mercoledì 9 maggio 2018

Mammà è sempre mammà

Questa settimana il Navigante è partito per Madrid, avremmo dovuto seguirlo, ma una serie di elementi mi hanno fatto desistere, tra cui la magnifica organizzazione del nostro apparato statale militare che non ci ha permesso di organizzarci se non qualche giorno prima della partenza, quando ormai i biglietti aerei costavano un occhio della testa; nemmeno l'orario di merda del cavolo, nonché le tre cene in una settimana in cui la famiglia non poteva esserci, hanno aiutato, quindi sempre in una capitale siamo, ma non quella dov'è lui.
Poco male, ho chiamato Mammà e le ho chiesto se aveva voglia di farmi compagnia, perché sinceramente la nostra frenetica vita a Roma ha anche il difetto di farmi sentire terribilmente sola, sebbene cerchi come sempre di trovare qualcuno di adulto con cui passare il tempo. Non avevo proprio voglia di sbattermi da sola per una settimana, anche se ho passato periodi ben più lunghi sola coi nani.
E poi, sinceramente Mammà è sempre Mammà, soprattutto da quando io stessa sono una mammà e non c'è più il mio papà. Ho bisogno di fare la figlia, ho bisogno di sentirmi viziata e ho bisogno di poter organizzarmi senza rompere le palle a vicini e conoscenti, che sti poveri bambini ogni tanto li smollo in giro come pacchi postali.
Invece con Mammà qua faccio shopping in compagnia, bevo aperitivi in giro e sul terrazzo, lascio dormire il Francese quando devo andare a prendere la Belva a scuola nel giorno della giornata lunga, vado a correre all'orario che più mi aggrada, metto a posto zone e cose della casa che non so manco di avere. Mi rilasso.
Se 20 anni fa mi avessero detto che avrei speso queste parole per mia madre, avrei riso in faccia a chiunque; e se mai lei leggesse queste parole, penso che le dovrebbe considerare come il mio più bel regalo della festa della mamma, altro che gita in centro a Roma con mostra di Monet incorporata!!

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