domenica 7 ottobre 2012

Il rito della tisana

Quando ero al liceo a metà pomeriggio mi fermavo per un pausa dallo studio e mi preparavo un bel thè caldo, che non solo mi ristorava, ma mi dava anche un po' di calore, visto che a casa mia faceva sempre un freddo becco perchè i miei accendevano il riscaldamento il meno possibile.
Poi sono andata a vivere con il Navigante e il rito del thè pomeridiano si è fatto più rado, perchè il pomeriggio tendevano a fare un giro, ma è stato soppiantato dal rito della tisana serale, che bevevamo o nel letto accompagnati da un buon libro o davanti alla tv, accoccolati sul divano. bei tempi...
Poi sono rimasta incinta della Belva e le nausee mi hanno precluso per quasi quattro mesi un'ingestione di liquido superiore a mezzo bicchiere che non fosse accompagnato da almeno un chilo di pane o cibo simile. Capirete che le mie tazzone da mezzo litro di tisana o thè non potevo nemmeno pensare di guardarle! Anche quella allo zenzero, che in teoria dovrebbe essere un'antinausea era per me impossibile da bere. Alla fine per tutta la gravidanza, onde evitare spiacevoli ritorni di fiamma, mi sono ben guardata dal bere tisane e anche con la gravidanza del Vitellino, seppure non abbia sofferto molto di nausee, mi sono tenuta alla larga.
Poi è arrivato l'allattamento e la stretta connessione di quello che ingurgito con quello che succede al Vitellino ora e alla Belva prima. Quindi via di tisane al finocchio/anice/liquirizia e chi più ne ha più ne metta nel caso mangi troppi latticini e il Vitellino ora, e la Belva prima, soffra di coliche oppure tisane di tiglio/camomilla/melissa e simili nel caso di giornate storte. Durante poi i salti di crescita mi facevo (e ora mi farò) di quei bibitoni da paura con le erbe fresche del giardino di mia mamma, finocchio e salvia in primis, che non solo mi dissetavano tantissimo, ma mi aiutavano nella produzione del latte, che poi la Belva mi ha fatto il primo in pieno torrido agosto e mi stava praticamente disidratando.
Ovviamente tra gravidanze e allattamenti sono due anni che praticamente non bevo un thè (se devo "sgarrare" meglio un bel caffè nero senza zucchero!), ma devo dire che infusi e tisane mi danno molta più soddisfazione visto che riesco a berli senza aggiungerci nemmeno un cucchiaino di miele e quindi mi godo tutti i sapori al naturale.
Insomma cambiano le priorità, cambiano i luoghi, i momenti, le persone, ma non toglietemi il mio mezzo litrozzo di tisana, infuso o thè che sia, è un momento mio di relax: il bruciarmi la lingua con il primo sorso, il bere velocemente perchè non c'è cosa più schifosa di una tisana mezza tiepida, l'inzupparci qualche biscotto quasi di nascosto perchè è quasi ora di cena e senti ancora la voce di tua madre che ti cazziava perchè "poi non mangi!!" (ma chi lo dice?!?), il tepore nelle mani mentre sorseggio e poi in tutto il resto del corpo quando ormai il rito è finito, annebbiare la mente e pensare per un attimo al nulla assoluto, riesco a farlo anche con due nani urlanti per casa...
Sì, la roba che bevo è proprio forte, ma il mio spacciatore non ve lo svelo ;)))

3 commenti:

  1. uguale! però la tisana la bevo dopo cena. la mia preferita anice/finocchio e liquerizia :)

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  2. Nel periodo dell' allattamento ero totalmente dipendente della tisana Piu latte dell Milte!!!!

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  3. Anche per me, toglietemi tutto ma non la tisana serale!

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