domenica 9 settembre 2018

Bosnia e Croazia in camper

Ma basta fare post riguardo la mia psicopatia, parliamo un po' di questo ultimo mesetto, parliamo un po' di questo viaggio nato per caso e un po' raffazzonato.
Avevo un fatto un piano di massima molto serrato, lo sapevo ancora prima di partire, molto derivava dal fatto che sulla Bosnia non avevo trovato chissà quante notizie, mentre in Croazia pare che non ci siano angoli da poter tralasciare (e su questo ho mooolte riserve).
Devo dire che è stato davvero un viaggio scoperta e la migliore è stata proprio la Bosnia, come già vi ho detto, che ci ha preso ben 8 giorni, dai 3 che invece avevo messo in conto io! I bosniaci, meno abituati al turismo di massa, sono molto più easy e molto più friendly dei croati, che invece ti trattano proprio come noi friulani trattavamo i tedeschi in vacanza a Lignano 20 anni fa...
Girare con il camper non è stato semplice, soprattutto la Croazia non è per niente adeguata a questo tipo di turismo, anzi lo ostacolano apertamente, preferendo favorire il turismo di massa mordi e fuggi; uscendo invece dagli itinerari classici si trovano autenticità e molta più apertura nei confronti dei camper.
La Bosnia invece è una novellina in generale con i turisti, tutto è molto nuovo per loro, figurarsi un bestione di quasi 7 metri con 7 persone che vivono al suo interno! La mancanza di appoggi in Bosnia è semplicemente dovuta al loro recente ingresso nel mondo del turismo, non al voler ostacolarne la presenza e, anzi, ti aiutano sempre molto volentieri.
In Croazia, come avevo già accennato non si può dormire in camper fuori da una struttura adeguata, che sia un campeggio, un autokamp o una proprietà privata. La differenza tra campeggio e autokamp dovrebbe essere la stessa che c'è tra un campeggio e un'area di sosta, ma non è sempre così, solitamente i campeggi sono più grandi, con più servizi,check-in e check-out, mentre un autokamp è a gestione familiare, più flessibile negli orari e servizi basici, ma ho visto anche campeggi piccolissimi e in entrambi i casi i servizi basici non sono sempre forniti (incredibilmente spesso non è possibile svuotare le acque grigie o si deve utilizzare un water per quelle nere!). Le proprietà private, di solito dei ristoranti, non hanno mai nessun servizio, se non un posto dove parcheggiare e dormire essendo ragionevolmente sicuri che nessuno ti rompa.
In Bosnia invece è tutto più labile, nessuno ci ha mai detto che non si può parcheggiare e dormire in uno spazio che non sia privato, abbiamo sempre trovato persone disposte ad aiutarci, ma non abbiamo capito se la legge è come quella croata. Anche in Bosnia spesso i servizi basici non ci sono e nelle grandi città, come per la Croazia, i campeggi sono cari e distanti dal centro.
Bisogna dire però che quello che si spende nei campeggi, si risparmia nella spesa e nei ristoranti, anche se molto più in Bosnia che in Croazia. Per darvi un'idea dei prezzi, noi (camper + 3 adulti + 4 bambini) abbiamo speso dai 10€ nell'autokamp di Blagaj alle porte di Mostar (il migliore campeggio in assoluto con tanto di birrozza di benvenuto, ristorante con cucina casalinga, navetta per la città 15€ a/r, canoe e pedalò gratis!) ai 40/45€ di quelli croati.
Noi comunque abbiamo anche dormito in un paio di normali parcheggi, senza che nessuno ci dicesse nulla, sia in Bosnia a Trebinje, dove inoltre un passante ci ha rassicurato che la zona era sicura perché videosorvegliata, che in Croazia a Ston e a Okrug Donji, su una magnifica spiaggetta isolata con tanto di chiringuito di cui poter utilizzare i tavoli e i bagni. A Ston c'era un camper italiano vicino a noi e il proprietario ha chiesto alla polizia lì vicino se poteva rimanere per una notte e il poliziotto ha risposto "c'è l'1% di possibilità che venga a bussarti per farti andare via".
Non abbiamo mai trovato una zona solo di carico/scarico acque, tutt'al più è possibile ricaricare le bombole di gas in diverse pompe di benzina (quelle un po' più grandi) e provare a chiedere a qualche campeggio se, pagando, si possa usufruire di quel servizio; noi ci abbiamo provato una volta, da una parte ci hanno detto di no, mentre al successivo campeggio, uno di quelli enormi, super attrezzati e costosissimi, ce l'hanno fatto fare gratuitamente!
Infine per quanto riguarda la prenotazione, spesso raccomandata nei vari racconti sul web, devo dire che noi non abbiamo prenotato niente perché i nostri piani sono sempre labili, ma visto che la Croazia è una meta molto frequentata, quando decidevamo la tappa successiva telefonavamo, il giorno prima o il giorno stesso, ad uno o più camping per sapere se c'era posto, il prezzo e se era fattibile arrivarci con il nostro camper da 7 metri (non è sempre così).

Se avete qualche domanda a proposito non esitate. E non esitate nemmeno a valutare queste mete per una vacanza, sono zone magnifiche soprattutto fuori dai circuiti del turismo di massa.

4 commenti:

  1. Io in realtà preferisco la tua psicolatia XD

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    1. Ahahahaah!!! Tranquilla ho sempre in serbo post psicopatici!!!!

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  2. Ciao, che bei consigli di viaggio.
    Devo dire che la Croazia negli ultimi cinque anni ha "tirato su delle arie da snob": prima era molto più tipica, più selvaggia, più tranquilla. Ora invece tutto l'opposto.
    Devo ammettere di non aver mai considerato la Bosnia, ma potrebbe essere una bella proposta da considerare il prossimo anno...

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    1. Guarda è stata davvero una scoperta! Non posso che consigliartela caldamente!
      Io l'avevo considerata giusto per Sarajevo, Mostar e Medjugorie...invece poi lungo il cammino abbiamo trovato diverse altre cose. Mi è dispiaciuto non arrivare fino a Srebrenica, ma mi sa che la vedremo se, anzi quando, andremo in Serbia

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