Quando si decide di avere un bambino si mettono in preventivo un sacco di spese, si pensa che ci siano delle cose imprescindibile senza le quali non si possa crescere la creaturina. Ma siamo sicuri che non siano invece la società, la televisione, l'amica, la cugina and so on a inculcarci questa balzana idea?
Io, sarà che sono braccine corte, ma ho sempre pensato che molte cose siano davvero uno spreco, soprattutto per quanto riguarda i giocattoli, poi ho letto il libro di Giorgia Crozza "Bebè a costo zero" e mi sono resa conto che in realtà sono molte le cose inutili che potremmo risparmiarci o far risparmiare agli altri (visto che molte cose vengono regalate).
Certo capisco le molte mamme che al primo figlio vogliono comprare il meglio, ma spesso ci si rende conto dopo che il meglio per i nostri bambini è davvero tutt'altro: le braccia della propria mamma, l'amore del papà e poco altro. Per molti saranno parole al vento, ma io ci credo e sono sicura che sono molte altre le mamme pazze a pensarla come me.
Ma vediamo quello che ho comprato io e quello che ho volutamente evitato, così come le cose per cui ora come ora potrei fare a meno.
Cameretta: io sono in affitto e avevo già il lettino, nel caso probabilmente avrei comprato uno di quei letti che si possono allungare in base alle esigenze; una spesa per tutta la vita. Per il fasciatoio ho preso uno di quelli leggeri con il bagnetto e le ruote da poter spostare in caso di esigenza, per le cose della piccola ci siamo arrangiati con una cassettiera che già avevamo.
Quelli che mi ha passato mia sorella (uno normale e uno da campeggio) li ho tenuti uno dai miei e uno da mia sorella, in modo che le volte che sono da loro ho già tutto pronto.
Trovo che la cameretta con letto, armadio e fasciatoio tutto corredato sia una spesa inutile, anche se sicuramente molto bella esteticamente, in fondo le cose per i piccoli sono piccole e poche, quindi si può tranquillamente usare qualche cassetto già presente. Quando poi ci sarà più roba, il bimbo sarà grande e la cameretta da neonato non sarà comunque adeguata. Inoltre, molto probabilmente, soprattutto se si allatta al seno, sarà più comodo tenere il piccolo in camera con sé i primi tempi, noi abbiamo solo la camera matrimoniale, quindi non avevamo molta scelta ;)
Simpatica invece l'idea di decorare la cameretta con gli stickers, non li conoscevo e mi si è aperto un mondo. Ne ho presi alcuni, ma non ancora utilizzati visto che dobbiamo spostarci tra poco, però credo sia un bel modo per rendere piacevole la cameretta del piccolo.
Trio: vista la nostra propensione ai viaggi e il fatto che abitiamo sul mare (mare vicino=spiaggia tutti i giorni), abbiamo pensato di prendere un trio a tre ruote, rigorosamente color neutro, perché non abbiamo voluto sapere il sesso e per poter eventualmente riutilizzarlo con un altro figlio di sesso opposto.
E' molto comodo, ma...quanti soldi spesi per il poco utilizzo! A parte l'ovetto, usato dal secondo mese e tuttora in uso, il resto è stato davvero poco sfruttato: la culla sono riuscita a usarla i primi due mesi e poi mettevo a dormire la Belva lì il pomeriggio fino a cinque mesi, sto invece iniziando ora a usare il passeggino, che comunque è piuttosto ingombrante.
Certo questo è un oggetto di cui spesso non si può fare a meno, ma forse non serve per forza prendere il trio, cioè se fosse per me ora aspetterei di avere il bimbo tra le braccia e decidere. Con il nuovo arrivo ho deciso di comprare una fascia e continuare a sfruttare questo trio, comunque prima di qualche spesa importante voglio aspettare di organizzarmi per bene e capire i ritmi del piccolino/a.
Box: io non l'ho comprato e non l'ho voluto nemmeno in prestito, non amo le costrizioni e la mancanza di libertà, perché dovrei far subire questo ai miei figli? Un piccolo angolo giochi con eventuali barriere fatte con cuscini, libri e giocattoli penso sia l'ideale e poi tutto la spazio secondo me deve essere lasciato per loro. Impossibile dite voi? Mah, se ci sono riuscita io...
