E sono qui, dopo un luuungo weekend di party, cene fuori, spiaggia, vomito e diarrea, decidete voi l'ordine. Ma invece di riposare e perdermi nel magico mondo del web, fedele compagno durante la siesta dei nani, sorveglio in trepidante attesa la mia gattina (ricordate??) giunta al fatidico giorno.
Dopo averla cacciata tipo dieci volte dalla camera dei bimbi, anzi dal letto della Belva per la precisione, visto che si infilava sotto le coperte (cosa che non fa mai), proprio nel momento in cui loro dovevano dormire, ho avuto una folgorazione: comportamento strano, voler stare in un luogo silenzioso e semi buio...ok, ci siamo! Quindi preso la cuccia preparata con le mie sante mani (niente di che, solo tagliato uno scatolone e foderato con cuscini e teli) e portata di sotto vicino al computer.
Siamo sole, io e lei, nel pieno di una magia: la nascita. Ed è strano perchè se ci penso, ho assistito solo al mio di parto e ora al suo. La vedo soffrire, spingere, ansimare, ogni tanto mi guarda e mi chiede una coccola. È nato già il primo che sta ovviamente tettando da quando è uscito, che se non ho visto male sembra avere i suoi stessi colori, quindi è una lei.
Tutto è naturale e silenzioso, ansima, spinge, si lecca...ed è così commovente e mi fa rivivere così tante cose...
Ok, mi sa proprio che se anche permarranno i mille e mille dubbi, dopo questa giornata la mia voglia di abbracciare un terzo nanetto di sicuro aumenterà!
Ho vissuto quest'esperienza due volte. E ti sorprendi sempre del mistero che è la vita...
RispondiEliminaSì, proprio così!
Eliminache meraviglia! io ho assistito a tanti parti di donne, ma sempre in ospedale. quello che racconti tu è un'altra casa: è la naturalità con cui si accoglie una vita nascente, la stessa naturalità che probabilmente dovremmo reimparare anche noi!
RispondiEliminaSì, è vero. E pensa che in tre giorni non fa altro che dormire, mangiare e allattare...altro che pulire casa e pensare al lavoro!
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