Nei rapporti a due quando sono stanca, incazzata mi chiudo a riccio e tendo ad attaccare, a non lasciarmi andare in dolcezze, non mi lascio sfuggire nemmeno un misero abbraccio. Un caratteraccio insomma.
Quello che mi dispiace è che questo lato del mio carattere viene fuori anche con i miei figli, ora principalmente con la Belva, ma dubito che ne sarà esente anche il Vitellino.
Un esempio pratico? Ora la Belva mi sta andando a dormire dopo pranzo, il che mi ha scombussolato non poco perchè le mattine sono già abbastanza un delirio e allungarle non aiuta, Quindi arriviamo tutti stanchi e quando alla Belva basterebbe un abbraccio o una canzoncina per addormentarsi, io sono talmente esasperata che urlo, la sgrido, le piazzo in bocca il ciuccio in malo modo e alla fine si addormenta piangendo e io mi sento uno schifo.
Mi rendo conto del mio sbaglio anche durante, non solo dopo, ma proprio non riesco a cambiare atteggiamento, mi sento paralizzata, come se a lasciarmi andare rischiassi chissà che, come se ad essere più dolce e meno rigida facessi chissà che errore educativo.
Ho come l'impressione che in questo mio comportamento ci sia un qualche retaggio dell'infanzia, ma non ho ancora capito quale e mi sa che finchè non lo capirò non riuscirò nemmeno a passare oltre. So benissimo che la stanchezza di sentire sempre qualcuno che piange non mi rende facile la gestione dello stress, ma vorrei tanto poter essere una mamma migliore ed è proprio difficile.
Anche se il mondo ci vorrebbe extraterrestri, in fondo anche noi mamme, siamo umane...è solo la stanchezza naturale che ci colpisce a farci comportare così, magari sbagliando, ma non facciamocene una colpa troppo grande.
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