    Si diventa sicuramente meno ansiosi: non si ha tempo!
    Ci si impara ad arrangiare, tutti: grandi e piccoli!
    Le priorità cambiano.
    Si impara a condividere non solo gli spazi ma anche i tempi, le scelte, i cambiamenti.
    E si sa per certo che non ci si sentirà mai soli...anche se ogni tanto lo si vorrebbe.
    Sono pentita della mia faglia a 6? Assolutamente no!
    Adesso che ho pure la lavatrice da 9kg mi sento una regina!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vabbè, ma tu hai aspettato il quarto per avere la 9kg?! Io già con il terzo piccolo, appena la vecchia lavatrice ci ha dato forfait, sono passata alla 9kg...che comunque viene riempita almeno una volta al giorno in inverno, un po' meno in estate perché i vestiti estivi sono meno ingombranti!!
      Comunque era proprio questo il senso del mio post: si costruisce proprio un pezzo alla volta .

      Elimina
  6. Io ho tre figli, di cui secondo e terza gemelli. Ho sempre pensato che avrei avuto tre figli e sono contenta di esserci riuscita, seppur in modo diverso dall'immaginato.
    L'idea del quarto figlio non mi sfiora nemmeno, forse perchè la fatica di crescere dei gemelli per me è immensa e, in piu', ho avuto un parto piu' difficile, un trasloco in mezzo e alcune sventure.Sono già esaurita cosi'. Magari quando cresceranno cambiero' idea ma, adesso come adesso, il caos che portano tre figli mi basta e avanza. Perchè a me pesa, è innegabile. Cosi' come mi pesa aver dovuto accantonare lo sport per me, non tutto ma in gran parte, perchè per me era essenziale. So che quando cresceranno da questo putno di vista sarà diverso e dunque lo accetto ma non per questo non ne soffro. E poi c'è il fattore economico: con tre abbiamo dovuto cambiare auto e casa (prima eravamo in open space da 70 mq), ridurre i viaggi e molto altro. Ora che sono piccoli, comunque, le spese si contengono abbastanza facilmente ma quando cresceranno? Se solo lo sport del grande (uno estivo ed uno invernale), costano tanto, come offrire a tutti e tre pari possibilitä? Come pagare libri scolastici, tasse universitarie ecc. per tutti e tre? Non parlo di vestiti griffati, che non sono cosa per noi, nè di sky o play station, perchè non ci interessano, ma di sci, bici, nuoto, arrampicata, musei, castelli, rifugi, pizzate con gli amici ecc., che in cinque costano molto. Per me questo frena, cosi' come la consapevolezza che, oltre ad avere poco aiuto adesso, un domani saremo noi a dover aiutare sia i nostri figli che i nostri genitori anziani.
    Poi, ognuno fa le sue considerazioni e decide per se. L'importante, a mio parere, è non giudicare e non fare pressioni, nè per i figli nè per la scelta opposta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti quello che volevo far capire è proprio che famiglia numerosa ci diventi, facendo le dovute valutazioni del caso. Anche io non pensavo di fare il quarto, anche io dopo i primi due così vicini (praticamente gemelli, anzi per certi versi peggio perché piccoli ma con esigenze diverse), i tanti traslochi che ci toccano, l'esaurimento sempre presente...pensavo che non sarei riuscita nemmeno a tirare avanti con un terzo. Invece forte dell'esperienza all'estero che mi ha fatto vedere un modo diverso di essere famiglia, sono arrivata a maturare l'idea del quarto.
      Io per esempio non avrei fatto tre figli così vicini se lavorassi, sono sicura che per me sarebbe stato troppo difficile, con un marito sempre lontano e senza aiuti.
      Per quanto riguarda le rinunce devo dire che per adesso l'unica che mi pesa sul serio è il non riuscire ad avere del tempo di coppia che non sia qualche fuggevole ora, se va bene. Ma so che quando tutti saranno volati lontano ne avrò a sfare e mi aggrappo a questo.
      Invece per le attività dei bimbi, gli insegno che tutto non possiamo fare, che ognuno rinuncia a qualcosa per poter tutti avere qualcosa. Che sia sbagliato? Non lo so, trovo più sbagliato crescere dei figli che abbiano tutto e non sappiano rinunciare. Ma è sbagliato per me, mica in linea generale, il mondo è bello perché vario :)

      Elimina
    2. certo, delle rinunce ci vogliono. Anche perchè se si dice si' a tutto, ci prendono la mano e vogliono sempre qualcos'altro e saranno sempre scontenti.

      Elimina
  7. Vedo che hai sollevato un bel polverone.....cmq ecco come siamo diventata una famiglia quasi numerosa. Dico quasi perchè dalle mie parti si è numerosi quando hai 4 figli. Averne 3 è abbastanza comune. Poi vivendo in una regione dove convivono sia la cultura tedesca che quella italiana (ed anche in famiglia), dipende un pò con chi parli per sentirti famiglia numerosa o famiglia normale. Prima di sposarmi non avevo nessuna voglia di avere bambini tra i piedi. Non ci pensavo proprio. Poi ci si sposa, si fanno progetti, e si decide di fare un figlio. Poi decidi di fare un secondo figlio. Poi decidi di fare anche il terzo. Nel nostro caso non era molto pianificato. Si pensava e si faceva, senza troppi calcoli. Adesso per motivi anche fisiologici non possiamo nemmeno pensare ad un quarto.....in compenso sono arrivate due gattine trovatelle di pochi mesi. Mia moglie: "ogni 3 anni devo avere un cucciolo a casa....."
    Un caro saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho sollevato un polverone, ma in realtà non volevo. Volevo solo mettere nero su bianco alcune mie considerazioni :D
      Infatti io mi considero famiglia numerosa adesso che arriva il quart@, con tre ero ancora "normale"!

      Elimina
  8. Ho letto un pò di commenti sopra e mi è venuto da sorridere perché non credo tu volessi fare un post che sfociasse in tutte quelle analisi...io ho due figli, ne avrei voluti di più, di sicuro tre ma non posso per questioni di salute, mia sorella ne ha quattro e l'altra ancora tre...in tutto sono nove nipoti per mamma e una bellezza unica quando sono insieme...non so io riesco a vedere solo questo e magari sono "pazza" :-)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah che bella famiglia prolifica!!
      No, in effetti non volevo sollevare tutto quel vespaio, ma tant'è :D spunti di riflessioni comunque fanno sempre bene a tutti!

      Elimina
  9. Capito qui per caso da un altro blog. Interessante come le storie possano essere così diverse. Io ad esempio, sono una mamma lavoratrice (ex carrierista 😅) molto ritardataria. Per me la maternità e’ stata una bellissima scoperta e sorpresa. 3 figli in 5 anni e se non fosse per gli anni sicuramente avrei cercato anche il quarto. Io ero molto calcolatrice ma sono cambiata molto e solo una sana dose di incoscienza ci permette di vivere il caos domestico tra lavoro, un marito spesso in viaggio, e famiglie di origine lontane

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cambi per forza quando ti ritrovi con 3 figli in così poco tempo, io ho fatto i primi 3 in 4 anni...Per il caos domestico devi anche essere un po' cieca...io lo sono molto!!!!

      Elimina

I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!