Oggi è stata una giornata lunga e psicologicamente devastante, iniziata stamattina con la frase: "e vabbè ma tu all'inizio avevi un sacco di pregiudizi verso noi del sud", detta a me, che prima di mettermi con il Navigante stavo con un siciliano, che più a sud di così andavo solo in Africa. La cosa strana è che mi ci sono sempre trovata bene in Sicilia e, in particolare, con la famiglia super terronica del mio ex.
Invece con la famiglia del Navigante non c'è mai stato verso, non mi sono mai sentita accettata e mi sono sempre sentita un po' "quella del nord", una frase che dava alla mia diversità geografica una velatura smaccatamente negativa, che a me, nata e vissuta in una regione di cammino, a contatto con ben due diversi stati, proprio non andava giù non essere accettata per la mia diversità.
Quindi quella frase ha provocato un vero e proprio tzunami, perché va bene tutto, ma non diciamoci cazzate e mettiamo allora tutte le carte in tavola. Quindi sono scese tante carte, numeri e figure, di ogni segno, colore e mazzo, roba che a un certo punto ho iniziato ad avere delle palpitazioni preoccupanti, ma forse quelle sono causate dal caffè che sto ricominciando a bere, visto che sto stettando pian piano il Francese.
Sono ancora un po' scossa e mi ritrovo a fare i conti con una situazione che proprio non so gestire, mi ritrovo a dover parlare io, quando invece avrebbe dovuto farlo il Navigante, con due persone che in fondo non conosco perché non sono mai scese a patti con me, con noi, con la nostra vita e che mi hanno sempre dato l'impressione di guardarmi con sospetto.
Ora però ci sono i nipoti e magicamente pare che io sia una persona splendida, una madre fantastica, la nuora migliore dell'universo e tutto quello che ho sempre sentito sulla mia pelle, ma anche con le mie orecchie, non è mai davvero esistito o comunque è stato travisato.
Mi sono trovata a parlare della situazione delicata che abbiamo passato io e il Navigante l'anno scorso, che faccio fatica a parlarne con lui, figurarsi con i suoi, e degli errori che sono stati fatti da parte loro e da parte del Navigante nel loro rapporto, che, voglio dire, io cosa mai posso saperne visto che non li ho mai praticamente visti insieme?
Mi sono sentita rinfacciare cose che non dovrebbero essere rinfacciate a me, ma a loro figlio, mi sono sentita dire che loro giustificano il figlio per i suoi comportamenti e che io avrei dovuto parlare con loro di quello che il figlio gli nascondeva (tipo avrei dovuto essere io a dirgli che volevamo sposarci, che evidentemente dirgli di farlo non bastava e avrei dovuto prendere la situazione in mano...cioè sottolineamo che avevo 23 anni e non li conoscevo quasi?), quindi in ogni caso fondamentalmente lui ne esce come quello giustificabile, io invece no, almeno così sembra a me. Ho dovuto fare da psicologa, ho dovuto fare l'empatica, ho trattenuto lacrime, mentre loro ancora credono di avermi accolta a braccia aperte, di aver dato il meglio di loro, di essere stati sempre dalla mia parte mentre io, e poi la mia famiglia, i soliti polentoni razzisti avvolti di nebbia che sputano sul sud e che credono che sotto al Po ci sia solo la mafia!
Mi rendo conto che con questa famiglia, partendo dal figliol prodigo che ho sposato, se non scendo a compromessi io non lo fa nessuno e se nessuno scende a compromessi la colpa è comunque mia. Io che vengo sempre additata per quella caterpillar, per quella che non sente ragioni, per quella che, anzi, vuole le ragioni sempre dalla sua parte, si trova costantemente durante tutta la sua vita nella situazione che o mette da parte completamente sè stessa o tutto va a rotoli.
Quando ho lasciato il mio ex siciliano mi ero ripromessa che da quel momento io sarei venuta prima di tutto e tutti, perché avevo 22 anni, ma avevo dato già troppo agli altri, tralasciando quello che ero io: con il siciliano che non faceva altro che dire quello che dovevo o non dovevo fare (in particolare non avrei dovuto manco parlare con altri uomini...posto che lavoravo in un ambiente militare "leggermente" maschile...); con il mio primo amore, 6 anni in cui i miei desideri erano costantemente schiacciati, ridicolizzati e, ovviamente, messi al bando; con i miei genitori che non prendevano mai nemmeno in considerazione quello che io o mia sorella pensavamo.
