martedì 17 maggio 2016

L'ultima volta che...

Quando riesco a fermarmi un secondo e a riflettere, davvero non mi pare vero che siamo già quasi a metà 2016.
Se tanto per la Belva che per il Vitellino il tempo sembrava non passare mai e ogni tappa mi sembrava lunga e infinita, tanto per il Francese tutto mi sembra scivolare velocemente tra le mani come fosse la sabbia fine fine di Lignano Sabbiadoro.
Un po' conta anche il fatto che si inizia già a parlare del nostro rientro in Italia (previsto ad agosto 2017), cosa che non mi rende nè tranquilla, nè particolarmente felice visto che si tornerà a lottare con il lavoro del Navigante in primis e con tutto quello che di peggio rappresenta l'Italia, purtroppo. Anche quello che di solito rendeva eccitante il cambiamento, ossia il riordino di tutta la nostra vita, adesso non è decisamente una passeggiata pensando a come mantenere il bilinguismo con il francese (ne parlerò meglio), alle scuole, a cosa fare del Francese che arriverà in Italia a poco meno di due anni, ad un'eventuale mia ricerca di lavoro...
Ma penso che in generale, oltre alla innegabile facilità di gestione, sia il fatto che sotto sotto, in fondo in fondo so che con il Francese è tutto "l'ultima volta che..." e mi sembra ancora tutto così strano.
L'ultima volta che allatto.
L'ultima volta che svezzo.
L'ultima volta che chiudo pacchi di vestitini ormai piccoli.
Alle volte lo guardo e vorrei tornare a quel nostro primo sguardo in sala parto, come se quel momento abbia segnato l'inizio della vita che ho sempre sognato e che mi pare di non riuscire a gustarmi a pieno perché scivola via veloce come l'acqua di un fiume in piena.
Questo mi fa sentire anche un po' in colpa, perché con gli altri due non ho mai sentito questi sentimenti, mi sembrava sempre mancasse qualcosa che pare essere arrivato con il Francese. Quel senso di incompiuto che non mi faceva vedere il bello di ciò che avevo, mi rendeva una persona non del tutto felice che solo ora si rende conto di quanto veloce passa il tempo. Quanto ho sprecato in questi anni? Quanto non ho vissuto soprattutto con i primi due?
Di sicuro non è l'ultima volta che mi faccio paranoie...sapevatelo!!!

5 commenti:

  1. Non sentirti in colpa ogni figlio è a se e tu lo sai sicuro meglio di me! Sono sicura che non ti sei persa niente... O almeno, non più di tutte noi che un momentino giriamo la testa, e ce li troviamo improvvisamente a scuola, poi al liceo, poi...... È quello il guaio dei figli: crescono. Ma poi è davvero un guaio??? No, dai! Tu poi fai una vita così piena e movimentata che penso proprio che non ti stia perdendo proprio niente. Anzi!!!!

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    1. No, assolutamente non è un guaio che crescano però tutto quello che mi sto godendo con il Francese l'ho un po' perso con gli altri due, vuoi l'inesperienza, vuoi le coliche del Vitellino e la vicinanza di età...E poi questo volerne assolutamente tre alle volte ho pensato "ma perché non mi bastano loro due?".
      Lo so sono da neuro con le paranoie!

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    2. Beh! Ci potrebbe essere un quarto che metterebbe a tacere tutte queste paranoie!!;-)

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    3. Fondiamo il Paranoia Fan Club?
      io ci sto! :-)

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  2. Andata! Fondato!

    Quarto?? Mah, chi lo sa...ma non credo...tre sono già un buon numero...

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