lunedì 3 aprile 2017

La Messa a Tolone

Io sono cattolica, più o meno praticante, nel senso che non vado a Messa tutte le domenica, né seguo strettamente le regole, ma cerco comunque di far entrare la religione nella nostra routine anche se so che potremmo fare molto molto meglio. Non è stato sempre così.
Sono stata cattolica per cultura, per educazione, quando andavo a Messa perché obbligata da mia madre o per fare catechismo. Per un po' durante la mia carriera agonistica, non lo sono stata quasi per niente, andando solo nelle feste comandante, quando non dovevo allenarmi o gareggiare.
Infine, quando mi sono trovata sola, lontana da casa 1000km e in una scuola militare, mi sono rifugiata in Chiesa per scappare da una routine schiacciante, mi sono rintanata lì per riposare, pensare, poi per cantare nel coro ed è stato lì che finalmente ho trovato quello che cercavo.
La Chiesa, andare a Messa, è per me un momento di calma assoluta, ascoltare parole e discorsi alle volte francamente incomprensibili, ripetere insieme a più persone le stesse parole come fossi in trance, una specie di momento estatico che mi mette in comunicazione con le persone attorno e con quel qualcosa/qualcuno più grande di noi, che sia Dio, Allah, Buddah o chi altro.
Come me, il Navigante, che ho trovato proprio in quella scuola militare, proprio in quel coro, con cui condivido questo senso religioso un po' al di fuori delle righe; con lui ho ascoltato messe in spagnolo nella nostra avventura expat in Andalucia, in polacco sul Cammino di Santiago, in svedese a Stoccolma, in francese ora ovviamente...che già è difficile seguire per filo e per segno in italiano, figurarsi in un'altra lingua! Ma è proprio il suono del parroco e delle persone che rispondono che mi piace e di cui non riesco francamente a fare a meno.
Alla nascita dei due nani grandi ho però praticamente smesso di andare a Messa, il mio momento estatico di calma e ascolto era diventato un momento di stress, dove andavo per dovere, ma in realtà non c'ero affatto dentro, troppo occupata e preoccupata che i nani non facessero casino.
Finché non ci ho riprovato qui, a Tolone, dopo aver scoperto che in varie chiese c'era la "messa dei bambini"; siamo quindi andati nella chiesa affianco casa nostra (ma di cui non si sentono mai le campane purtroppo, chissà come mai) e all'arrivo della Liturgia ci vengono letteralmente rapiti i bambini che vanno in un'altra stanza dove colorano scene tratte dal Vangelo del giorno, leggono e viene spiegato il Vangelo e imparano le canzoni della Messa. Per i bambini sotto i tre anni è prevista inoltre una "guarderie", ma penso siano in pochi ad usufruirne, anche perché se un bimbo ha bisogno di muoversi o piange, c'è la stanzetta dell'oratorio da poter utilizzare e dove si può continuare a sentire la Messa in video. I bambini rientrano dopo la recitazione del Credo, pronti per consegnare il soldino e per venire a farsi benedire dal prete durante la Comunione (si mettono in fila insieme ai genitori con le mani a croce sul petto, in modo tale che il prete sa se hanno fatto già la Prima Comunione o no).
Nel resto del tempo ci sono una quantità di bambini seduti a leggere o sdraiati al suolo a disegnare e nessuno si stupisce della cosa, anzi. Nel mio quartiere e in quelli vicino, vivono moltissime famiglie della Marina francese, tutte molto cattoliche e tutte con molti figli, tre come minimo, ma anche quattro, cinque o più e la Chiesa è sempre ricolma di bambini, tanto che quando se ne vanno per la Liturgie sembra proprio svuotata! Ma la Chiesa è pronta ad accoglierli, ad accettare che siano bimbi che non possono seguire una Messa per un'ora di seguito e mettono in atto svariati stratagemmi perché tutti ne escano contenti, senza sguardi straniti di vecchiette incartapecorite per il fatto che pretendi andare a Messa con tre bambini piccoli. I bimbi non si annoiano troppo e imparano, gli adulti seguono la Messa, il prete può "lavorare" in pace.
E quindi ora sono di nuovo una cattolica più o meno praticante :)

14 commenti:

  1. Ciao Angolo,

    Guarda che è assolutamente normale avere gli alti e bassi nella "praticanza" ..diciamo cosi... per riderci sopra e non prenderci troppo sul serio.

