Metti delle donne expat, mogli di marinai, abituate a stare sole, a crescere i figli sole, a girare il mondo e non avere nessun conforto da amici stretti e parenti.
Metti la voglia di organizzare qualcosa insieme, di rilassarsi lontano da tutti, da una realtà che spesso ti schiaccia, anche se è la realtà che hai scelto e che ti rende felice.
Metti delle brave organizzatrici, un giro di mail infinito e un lungo ponte di fine maggio.
E quindi eccoci, otto donne a scoprire Aix-en-Provence, a rilassarsi in una spa di un albergo in centro città, tra avventure, risate, chiacchiere, massaggi e piscine. Per 36 ore sono stata semplicemente una donna tra donne, con un libro da leggere, una città da conoscere, un po' di shopping da fare e non mi sembrava vero.
C'è chi mi ha detto che mi sarebbero mancati troppo i nani, chi mi ha detto che i sensi di colpa non mi avrebbero fatto dormire in pace, c'è chi mi ha semplicemente e sinceramente invidiato. Io semplicemente e sinceramente non avrei voluto tornare a casa. Perchè per la prima volta in tre anni, o forse anche di più, sono stata solo io e questa è stata la cosa più rilassante, molto più che la sauna o l'idromassaggio.
Da rifare e assolutamente consigliato a tutte quelle mamme, quelle mogli che non si sono ancora ritrovate, che si stanno cercando in un mare di infinite possibilità, prendetevi del tempo, solo per voi, magari con qualche amica. Perchè siamo mamme, mogli, lavoratrici, ma siamo anche donne, sole, che fanno tutto questo ogni giorno e spesso ce lo dimentichiamo, trascurandoci e mettendo gli altri davanti a noi. E no, non va affatto bene, perchè tutto questo c'è, ingrana, continua, esiste, evolve, grazie a noi e i nostri figli, soprattutto le nostre figlie, devono sapere che essere mamme non significa perdere noi stesse, significa solo dare amore più di quello che sia umanamente possibile e immaginabile.
Ciao.
RispondiEliminaEcco, le prime 3 righe di questo post, sono il riassunto di come vivo io tutti i giorni :-).
Io, però mi sa che sono messa peggio di te, io da quando avevo 15 anni, sono in giro per degli ospedali, perché i miei nonni non stavano bene di salute. Ogni giorno tornavo a casa da scuola e non c'era nessuno, percui andavo a prendermi un panino al bar, oppure tornavo a casa nel pomeriggio.
A 18 anni, mi é morto mio padre, che gli mancava 1 gamba, che l'ha persa nel lavoro, e qualche giorno prima, é morto mio nonno, data l'età avanzata. Era il 1979.
Nel 2008 é morta mia nonna, che era all'ospedale con l'alzeimer.
Nel 1993 é nato il mio primo figlio, e da lì ho "smesso di vivere", e nel 2000 é nata mia figlia.
Attualmente mia madre, che ha 86 anni, é a casa, ovviamente malata.
Mio figlio di 21 anni, non ha finito gli studi,perché non ha voluto studiare quand'era ora, e poi ha degli attacchi di panico......non lavora.
L'unica a darmi soddisfazione é mia figlia, che ha 14 anni, e tra poco andrà alle superiori. Porta a casa sempre dei bei voti, mai un 4 o un 5. :-)
Sono da 22 anni che non faccio un viaggio con mio marito, in santa pace!!!
Percui sono messa peggio di te.....
Confermi?
Brutta situazione, spero che almeno tuo marito sia di supporto. Io penso sempre che Dio ci metta alla prova il più delle volte quando sa che possiamo farcela!
EliminaUn abbraccio virtuale, sei una donna forte e un grande esempio per tua figlia!
Grazie:-) un abbraccio anche a te.
EliminaPurtroppo sia i parenti, che mio marito se ne fregano altamente, loro pensano solo ai loro comodi, questo si é cominciato a notare da quando é nato mio figlio nel 1993.
Mia figlia avrebbe bisogno di più attenzioni, di più sicurezza, e di più amore, che purtroppo soltanto io sono riuscita a darle. Quando lei é nata prematura il 31 gennaio 2000, non aveva neanche 9 mesi, ma 5. Era piccolissima, tanto che poteva stare addirittura nel palmo della mia mano!!!! Pesava 380 gr, e i medici dicevano che forse c'erano solo 4 giorni di vita per lei... Ebbe molto problemi, tra cui quello polmonare, che l'ha "costretta" a rimanere con la respirazione assistita al 30% fino alla fine del 3º mese. Ad aprile 2000 avvenne l'intervento agli occhi, perché a causa dell'ossigeno, poteva rompersi la retina, e di conseguenza rimaner ciechi. Uscì dall'ospedale il 24 maggio 2000, dopo 4 mesi di incubatrice. Fortunatamente il brutto é tutto passato... Ora lei sta bene ed é in salute. Purtroppo non abbiamo aiuti di nessun genere. Ho provato chiedere aiuto ai vicini di casa ma mi hanno risposto picche, perché hanno già due bambine (4-6 anni). Ti auguro che a te vada meglio.
Ho imparato ormai a non cercare troppo aiuto in giro, nemmeno da mio marito che spesso non è a casa. Ma sai nella vita non si sa mai e prima poi si incontra sempre qualcuno pronto a tenderti una mano o anche due!
EliminaFin ora non l'ho visto, e ho 53 anni. Spero che tu abbia ragione!
EliminaUn abbraccio.
Bellissimo questo post, sai?!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaIo il consiglio lo prenderei pure...è che poi, arrivata al dunque, finora mi è mancato il coraggio. Ma si può sempre cambiare, no?
RispondiEliminaTu hai fatto benissimo!
Certo che si può sempre cambiare...alle volte si dovrebbe, alle volte no...io ti consiglio di prendere il coraggio a due mani e saltare.
EliminaÈ un salto nel buio vero, ma è anche vero che non stai decidendo di andare in guerra, ma solo di essere per un attimo semplicemente te stessa, una donna, non mamma nè moglie. Scoprendo magari di quanto bella sei solo per essere nient'altro se non te!
ecco, io sono tra quelle che i invidiano! un'invidia buona,eh! di quelle che avrebbe voluto essere lì anche lei e provare questa magica di avventura di essere donna senza figli...arriverà anche per me questo gioeno, anzi questi giorni, prima o poi!
RispondiEliminaCerto e vedrai che saranno magici, molto di più che i miei, perchè tu sei decisamente molto più mamma di me!!!
Eliminaoh no! siamo mamme uguali. il numero di figli non fa la differenza!
EliminaCome no?? 6 o 2 figli sono due esperienze completamente diverse, se io ho poco tempo per me, non oso immaginare una plurimamma come te! Io ho davvero tanto tanto tanto rispetto per chi sceglie di creare una famiglia numerosa!
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