venerdì 21 novembre 2014

L'ingrediente che ci amalgama

E siamo all'ultima settimana da mamma single o vedova bianca o come cavolo volete chiamarmi.
Sono molto molto molto stanca. Anche se i nani sono tutte le mattine all'ecole e alla creche (ho chiesto anche il venerdì per il Vitellino in queste settimane per avere una mattina in più "libera"), io non riesco a tirare il fiato. Le mattine tra il corso di francese e le commissioni in giro, andare a portare e riprendere entrambi i nani sono un delirio. I pomeriggi tra il mettere a posto casa, cucinare per la cena, stare dietro a loro sono estenuanti. Semplicemente non vedo l'ora che arrivi la sera, leggere qualche storia nel lettone e buttarmi a dormire. Alle 21, insieme a loro. Che depressione!
Quando rimango da sola con i nani per giorni tutti i miei limiti di mamma salgono come le bollicine dello champagne. Divento rigida, non riesco a rilassarmi, la mia pazienza è sotto i tacchi, urlo davvero troppo, le mani fremono spesso. Oddio, scrivendolo, mi rendo conto che divento come mia madre! Che effettivamente era come se fosse sola visto l'aiuto nullo di mio padre...
Cerco di essere indulgente con me stessa, cerco di darmi svariati pat pat sulla spalla quando le cose filano più o meno nel verso giusto, cerco di cambiare quello che dentro di me sento sbagliato anche se faccio davvero un'enorme fatica.
Essere soli non è facile. Soprattutto quando il compagno che hai al tuo fianco è davvero parte integrante della tua vita e di quella dei tuoi figli. E per inciso non è facile nemmeno essere senza un papà, lo vedo negli occhi dei miei nani quanto questo periodo sia per loro difficile, soprattutto ora che iniziano a rendersene conto davvero di cosa significhi "papà andrà via qualche giorno per lavoro".
Senza dimenticare che il Navigante, con tutti i difetti di un uomo, è una persona che quando è con noi è solo per noi. E quindi quando non c'è davvero manca qualcosa, la nostra non è più una famiglia vera e propria, facciamo fatica ad amalgamarci perchè l'ingrediente che ci lega armoniosamente non c'è.
Questo ingredienti fa parte della mia vita da nove anni proprio ieri. Ci sono stati momenti in cui la ricetta è impazzita, ma siamo sempre riusciti a salvarla. Ora non riesco proprio a pensarci diversamente se non insieme e ogni secondo di lontananza diventa sempre più pesante, dopo tutto questo tempo dovrei essermi abituata e invece è sempre peggio.
E penso con terrore all'anno nuovo: nella tabella di marcia c'è come l'anno scorso una missione di 4 mesi fuori. Sto ballando la macumba perchè succeda qualcosa che non lo faccia partire, che ne so, la crisi mondiale, che la nave si scasci, che si rompa una gamba...magari quello no, che poi un uomo malato in casa, è peggio di 4 mesi di lontananza! Ma ancora una volta penso che non ce la posso fare, anche se poi dovrò :(

12 commenti:

  1. $ mesi son davvero lunghi, ma i restanti 8 lo son di più...
    Intanto goditi la sua presenza, non pensare adesso alla sua partenza, ci penserai quando sarà il momento.

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    1. Me lo dicono in molto, me lo dico pure io...ma il masochismo impera!!!

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  2. Mi spiace...deve essere davvero dura. Incrocio le dita per una cancellazione della missione allora!

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    1. Incrocia incrocia pure! Io sono tutta incrociata, ma so che sono speranze abbastanza vane.

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  3. uno spaccato di vita che molte di noi, credo, possano condividere. Sei bravissima ad accudire i tuoi piccoli ed a portare avanti la casa, la famiglia.. con tutto quel che ne consegue!
    Certo la lontananza del tuo compagno si fa sentire ma credo che il ritrovarsi sua bellissimo. ..
    con simpatia
    a bientot
    simonetta

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    1. Ritrovarsi è sempre stupendo, alle volte queste lontananze aiutano pure...ma alla lunga questo continuo prendersi e lasciarsi è estenuante.
      Grazie per le tue parole :)

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  4. A piccoli passi ! A piccoli passi si va lontano. Lo diceva mia nonna. Credo che sia profondamente vero, anche se dall'interno le situazioni non ci permettono di capirlo. Ma vedrai che supererai e superete anche i 4 mesi.
    Ora non ti rovinare il ritorno e il natale con il pensiero della partenza. Ma goditelo a piccoli passi anche questo!

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    1. Hai ragione e lo faccio pure, ma nei momenti deprex ci penso subito :(

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  5. Situazione che conosco abbastanza bene, anche se non con trasferte così 'estreme'.
    Quando i ragazzi erano più piccoli lui era via spessissimo, la valigia era parte integrante della nostra stanza, sempe li in un angolo.
    Adesso che invece lavora più vicino a casa mi capita di chiedergli " ma non è che ti capita una trasfertina...così...tanto per farmi respirare un pò?!?!"
    Incontentabilmente Impe

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