Non parlo molto della mia decrescita, forse perchè dalla nascita del Vitellino non ho fatto poi chissà quali progressi, però siccome ho bisogno di distrarmi, senza però finire a scrivere post lagnosi, oggi voglio parlarvi del mio bucato...sìssignori, vi parlerò di mutande e calzini puzzolenti di casa mia!! O meglio, di come vengono lavati con un occhio di riguardo anche all'ambiente ;)
Non sono completamente virtuosa, nel senso che - per ora - non mi faccio il detersivo con le mie mani, nè ho abolito completamente il surplus, ma posso dare alcune dritta a chi vuole fare anche solo un piccolo passo verso la giusta direzione.
Cominciando dalle cose semplici, sono anni che faccio la lavatrice dopo le 7 di sera, riparmiando energia, tanto lava mentre ceniamo, in-lettiamo i nani e puliamo la cucina, quindi è pronta per essere stesa prima di andare a letto. Inoltre non uso temperature superiori a 40º, se non una tantum un 60º per i pannolini lavabili.
Ormai uso detersivi e ammorbidenti eco che ho trovato a buon prezzo sia alla coop, che all'eurospin, in alternativa a queste marche bianche c'è anche la linea Winny's che non ha prezzi così esagerati. Inoltre ho praticamente dimezzato le dosi, perchè a meno di lavaggi davvero, ma davvero sporchi (per intenderci da "tuta da metalmeccanico") tanto detersivo non serve proprio a niente, se non a intasare le tubature e il filtro della lavatrice a lungo andare. In fondo quante volte buttiamo a lavari capi solo un po' sudati?
Usando poi i lavabili, che lavo insieme a mutande, calzini e vestiti vomitacchiati, l'ammorbidente viene usato davvero molto poco in quanto con i lavabili non si può usare e viene sostituito con aceto bianco o acido citrico, altrimenti si rischia di perdere l'assorbenza dei pannolini. Io ho preferito l'acido citrico, perchè l'odore dell'aceto mi risulta troppo forte, e ci aggiungo sempre qualche goccia di tea tree oil; il prezzo buono è di circa 8€ al kg (si trova nei negozi di agraria a questo prezzo, perchè nei negozi bio ti sparano delle cifre assurde), tenete conto che dovrete poi diluire ogni 150g di prodotti in un litro d'acqua, quindi rispetto a un qualsiasi ammorbidente il prezzo è di molto inferiore. E allora, mi chiederete, perchè continui a prendere l'ammorbidente, anche se è eco? Perchè mi piace l'odore che lascia sui vestiti...in questo pecco!
Infine ho tolto qualsiasi altro tipo di detersivo o additivo, ho finito il mio ultimo spruzzino di pretrattante un po' di tempo fa e ora, se serve, pretratto macchie molto difficili strofinandole con semplice sapone prima di far partire il lavaggio. Uso ogni tanto ancora i foglietti acchiappacolore, quando non riesco a riempire del tutto la lavatrice e allora mischio i vari capi colorati.
La volontà è quella di provare almeno una volta a fare il detersivo fatto in casa e riuscire a sostituire del tutto l'ammorbidente con l'acido citrico, trovando magari un buon olio essenziale, che non mi faccia rimpiangere il buon odore di bucato (se qualcuno ha suggerimenti, sono ben lieta di ascoltarvi).
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