martedì 21 maggio 2013

Fissazioni

Io mi fisso. Sulle cose, sulle situazioni, sulle persone. Mi fisso per un periodo più o meno lungo, poi passa, come un'infatuazione adolescenziale passeggera.
Poche sono le cose che mi sono rimaste dentro, come parte integrante di me.
La canoa, che non pratico più, ma per cui sento i brividi al solo pensiero e l'adrenalina che scorre nelle vene, il mio più grande rammarico, aver smesso.
Poi c'è il Navigante, che comunque tra alti e bassi è con me da 8 anni e non accenna a volersene andare dal mio presente nè dal mio fuuro, anche se alle volte ce la mettiamo proprio tutta per rendere un inferno ciò che invece dovrebbe essere solo paradiso.
La Spagna, dove ho vissuto due anni e che è diventata la mia seconda patria quando mai avrei pensato di poter sostituire l'Italia con qualche altro paese, pensavo fosse un innamoramento fugace, ma invece sono passati un po' di anni e tuttora sento un tuffo al cuore quando ripenso ai luoghi e alla gente.

Ma ho divagato. Volevo parlare del fatto che mi fisso e in questi giorni mi sono fissata su una canzone, che penso sia la colonna sonora di qualche pubblicità. E la ascolto, la canto, la ripeto, tanto che pure la Belva ha iniziato a cantarla. E' Come al sole all'improvviso di Zucchero, che magari non vi dice niente, nemmeno a me all'inizio, poi oggi ho letto il testo e coclude così:

E amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
male che come il sole all'improvviso
scoppierà...
scoppierà...
Nel mondo io non amerò
tanto che poi
il cuore non mi farà male.
Zucchero

La mente è incredibile perchè ha incamerato questa informazione senza darle una collocazione precisa, ma facendomela ripetere e ripetere ancora, per fissarmela bene e farmi capire. Capire quello che mi sta succedendo.
Tutta la canzone parla di fare una determinata cosa fino allo sfinimento, per poi smettere, all'improvviso, dopo aver sofferto e sofferto. Che è quello che mi sta succedendo.
Lasciare tutto, mollare e lasciarsi trapassare da tutto quello che succede, senza più lottare. Senza depressione, nè lacrime, nè gioia infinita, nè entusiasmo, nè nessuna emozione eccessiva, senza esserci dentro veramente, solo con calma e tranquillità fare quello che c'è da fare.
Non so se la mia mente ha voluto farmi capire, per farmi smettere, per tornare sulla retta via, non so se è meglio così, se invece era meglio prima. Questo magari lo capirò con la prossima fissazione :)
Ora, molto probabilmente chi è arrivato alla fine di questo post penserà che mi sono drogata e che sono solo mie paranoie da schizzofrenica, ma per me è illuminante sapere che forse le mie fissazioni sono un modo della mia mente per darmi luce su quello che mi sta passando. E infatti da quando ho capito, la fissazione è passata e non ho più voglia di sentire o cantare quella canzone.
Io come Dylan Dog non credo alle coincidenze, e voi?

4 commenti:

  1. Io nemmeno! E vai tranquilla, non penso affatto tu ti sia drogata. Le "fisse" a volte fanno un gran bene...anche quelle adolescenziali! Mmmm in questo periodo sono senza fisse. Mi sa che me ne devo procuare una. Ti abbraccio!

    RispondiElimina
  2. parlando di fisse mi posso unire a te e adare a braccetto!
    e per la serie...e outing sia..beh....ho fatto un post di vera e propria eruzione vulcanica emotiva...ma so che mi sarà utile..e se ti va di leggerlo spero possa darti sostegno anche se viviamo situazioni diverse..un abbraccio grandissimo

    RispondiElimina

I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!