giovedì 2 luglio 2015

Fine creche

Oggi il Vitellino ha fatto il suo ultimo giorno di creche.
Sono entrata stamattina da quel portone con un piccolo magone, ricordando le ansie, le paure, le lacrime che mi hanno accompagnato i primi periodi, quando ci ho portato una Belva di due anni e un Vitellino che nemmeno camminava, esaurita dopo un anno a cercare di crescerli praticamente sola, frustrata per non esserci riuscita, ma sollevata per poter ritrovare qualche ora solo per me.
Quando sono andata a riprenderlo, quando le maestre l'hanno salutato calorosamente chiedendo tanti e grandi bisou, quando rispondevo che forse ci rivedremo con il nuovo arrivo, ma non certo il prossimo anno, ho dovuto ricacciare qualche lacrima.
Forse è colpa della gravidanza, ma questa fine mi ha colpito molto più di quanto mi aspettassi. Avere due bambini così vicini uno all'altra non ti fa assaporare tutte le tappe, perchè ti ritrovi ad affrontarle due volte nel giro di un anno, da una parte diventano più facili, ma dall'altra un po' scontate.
E quindi la fine della creche della Belva non mi aveva proprio toccato, sapendo che il Vitellino ci sarebbe tornato a settembre, ma questa volta...quando deciderò di far andare l'ospite all'asilo non so se sarò ancora in Francia, non so dove saremo, non so cosa saremo.
Io poi non sono per niente francese, le relazioni difficilmente rimangono superficiali, una parte di me sarà sempre grata alla maestra L. per aver sbloccato l'anno scorso la Belva, nel parlare e nell'amare la scuola, come sarò sempre contenta che il Vitellino ha goduto della maestra S. decisamente più estroversa ed energica rispetto alle altre, perfetta per lui. Faranno sempre parte di me, del mio passato, dei miei ricordi e forse anche in quelli dei miei bimbi.
Vabbè oggi sono un po' sentimentale, prendetemi così!

3 commenti:

  1. Buon pomeriggio. Mi chiamo Māria, e sono nata in Lettonia (all'epoca URSS), a Daugavpils. Mio marito è polacco, di lontane origini ungheresi, ho 2 figlie di 6 e 8 anni, e abitiamo a Białystok, nella Polonia orientale.

    A casa, le bimbe mi parlano in russo (il lettone non lo conosco abbastanza per poterlo insegnare alle mie figlie...nel mio Paese quelli che sanno il lettone sono solo le nuove generazioni, cioè quelle nate dopo il 1991).
    Le mie figlie vanno in una scuola dove si insegna sia il polacco sia il russo.

    Tu come te la cavi con le tue lingue con i tuoi figli?

    Un abbraccio da Białystok :-)

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    1. Ciao e benvenuta!
      Qui sul blog potrai leggere diversi miei post sul nostri bi/trilinguismo. Comunque per noi è tutto molto tranquillo: io parlo in italiano, mio marito in spagnolo, l'ambiente circostante (almeno per ora) in francese. I bimbi capiscono tutte e tre le lingue e si esprimono molto bene in italiano e francese, mentre lo spagnolo è la lingua più deficitaria.
      Quello che ci interessa è che la loro mente sia aperta a tutto e credo che ci stiamo riuscendo.
      Ciao!

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    2. Ciao. Grazie dell'accoglienza.
      Ho vissuto solo 1 anno nella bell'Italia, e la lingua l'ho quasi imparata bene.
      Grazie ai tuoi post sul bilinguismo, potrò prendere spunto, grazie ancora :-)

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