mercoledì 17 maggio 2017

E quindi...Roma

Dai, parliamone! E' tempo di mettere nero su bianco i vari sentimenti che mi borbottano dentro riguardo al nostro trasferimento dalla Costa Azzurra a Roma.
Dovrebbe essere facile, in teoria, far fronte a questo cambiamento per niente inaspettato: sapevamo di dover rimanere qui 3 anni, che poi si sono trasformati in 4 grazie a una nuova legge sulle missioni in ambito NATO; sapevamo anche, con certezza quasi matematica, che la destinazione successiva sarebbe stata Roma, una destinazione non molto amata in ambito militare, a causa di lavoro d'ufficio e non "sul campo", spesso con orario indecenti, per non parlare della location di questi uffici: pieno centro città, il che significa o svenarsi con gli affitti/mutui, o farsi km e km di traffico mattutino e serale. Il Navigante, in tempi non sospetti, aveva acquistato una casa ancora in progetto tramite una cooperativa militare a un prezzo davvero vantaggioso e pronta proprio quest'anno per essere abitata ufficialmente, quindi noi facciamo parte della categoria "km e km di traffico" every day. Yeah.
Saperlo però non rende per niente facile digerire questa notizia, nemmeno sapere di avere un punto di appoggio e aver già tutti e tre i punti nelle relative scuole. No, questo cambiamento non sarà facile.
Non sarà facile passare da una realtà umana e adatta alla famiglia con scuole, lavoro, parco, spiagge tutto a portata di piedi e bici, alla realtà di una capitale caotica e incasinata come quella di Roma. Non sarà facile tornare in Italia, riadattarsi a quello che, credo, nessuno di noi ama del nostro paese: disorganizzazione, traffico, legge del più furbo sopra ogni altra legge, sfruttamento sul lavoro, tutela della famiglia nulla, per non parlare delle nostre città spesso sporche e mal tenute. Non sarà facile ricominciare tutto daccapo dopo quattro anni di una routine che ci piace e, soprattutto, con tre bambini ormai grandi e due dei quali ben coscienti di questo cambiamento.
Un anno fa, quando la certezza di tornare era al 99% mi ero fatta prendere molto dallo sconforto, so a cosa vado incontro, in particolare riguardo al Navigante e al suo lavoro. Però mi sono detta che non potevo essere negativa, perché se io fossi stata negativa lo sarebbero stati anche i bambini e non voglio che vivano male questa nuova esperienza. Non è stato poi così difficile cambiare rotta, ritornare in carreggiata ed evitare questo pessimismo-e-fastidio che mi aveva completamente accecata, perché, in fondo, sì l'Italia ha mille difetti, Roma forse anche qualcuno in più, ma...perdindirindina! E' Roma!! La capitale della nostra cultura, della storia di quasi tutta l'Europa, una capitale che comunque ti può offrire tanto, tantissimo! E poi scusatemelo, ma per me la pizza romana è la migliore in assoluto e dopo 4 anni di pizza francese non vedo l'ora di farne indigestione!
C'è stato quindi quello che i francesi chiamano déclic, il mio cervello ha cominciato a vedere altro, oltre a tutti i lati negativi, ha cominciato a ricordare com'è facile farsi degli amici in Italia, com'è bello uscire a mangiare fuori senza spendere 50€ come se niente fosse, ma soprattutto ha cominciato a ricordare tutte le bellezze storiche e naturali che ci circondano e che non vedo l'ora di scoprire o riscoprire insieme alla mia famiglia.
Lo so che l'adattamento non sarà una passeggiata e forse non riusciremo mai a pieno a riadattarci, ma non importa, ormai ho imparato a vivere anche gli spostamenti in patria come una sorte di esperienza expat, come se fossimo turisti a casa nostra; mi risulta facile farlo visto che ci spostiamo molto spesso e ogni nostra regione ha le sue perculiarità da scoprire. E nel frattempo sogniamo la prossima destinazione estera, perché ci sarà, eccome se ci sarà...

9 commenti:

  1. Confermo che la situazione politica, morale, logistica e igienica di Roma è sconfortante. Molto sconfortante. Rivoltante. Puoi fartene un'idea tramite il blog Romafaschifo. Ma a volerne cogliere la bellezza, si coglie...
    In quanto alla pizza al taglio, ti dico solo una cosa: Mamma Pizza a via Catanzaro (piazza Bologna). La più buona che abbia mai mangiato. 10 giorni fa mi sono trasferita là vicino e, se ti piace la cucina cinese, quasi accanto alla pizzeria c'è il Dragone, che è di qualità superiore alla media. Poi se abiti alla Cecchignola o a Cesano, vabbe' sopravvoliamo :)

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    1. Io segno tutto, grazie!
      Roma, nonostante tutto, sarà sempre Roma, la città più bella al mondo...certo viverci sarà un altro paio di maniche lo so...

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    2. Comunque io sono leggermente fuori Roma, tra Fiumicino e il raccordo...per me è uguale, non so in realtà a cosa vado incontro, finché non ci vado, non lo so.

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  2. E io che mi faccio prendere ammale se deve venire l'imbianchino e devo svuotare un armadio!!
    Strepitosi, siete strepitosi!!

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  3. mamma mia come ti capisco! Io ho dovuto solamente passare dalla periferia di Bologna al centro di Bologna e mi è sembrato un passo enorme. Sono cambiate le abitudini, le compagnie, le persone e tutto questo per esserci spostati di qualche chilometro. All'inizio l'avevo presa malissimo... ti capisco moooooolto bene <3

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    1. Io dovrei essere abituata essendo il decimo trasloco in dodici anni di vita con il Navigante e invece...

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  4. Quando sono arrivata a Roma, ormai sei anni e mezzo fa, ero sconfortata. Dopo una settimana volevo fuggire, sebbene la conoscessi già abbastanza perchè mio padre ci passava le estati per lavoro (e noi con lui).
    Adesso non la cambierei per nulla al mondo, anche se è una città difficile e -come dico spesso- non è per tutti.

    Per qualsiasi consiglio, parere, sfogo o anche semplicemente un caffè quando sarai qui, sai dove trovarmi. Un bacio!

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    1. Grazie! Non dico mai di no a chi mi da la disponibilità di rompere, quindi penso proprio che mi rifarò viva!

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!