La partenza del Navigante si avvicina e il tutto si fa frenetico, tante cose da sistemare, da preparare, l'arrivo della au pair (ve ne parlerò prossimamente)...in tutto questo una mattina siamo andati nella portaerei francese per un forum famiglie dedicato alle famiglie dei marinai che partiranno in missione. Ammetto che inizialmente eravamo più interessati alla visita dell'unica portaerei nucleare europea, che al forum di per sè, ma ci siamo subito ricreduti.
Arrivando ci ha subito attirato lo spazio giochi dei bimbi con due animatrici che giocavano con loro e li truccavano, poco distante lo spazio caffetteria con succhi, thè, caffè e brioches. Il resto una decina di banchetti con tutto quello che può servire in caso di emergenza, associazioni di mogli, associazioni per la famiglia, sostegno psicologico, assicurazioni aggiuntive, numeri di telefono per babysitter di emergenza in caso per esempio di ricovero ospedaliero di uno dei figli. Il Navigante è andato a raccogliere fogli illustrativi mentre io stavo coi bimbi e il bottino che ha portato comprendeva qualche gadget(portachiavi rosa e azzurro, una penna, una maglietta che però abbiamo comprato), un libretto con una storia illustrata per i bimbi dove il papà era partito e i bimbi vivevano la loro vita senza di lui fino al suo ritorno (ho versato una lacrimuccia quando l'ho letto, non per tristezza, il racconto era allegro e divertente, ma mi si è comunque stretto il cuore), un foglio per chi partiva dove c'erano segnate le cose più importanti da fare per la famiglia prima di partire e un libretto dove venivano spiegate le varie reazioni psicologiche di bimbi e adulti dalla partenza al ritorno.
Io mi sono davvero commosa, mi sono sentita finalmente riconosciuta, mi sono sentita supportata e mi è sembrato quasi possibile sopravvivere a questi lunghi 4 mesi anche senza che avessi la ragazza au pair.
In Italia tutto questo non esiste, anzi come moglie di un militare sono quasi sempre oggetto di invidia perchè abbiamo uno stipendio sicuro, diversi vantaggi, ma nessuno pensa ai molti mesi di missione, ai continui spostamenti, al fatto che per la Marina (o Esercito o qualsiasi apparato) noi famiglia proprio non esistiamo. E per un momento ho capito come qui e in Spagna è ancora abbastanza usuale trovare famiglia di tre, quattro o anche più figli, soprattutto nelle famiglie dove lavora un militare.
Se penso a quella mattina mi emoziono ancora e con amarezza continuo a pensare se mai in Italia avremo anche solo qualcosa che possa essere simile, ma purtroppo so già la risposta :(
Purtroppo la risposta si sa di giá...
RispondiEliminaIl libretto che hai letto ai tuoi figli(o anche da sola,ma non penso), era in italiano,spagnolo,inglese,francese o un'altra lingua???
Isabella
Ps: un mio consiglio: sono più interessanti i post sul bilinguismo,possono servire a molti,soprattutto anche a me,dato che ho 2 figli danesi-spagnoli.
In francese, qua non sanno altra lingua se non la loro :))
EliminaCiaooo!torno dopo secoli di gap,ma ti leggevo spesso,sia nelle tue fasi down ke up e mi fa piacere saxe ke x un attimo ti sei sentita sostenuta e far parte di una famiglia dove tra membri ci si capisce..quella riunione mi sembra un bel modo di insegnare e trasmettere civiltá,ke nn é poi tanto scontato!!!tieni duro,son certa troverai appoggio nei tuoi prossimi step
RispondiEliminaInfine,Isabella,scusa se mi permetto,capisco cosa vuoi dire,ma penso ke nei nostri blog i post rappresentino anke una sorta di terapia,di sfogo,x cui se a volte rischiamo di sembrare pesanti o poco interessanti x alcune,magari x altre siamo un esempio di condivisione e ci fa sentire meno sole,meno incomprese...x fortuna esiste la libertá di leggerci o meno :-)
Mi fa piacere averti sempre tra i miei lettori, grazie :)
EliminaVa bene,ho capito. Grazie.
EliminaIsabella
Io ti penso in questo periodo. Sarà dura ma sonon certa che una volta passato tutto sarai orgogliosa di te.
RispondiEliminaPS ti ho scritto una mail e ho in mente una cosa... Quando vuoi Rispondimi!:)
Letto e risposto :)
Eliminaeccomi qui, finalmente lei dorme e io non lavoro. Ho seguito tutta la tua avventura fin qui. Sei davvero coraggiosa e brava. 4 mesi accipicchia. Hai ragione le mogli sono sempre in secondo piano in Italia. intanto tanti tanti auguri e voglio leggere presto dell'aupair che mi interessa. prometto che commenterò più spesso. ho avuto il blocco della blogger :P
RispondiEliminaFortuna che nei Paesi del Nord Europa(Germania,Belgio,Olanda,e Paesi Scandinavi), c'é una diversa mentalità,e le mogli sono sullo stesso piano del marito.
EliminaIsabella
Ciao, ho letto sempre le tue avventure fin qui. Che dire: sei veramente brava e coraggiosa. 4 mesi accipicchia ! Davvero dura essere la moglie di un militare, anche e soprattutto sul piano psicologico. In Italia tutti i gruppi politici sbandierano ai 4 venti la famiglia.....ricordi? :P
RispondiEliminaintanto tanti tanti auguri, voglio leggere dell'aupair che mi interessa. Prometto inoltre di farmi sentire più spesso ma sovente leggo i blog nel tragitto casa-lavoro e faccio fatica a commentare dal cel
bacioni!
non ho mica capito se ho commentato o no
RispondiEliminaCome vedi hai più che commentato :D
EliminaProssimo post è proprio sulla au pair, ma mi sa che troverò cinque minuti per scriverlo solo dopo la partenza del Navigante, siamo presi da mille e cinquecento cose e quei minuti liberi sono per noi e per i bimbi.
Mi pare così strano debba partire tra pochi giorni per così tanto tempo...ma passerà e sorriderò di tutto questo...
forza e coraggio, l'attesa e' sempre piu' difficile dello smazzo!
RispondiElimina