Ora ne ho 33 di anni, tre figli, una vita che mi sono creata dal nulla, ma non è cambiato un cazzo! Se non avessi messo da parte una buona fetta di me non avrei creato questa vita e anche se ci fossi riuscita l'avrei mandata in frantumi di sicuro l'anno scorso.
Comincio a pensare che la mia vera me sia qualcosa di incompatibile con il resto del mondo, una specie di bomba ad orologeria da disattivare il prima possibile, o più semplicemente il capro espiatorio di tutti i mali. Un po' come il Vitellino che in un modo o nell'altro è sempre lui a sentirle, anche quando c'è ampiamente concorso di colpa.
Giornate come questa mi distruggono, giornate come questa mi fanno sentire altamente inadeguata, giornate come questa rendono ogni mio passo incerto e minano le poche certezze che mi sono creata, giornate come questa mi fanno venire voglia di scappare lontano da tutto e da tutti. E pensare che hanno detto cose davvero molto carine di me, ma alla fine mi sento solo responsabile per tutti gli errori, per tutte le mancanze mie, ma anche loro e del Navigante, mi sembra come che, in fondo, se io non avessi detto, fatto, provato, voluto, determinate cose, tutto sarebbe andato meglio, come se fondamentalmente tutto sia a causa mia e del mio carattere.
Una sensazione sgradevolissima che mi ha accompagnato per tutta l'adolescenza che a quanto pare non mi molla neppura da adulta. Voglio uscirne qualcuno mi aiuti!
Amica mia. Respira. Profondamente. Calmati.
RispondiEliminaQuanta carne al fuoco. A me pare, così di botto, che il litigio coi tuoi suoceri sia stato alquanto catartico, e che abbia tirato fuori cose che avevi seppellito per un po' ma che non potevi più tenere compresse.
Il che, magari non sembra, ma è positivo.
Periodicamente io faccio gli stessi tuoi pensieri, in particolare sul fatto che "se non faccio un passo indietro io qui va tutto a catafascio". E mi incazzo, uguale a te, mi sento da schifo, uguale a te, mi vien voglia di sbattere tutto per aria, e fanculo tutti. Allora mi ricordo di quello che diceva mio nonno, persona di poche parole ma che quando apriva la bocca diceva cose con parecchio senso. Lui diceva "chi ha più buon senso lo usi".
E questo cosa significa?
Significa che dobbiamo lavorare con la creta che abbiamo tra le mani. Non possiamo prescindere dalle persone che abbiamo davanti, che siano il Navigante con le sue "marachelle" o i tuoi suoceri coi loro pregiudizi, non c'è modo che tu possa cambiare l'essenza di queste persone. Pensare di potere, o peggio pretenderlo, non fa che farti soffrire maggiormente (e questo lo dico anche e soprattutto a me stessa). Il senso del consiglio di mio nonno era: ognuno faccia il meglio che può con quello che ha. Magari i tuoi suoceri hanno davvero fatto del loro meglio con te, e magari a te continua a sembrare insufficiente o peggio, ma se loro sono al loro meglio, cos'altro puoi pretendere? Non si può pretendere di più dalle persone, che non il loro meglio. E anche tu, che sicuramente hai fatto del tuo meglio in questa e altre circostanze, non puoi pretendere di più da te stessa. Il tuo fare passi indietro, altrimenti detto fare compromessi, fa parte di questo, fa parte del tuo attivo contributo alla costruzione della vita che volevi e che ehi!!! HAI di fatto costruito. Amica, tu hai VINTO. Magari oggi ti senti di merda, ma tu hai vinto, nonostante gli ex di dubbio gusto, nonostante dei suoceri razzisti, nonostante un Navigante non sempre perfetto, tu hai vinto. Non ti sei lasciata fermare e hai fatto quello che era necessario per proseguire sulla strada che ti eri prefissa. Dovresti essere proprio fiera di te stessa, altroché!
E' naturale che "tutto dipenda da te" perché a quanto posso capire sei una donna forte con idee chiare e precise e con una certa qual ostinata tenacia nel perseguire i tuoi obiettivi. Chi è da meno, ti criticherà sempre. Chi ha idee diverse, ti criticherà sempre. Chi non ti comprende, chi non condivide le tue scelte, ti criticherà sempre. Rassegnati. Rassegnamoci. Non si può far contenti tutti, pace.
