Questo giugno qui in Francia fa decisamente pietà, dopo una primavera all'insegna del vento anche l'inizio di giugno non voleva essere da meno, così, a parte qualche giornata sporadica, l'estate calda da giornata al mare ancora non si vede (e l'anno scorso che invece ero incinta e pativo il caldo c'erano 35°!).
Però ieri mattina uscendo di casa c'era qualcosa di diverso, no il vento c'era sempre e anche alcune nuvolacce passeggere, ma il tutto con un sottofondo musicale: le cicale! E quando arrivano le cicale in Provenza è arrivata l'estate! Quel rumore continuo è e sarà per sempre un ricordo indelebile delle mie estati francesi, dei momenti belli e dei momenti brutti.
Sono le cicale che ricordo quando, ancora prima di venire a vivere qui, ci siamo fatti una settimana a cercare casa; me ne ricordo una in particolare stranissima dove entravi al primo piano, nel corridoio delle camere per intenderci, e scendevi poi nella cucina e nel salotto, immersa in una pineta fantastica che emanava un odore incredibile e il rumore delle cicale era così forte da non riuscire quasi a parlare.
Sono le miriadi di cicale dell'anno scorso quelle che hanno accompagnato la mia gravidanza e che sbucavano dappertutto facendo ridere i bambini, un po' meno me e mia madre.
E' il rumore delle cicale che mi ricorderà le giornate al mare e la siesta del dopo pranzo, i pomeriggi caldissimi da passare o con il condizionatore o lontano da casa, lo scarno orticello che ogni estate cerco di far crescere sotto l'enorme pino che ci fa ombra in tutto il giardino, le visite di parenti e amici (vorrai mica non fare un giro in Costa Azzurra a sbafo??), il relax delle vacanze...
E sono le cicale in ceramica da appendere al muro, uno dei tanti souvenir di queste zone, che mi porterò nella prossima vita (Roma?) il prossimo anno, quelle che se ci passi davanti imitano il verso delle cicale vere e che riempieno gli scaffali di ogni supermercato o negozio di souvenir appena inizia la stagione turistica. Kitch, ma impensabile non averla!
Mi sono sentita stranamente rilassata appena mi sono resa conto dell'arrivo delle cicale, anche se continua a tirare un vento della Madonna e di caldo estivo manco l'ombra, sono arrivate le cicale, tanto mi basta!
...iniziamo già a fare i nostalgici e devo vivere almeno ancora un altro anno qua...ANNAMO BENE!
Anche per me le cicale sono sinonimo di estate. Non vivo in provenza, ma ho passato estati su estati nelle Marche e anche li ce ne sono tantissime. L'immobilità dell'ora più calda dopo mezzogiorno, quando nessuno osa mettere il naso fuori casa, e il canto delle cicale. Estate.
RispondiEliminaSì, bè...quest'anno le cicale hanno fatto cilecca...loro continuano a cantare, ma fuori c'è un vento che quasi mi porta via il passeggino!! >.<
EliminaPer me sono i grilli il rumore dell'estate, o coccodrilli come li chiamavano i bambini.
EliminaLe cicale mi fanno venire in mente la Parisi e il suo balletto ;-)
Ahahaha!! Adesso che mi ci fai pensare, prima della Provenza probabilmente anche io le avrei assocciate alla Parisi!!!!
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