    Esistono anche periodi in cui non si va per nulla per svariati motivi o anche perché magari non si "sente" dentro davvero l'impulso. Secondo me è meglio essere sinceri ed onesti con se stessi. Poi quando si hanno i bambini piccolissimi sei perfettamente giustificata : da questo punto di vista le principali chiese negli stati nordici dell' Unione Europea sono tutte dotate di angolo bimbi con i giochi e le scene da colorare con temi biblici come hai detto tu se non una vera e propria nursery e spessissimo hanno anche un servizio di traduzione in simultanea multilingue per visitatori occasionali, expats e anche turisti che vogliano sentirsi una messa... comunque sia se uno non si sente di andare o deve andare contro voglia allora è meglio stare a casa, Dio è ovunque :-)

    Quando eri a Stoccolma andavi alla messa di rito luterano?

    Saluti ecumenici

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    1. A Stoccolma ho assistito alla Messa nella cappella reale, quindi direi proprio di sì! Ma ho dimenticato di scrivere che noi siamo andati più volte ad ascoltare il culto protestante, in Italia e in UK, ho pure fatto la testimone di nozze a un matrimonio protestante: quello di mia sorella!
      E hai ragione: Dio è proprio ovunque!

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  2. Maddai! Questa sì che è una bella idea. Tempo fa andai a un battesimo in una chiesetta sperduta in un paesino della bassa e il prete aveva organizzato la Chiesa con un enorme angolo bambini, pieno di tavolini, seggioline, colori, fogli e giochi. Era ora che qualcuno si smuovesse in tal senso, no?

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    1. Decisamente!
      Nel mio paese d'origine ora c'è un prete che coinvolge molto i bambini e i giovani, ma quelli già in grado di capire e ascoltare ciò che un prete ha da dire, insomma quelli in età da Prima Comunione per intenderci.
      Piano piano ci arriveremo anche noi, no?

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  3. E come dice un noto proverbio :
    "Tolone val bene una messa"

    :-)

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  4. Io non sono praticante e tanto meno cattolica, ma in questo periodo un po' invidio chi riesce a trovare conforto e calma in questi riti, ne avrei bisogno.
    Comunque ogni volta che leggo i tuoi post mi si aggiunge un pezzo che non capisco (scuola militare?)..dovrò mettermi a leggere bene tutto che mi sa' hai una vita proprio interessante!

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    1. Ahahahaha!!! Mi sa che non riuscirai a costruire proprio tutto tutto leggendo qui sul blog, ho scritto a pezzi sparsi della mia vita che, devo ammettere. è piuttosto arzigogolata!
      Sai forse la calma che si riesce a trovare è anche un po' una scusa: c'è Dio, quindi posso lasciarmi andare a tutto, lasciare scorrere le emozioni, un po' come se non ci fosse freno inibitore. Di solito chi è molto razionale non riesce a farlo e quindi trovare poi conforto è davvero difficile. Mi spiace molto che ti trovi in un periodaccio, fossimo vicine ti inviterei a bere un caffè da me :)

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  5. Da noi è così, c'è addirittura una messa appositamente fatta per i bimbi dai 3 ai 7 anni, con un rito abbreviato e una predica spiegata a loro misura. E durante la messa si fanno lavoretti (adesso per pasqua abbiamo appena costruito una tombola) e canti.
    Non è pesante per i bimbi e nemmeno per gli adulti che li accompagnano;)

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    1. Una rarità! Io ho seguito Messa in svariate città italiane e non ho mai trovato queste accortezze, chi lo sa, magari in questi anni stanno finalmente cambiando un po' di cose! Lo spero proprio!

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  6. io non sono religiosa, soprattutto non sono cattolica, e non vado a messa se non alle cerimonie comandate, mediamente matrimoni e funerali. i miei figli non sono battezzati ne comunicati.
    ma questa chiesa che dici che organizza la messa dei bambini mi pare proprio ben gestita!

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!