Quello che posso consigliarti è che per uscire dal tuo impasse emotivo, non devi rivolgerti all'esterno di te stessa, ma all'interno. Devi solamente "imparare" a farti scivolare certi atteggiamenti come pioggia sulla mantellina gialla.
A essere più tranquilla, a prendertela meno. A farti toccare meno. Oh intendimi: non sto dicendo che sia facile. Io ci ho messo anni, ad esempio, a venirne a capo con mia mamma, e ancora certe volte...... Ma alla fine la vita è la tua e la vivi come meglio ritieni. Se a qualcuno non sta bene son problemi suoi, non tuoi!
Bacio.
Grazie amica.
EliminaTanta carne al fuoco sì, ma in realtà non posso neanche dire che fosse un vero e proprio litigio, più che altro una serie di chiarimenti su tutto il nostro passato. Ma in fondo non è che abbiamo chiarito chissà che, loro continueranno a essere convinti di certe cose, continueranno a farmi mille complimenti e a dire che si sono sentiti esclusi. Questo loro atteggiamento mi fa sentire inadeguata, mi fa sentire che se io non faccio un passo indietro, tutti stanno di merda.
Un esempio idiota? Io non ho mai chiesto al Navigante di tornare a casa per fare le vacanze, un weekend, di stare vicino ai miei. Di tutti questi anni io ho sempre e solo chiesto il Natale, cosa che per altro a lui più di tanto non è mai interessata. Ora pare che per tutti, Navigante compreso, sia fondamentale il Natale! E attenzione che abbiamo invitato i suoceri più volte a casa nostra e loro sono venuti solo una volta, passando tre giorni a criticare tutto, cosa mangiamo, quando mangiamo, come mangiamo, che loro al sud fanno così, che loro al sud fanno colà. Perché, mi chiedo e mi richiedo, devo indietreggiare anche sull'unica cosa che per me conta sul serio?? Dopo aver mollato tutto e tutti per seguire il Navigante?? Risposta: ma quella è stata una scelta tua!!!
Cioè fondamentalmente quella che ci perde devo essere sempre io????? Che tanto visto che c'ho un carattere di merda e la gente mi sopporta dovrei solo ringraziare!
Non so se voglio e posso fare sempre io questa parte...
Vuoi sapere cosa pretendo? Sincerità. Sincerità nel riconoscermi quello che ho passato, sincerità nel dire ho sbagliato, sincerità e umiltà. L'ho preteso a casa mia, dove abbiamo affrontato problemi ben più gravi di questi, lo pretendo da mio marito, lo pretendo da chiunque interagisca con me.
EliminaNon puoi e non devi, infatti. Non rinunciare. Si comincia dalle piccole cose. Il Natale è "tuo"? bene tienitelo. Bon. Cosa fate, venite dai tuoi genitori? Bene, ci saranno degli alberghi no? Se i tuoi suoceri ci tengono tanto, prenderanno una stanza. Anzi guarda: offriti di pagargliela. Se accettano, contenti tutti, se non accettano si vedrà quanto ci tenevano davvero.
EliminaStrategia amica! Strategia :-)
Vedi il problema è che li abbiamo invitati ancora e ancora, gli abbiamo trovato il B&b e lpabbiamo pure pagato, ma no, loro vogliono che andiamo da loro, non c'è verso. E ridendo ti dicono pure: e ma voi non fate la pasta con le vongole per la Vigilia!!
EliminaCome volevano il nome del nonno per il nipote (paletto inamovibile...è una delle tradizione più becere del Belpaese per quanto mi riguarda!!), come volevano che portassimo la partecipazione del matrimonio a mano (e noi vivevamo in Spagna), come vogliono che andiamo a fare le vacanze là.
Si aspettano dei comportamenti di rispetto di secoli fa, su cui non sono d'accordo e che non hanno senso per me.
Questo mi fa passare per la cattiva e quel che è peggio è che mi ci sento davvero, la capricciosa della situazione, dopo che l'anno scorso il Navigante mi ha contestato alcune mie posizioni (come il Natale, ma non il nome grazie al cielo!) e che non riesco a capire se era solo il momento del dubbio generico su tutto o se ci credesse davvero. Perché tanto non se ne parla più, lui sta bene, quindi...
sono d'accordo. li non c'è che insistere. parlare parlare parlare.
