La settimana è volata e io non ho più scritto, sono un po' presa e ho sempre tante cose da scrivere che non so mai da dove cominciare.
La Belva ha deciso di farmi impazzire per andare alla creche, inizia da quando partiamo a casa dicendo che non vuole andare, per continuare strillando come una pazza quando è il momento che io me ne vada. I primi giorni la cosa mi ha fortemente destabilizzato, poi però il corso di francese che ho iniziato mi ha dato la spinta in più che ha permesso a lei e a me di andare ognuna per la propria strada. Piange sì, poi però quando non ci sono si calma, gioca, chiede anche di andare a fare pipì, il che è un ottimo segno.
Il Vitellino invece ha deciso che la notte bisogna fare le bizze, prima le coliche (ancora...ancora...ancora!!!), poi l'ottavo dente, ora il primo virus arrivato dalla creche, quindi nasi moccolanti, crostolosi, qualche linea di febbre, io ho il mal di gola.
Insomma rendo l'idea.
In tutto questo le rotelline del mio cervello girano vorticosamente per tenersi al passo con tutte le lingue da capire e da parlare. Italiano e spagnolo in casa con i bimbi, francese al corso e nella vita quotidiana, inglese con i colleghi di Elia e le mogli, con cui stiamo facendo diversi incontri, da bravi expat.
Un casino. Davvero! Io non ho più l'elasticità mentale di una ragazzina che studia mille cose, ho tante ore di sonno arretrate e le ansie di una mamma expat, come farò a sopravvivere a tutto questo?
E nel frattempo guardo con invidia la mia Belva che "legge" (li sa a memoria) i suoi libri in 3 lingue, parla con me in italiano, con il papà in italiano poi si corregge e ripete in spagnolo e, infine, ogni tanto se ne esce con un bonjour o un merci che io la guardo con gli occhi sgranati e penso da dove cavolo l'ha tirato fuori?? Manca l'inglese, ma sono sicura che se le frequentazioni con i colleghi saranno assidue inizierà a parlare anche quello.
Povero Vitellino, invece, che ancora non parla ed è già bombardato a destra e a manca da tutti questi stimoli linguistici, chissà come andrà con lui. Ho paura che arriverà a 2 anni che ancora non spiccicherà parola, ma forse è un bene per le mie orecchie visto che invece la sorella non sta zitta un attimo!
Non capite male, sono contentissima di tutto ciò, spero di poterlo continuare anche oltre questi tre anni e sono sicura che sia un bene per loro, ma so anche razionalmente che non sarà facile qua, non sarà facile il rientro, non sarà facile mai questa vita, insomma non mi lamento nè mi pento della scelta fatta, ma sono conscia che, come ogni decisione, ha le sue conseguenze, sia buone che cattive. E me le godo entrambe ;)
Questa cosa del bi, anzi tri linguismo mi affascina da matti, e, lasciamelo dire, un po' ti invidio.
RispondiEliminaVedrai che per i tuoi figli quest'esperienza sarà solo motivo di arricchimento culturale, linguistico ed umano, non angustiarti già adesso per quando ve ne andrete, anche perché fra tre anni partirete magari per un'altra nazione e allora...via con una nuova lingua!!!!
Mi angustio sai perchè? Perchè quando sono rientrata dai miei due anni in Spagna per me è stato un vero trauma e tuttora ho un velo di nostalgia se ci penso. Ma so che è fasciarsi la testa prima di rompersela, me lo ripeto, ma è più forte di me.
RispondiEliminaUn'altra nazione? Magari, ben venga, ma non credo sia possibile, purtroppo mi sa che almeno un periodo in Italia ci tocca farlo.
Che bellezza!!!
RispondiEliminaQui c'è stata la prima manifestazione di 'so che si dice in 2 modi'. Una mamma francese parlava di dodo e Pistacchio, 19 mesi se ne esce con: dodo, nanna! Dodo, nanna! Si bello di mamma.
Anchr noi siamo in una realtà " quadrilinguica" (stesse 4 lingue tra l'altro) e soprattutto vediamo degli spagnoli e Pistacchio non sembra affatto disorientato.
Secondo me è una bellissima opportunità x i tuoi bimbi il fatto di sentire e capire, poi parlare tutte queste meravigliose linghe.
RispondiEliminaSono d'accordo e...ti invidio! Per i bimbi è un'occasione fantastica! e anche per te. dov'è scritto che le occasioni belle siano per forza facili e riposanti?
RispondiEliminaI miei cercano di barcamenarsi con 2 parole di inglese che vengono loro insegnate all'asilo.
Questa è la vostra strada!!!!!
stai serena, anche le mie sono partite in un contesto francese con genitori che si parano inglese e a loro parlano italiano e polacco, sono passati 3 anni e siamo ancora tutti qui, vivi e multiparlanti!
RispondiEliminaL'idea è di riuscire anche a mantenerlo...speriamo di riuscirci!
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