martedì 2 aprile 2024

Altri due mesi

Sono due mesi ormai che il Navigante è partito.

Non si sa quando torna perché ancora non ha un sostituto, sta moltissimo tempo in mare, il che significa non vedersi in videochiamata e anche le chiamate non sono sempre così facili. Inoltre mai come adesso la situazione è tesa, anzi direi proprio pericolosa.

Ha lasciato indietro come ogni missione compleanni (il mio, ça va sans dire...), feste comandate, tornei...insomma tutto ciò che fa parte della nostra vita o comunque di una normale vita in famiglia.

Le frasi tipiche di una persona che interagisce con me sono:

- Tanto ormai ci sarai abituata!

- Bè lo sapevi che lavoro faceva!

- Magari il mio partisse per tutto sto tempo!

- Aaaah, non so come fai, io non lo farei!

- Ah bè, il mio è come se non ci fosse, torna sempre tardi la sera e quando c'è non fa niente!

Cerco di dare risposte di circostanza, ma non sono molto brava a fare la diplomatica e quindi mi ritrovo a spiegare che no, non mi sono abituata, né credo che mai mi abituerò, che sapere che lavoro facesse non ti può impedire di stare male quando parte, di avere paura per la situazione in cui si trova, men che meno decidere coscientemente di non innamorarti. E, soprattutto, avere un marito poco partecipe alla vita familiare e con cui non vuoi avere niente a che fare non è minimamente paragonabile ad un padre e marito che per mesi non c'è. E se devo essere incisiva sul serio dico sempre: pensa se ti viene un coccolone, almeno hai qualcuno che possa fare qualcosa, io ho dovuto insegnare ai miei figli cosa fare se sto male quando non erano nemmeno alle elementari...

Ogni volta penso che la missione prima o poi finisce ed è sempre bello quando ritorna, ma sono ormai quasi 20 anni che stiamo insieme e tutto il tempo "perso" non ce lo ridarà mai nessuno, né a me né ai miei figli e questa è la cosa più triste di questa situazione.

6 commenti:

  1. Ricordo alcuni post della Emily che giungevano alla tua stessa conclusione... non so, ci sono uomini che invece di fare un lavoro SONO il proprio lavoro, secondo te è così? Non ho idea di quanto potere (e voglia) abbia il Navigante di modificare la sua situazione, né me la sento di discettare sul suo operato. Ringraziamo che il tempo passato con voi sia buono, e speriamo che non manchi molto ad una stabilizzazione.

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    1. E infatti io e la Emily andiamo molto d'accordo!!! :D
      Mi piace questa definizione di uomini che SONO il loro lavoro, effettivamente un po' è così. E sì, hai ragione, il tempo insieme è buono, ma davvero troppo troppo poco, tanto da farti dimenticare alle volte quanto bene stiamo insieme...

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  2. So che non consola e non può far tornare neppure un minuto di tutto il tempo mancato. Se la vita ve lo permetterà vi ritroverete più avanti, quando andrà in pensione e avrà tanto tempo per te, per i vostri figli e te lo auguro di cuore, anche per i vostri nipoti. Spero che questo mio pensiero possa rincuorarti, un caro saluto Erica

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    1. E' un pensiero molto bello in cui mi rifugio spesso...la "nostra" pensione, perché la vedo come anche la fine della mia carriera...però penso anche che mio padre ha aspettato la pensione tutta la vita e quando ci è arrivato si è ammalato ed è morto dopo qualche anno, passando tutta la sua pensione malato e questo non mi rincuora affatto...

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  3. Vedila così: non è "tempo perso", è "tempo speso" per mandare avanti la vostra famiglia, tu occupandoti di tutto lui con un lavoro che lo tiene lontano, hai fatto tante cose da sola, certo, ma avete anche fatto tanto insieme, viaggi, momenti, ricordi che si accumulano. Poi, un giorno, vi ritroverete vecchietti con i figli grandi e potrete fare tutto stando vicini, adesso lo fate lo stesso, perché siete insieme in questo equilibrio, anche se momentaneamente separati fisicamente, lui è sempre con te e tu e i bambini, sono sicura, siete sempre con lui. Ogni famiglia ha il suo modo di andare avanti e di gestirsi, il vostro è questo e se funziona per voi, pur con tutti i momenti duri del caso, va bene. Chi non ci passa non può sapere cosa si prova, non fargliene una colpa perché probabilmente proviano a "dire la cosa giusta". Coraggio!

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    1. Sì, hai ragione su tutti i fronti. Ma man mano che andiamo avanti questa situazione mi pesa sempre di più e mi guardo indietro dicendo: ma come cavolo ho fatto a tener duro così tanto senza crollare?
      Se funziona non lo so, sinceramente sarei curiosa di sapere se funzioniamo anche in una seminormalità, non solo in queste circostanze eccezionali, che ormai sono diventate ordinarie visto che qui andiamo di una missione all'anno...
      Alle volte ho bisogno di lamentarmi un pochino...

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