RispondiEliminaLa puff non avrebbe potuto usare parole migliori e interpretano perfettamente anche il mio pensiero.
RispondiEliminaSulla tua aggiunta mi sento di dirti che dal tuo compagno assolutamente devi pretendere quello che per te è giusto. Dagli altri? Non è necessario che corrispondano alle tue esigenze, e se non ne sono in grado il valore che hanno nella tua vita decidilo tu. Non lasciargli il potere di farti sentire inadeguata.
E io sono convintissima, che in totale buona fede i tuoi suoceri non potranno mai dirti quello che vuoi sentire, perché come l' hai vissuta tu non è come è stato per loro. E probabilmente avete ricordo di uno stesso episodio uguale nella sostanza ma diverso nelle emozioni. Loro sono convinti di essersi comportati bene.
Se non vuoi cedere sul Natale non farlo, gli darà fastidio ma fa' lo stesso. Non è un problema di cui devi farti carico tu.
Un abbraccio cara e che questi giorni finiscano in fretta
Forse la mia insicurezza è data anche dal non essere mai stata supportata dal Navigante.
EliminaPensavo di non avere più 20 anni, pensavo che certe cose non mi toccassero più, ma vivere a stretto contatto per un tot di tempo e il fatto di aver ricevuto diverse critiche dal Navigante stesso lo scorso anno ha minato nuovamente la mia sicurezza.
E' un lungo lavoro che devo fare sempre su di me, ma vorrei tanto che ci fosse qualcun altro che mi aiutasse.
Ciao Angolo di te stessa,
EliminaIl fatto che il Navigante terrone non ti "supporti" fa parte del quadro generale... ovviamente fa parte anche lui di quel gruppo di terroni e presumo che culturalmente ne condivida le caratteristiche attitudinali.
Certa gente fa veramente schifo.
Solidarietá
Hola Vedetta! Piacere di averti tra queste pagine.
EliminaNo, in realtà lui è davvero molto diverso sia nei modi, che nella cultura, del resto è uscito di casa a 15 anni per non farci più ritorno e ha viaggiato talmente tanto che non è decisamente uno da chiusura mentale.
Semplicemente è uno che si fa i fatti suoi e non vuole discutere, non servivano parole secondo lui per supportarmi, i fatti parlavano chiaro.
Non lo giustifico, alle volte averlo al mio fianco sarebbe stato più facile, ma del resto non posso pretendere qualcosa che lui non è.
Principessa ho visto che avevi scritto due commenti a questo blog, ma li ho cancellati per sbaglio.
RispondiEliminaMi farebbe piacere se potessi rimetterli!
...mi sono imbattuta in questo blog x caso. .e mi sono resa conto di essere molto vicina a te con i tuoi "stati d'animo "...siamo tutti bravi a dire che la comunicazione è essenziale. .ma io so che ci sono persone tarate. ..con la quale ogni parola viene travisata....sono anche io del sud...e so bene di cosa parli...pensa che io da una vita intera cerco di abituarmi ai miei contorni...ma nn riesco. ....
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento, grazie per averlo riscritto!
EliminaE' bello che qualcuno del sud mi capisca, alle volte le mie parole vengono travisate e passo per la polentona leghista, cosa che ovviamente non sono nemmeno lontanamente!
Vabbè, magari è questione di tempo, magari devo imparare ad avere pazienza, cosa che mi manca, magari sarà sempre così e basta...chi lo sa...
Ahahahah. ...ho riletto i tuoi post...vorrei rincuorarti di una sola cosa...ringrazia il cielo che vi separano km e km...:D
RispondiElimina:P me lo ripeto spesso pure io!
EliminaIo mi limito a dirti che tu, col tuo essere "bomba a orologeria" sei quella che da sola si gestisce tre figli e una vita intera. I suoceri si fanno vedere quanto? Due volte all'anno? Prova a ignorarli... In fondo loro sanno poco o nulla della tua vita! Un abbraccio
RispondiEliminaSì, ecco ignorarsi non è facile, soprattutto se me li devo ciucciare da sola. E non è facile perché se c'è una cosa che proprio faccio fatica a fare è farmi scivolare le cose addosso...ma mi sa che prima o poi mi toccherà imparare...
EliminaPS: tutto bene?! Un abbraccione, vi penso! E tanti auguri per il vostro anniversario!