Sdraietta: questo è sicuramente un acquisto non indispensabile, a me l'hanno regalata e devo dire che la sto sfruttando ancora moltissimo. Quando la mattina sono sola la metto lì mentre mi lavo e mi cambio, quando era piccolina e dovevo mangiare la mettevo lì vicino a me per farla comunque in qualche modo partecipare, ora alle volte la faccio sedere lì per farla giocare un attimo tranquilla prima o dopo cena. Non servono tecnologie avanzate, bastano quattro pupazzetti appesi e se siete bravi nel bricolage (io sono negata!) magari riuscite anche a farvela in casa!
Tiralatte, biberon, ciucci e affini: quando con la vostra pancia entrate per la prima volta in uno dei negozi specializzati per l'infanzia vi viene mostrato un mondo di oggetti che devono assolutamente far parte del corredo di una futura mamma. Ma è davvero così? Tutto ciò che riguarda l'alimentazione del bambino per i primi 6 mesi è qualcosa che già possedete per natura: il vostro latte! Non comprate niente finché il vostro bimbo non sarà tra le vostre mani, se prenderà il vostro latte tutto il resto non servirà, anzi sarà pure difficile farglielo accettare. Soprattutto per il primo mese biberon e ciucci potrebbero andare a inficiare l'allattamento quindi non spendete questi soldi, non prima di far nascere vostro figlio per lo meno.
Io ho preso un ciuccio dopo un paio di mesi, perché la Belva ciucciava tutto, non solo me, dito compreso quindi per evitare ho preso uno di questi ed è diventato il suo miglior amico. In quel momento mi sembrava una buona idea e soprattutto mi dava un po' di respiro, ma con il tempo sono sempre più convinta di non aver fatto la scelta giusta.
Il resto mai usato, forse con birbaz noleggerò il tiralatte per darmi un po' di sollievo ogni tanto e far provare a mio marito l'ebbrezza di dar da mangiare a un neonato, ma comprarlo assolutamente no.
Palestrina: l'avevo comprata a mia nipote, ora è ritornata a me; non indispensabile, ma è servita e tuttora è una parte importante nella sua area gioco.
Cosmetici: in gravidanza mi ero fatta mandare un sacco di campioncini, sia per la pancia che per quello che sarebbe uscito, ma sono ancora tutti chiusi. Con i pannolini lavabili non è necessario usare creme o talchi, anzi è fortemente sconsigliato perché rovinerebbe il pannolino (ho dovuto regalare un tubetto di pasta Fissan regalatomi alla nascita della Belva perché da me inutilizzato); per l'igiene quotidiana la maggior parte di saponi e detergenti è troppo aggressiva per essere usata più volte al giorno sulla pelle del bambino quindi se si sporca molto di cacca la lava con un po' di sapone, altrimenti solo acqua; la sera invece bagnetto (lei lo adora quindi lo faccio ogni sera) con amido e poi olio di mandorle su tutto il corpo.
Ovviamente da me l'arte del riciclo è molto praticata e questo mi ha aiutato un sacco ad abbattere anche i costi dell'abbigliamento.
Per ora credo di essere stata fin troppo prolissa, se vorrete mandarmi qualche consiglio sull'argomento sarà ben accetto!
Condivido praticamente tutto! L'unica differenza è che io la navetta del trio l'ho usata tantissimo, ma avevo scelto il trio con la navetta più grande che c'era perchè la Bionda sarebbe stata in età per usarle proprio nei mesi invernali e mi sembrava più al calduccio lì che nell'ovetto (uscivamo a passeggio tutti i giorni, anche 2 volte al giorno) e abbiamo evitato il 3 ruote, anche se ci piaceva di più, proprio per l'ingombro, ma se avessi la fortuna di abitare al mare lo avrei preso di sicuro anche io!
RispondiEliminaTornassi indietro, vista la brutta avventura che ci è capitata eviterei del tutto il lettino, ma ho sfruttato rete, materasso e lenzuolini per il montessoriano homemade :-)
Anche noi abbiamo la fortuna di avere moltissimi vestitini di seconda mano, tra l'altro tenuti benissimo, quindi abbiamo comprato veramente poco e più che altro per sfizio.
@Autumn: anche io appena trasloco metterò Serena nel lettino montessoriano, prenderò uno dell'Ikea che serva allo scopo.
RispondiEliminaPeccato che il riciclo spesso è considerata una pratica antica e fuori moda, chi ha un figlio spesso vuole comprare tutto nuovo e non accetta nemmeno che amici o parenti diano loro vestitini di seconda mano. Proprio non capisco!