Sono un po' scomparsa, ma queste settimane sono state davvero intense.
Iniziamo con caldo atroce e Belva con la febbre a 40º, poi trasloco, poi partenza del Navigante, poi arrivo di mia madre, poi di nuovo Belva acciaccata con raffreddore e tosse...insomma in un batter d'occhio mi sono ritrovata a fine agosto, nonché a 38 settimane di gravidanza.
Queste settimane sono davvero volate e non so da dove e con cosa cominciare per raccontarle. E penso che se non lo so forse semplicemente non devo farlo. Ma qualche considerazione sparsa e poco sensata probabilmente ve la lascio.
Sono quasi alla fine e questo è quello che mi ripeto, continuamente. Mi godo gli ultimi momenti con la mia Belva, guardo questa casa enorme e penso che fra un po' non lo sará poi così tanto, spero nell'arrivo del Navigante prima di quello di Birbaz, pulisco come una matta e sistemo, perchè so che dopo non potró farlo per un bel po'.
Anche se il caldo è stato davvero asfissiante, mi manca un po' la routine del mare+sagra/cena amici/pizza che avevamo instaurato prima di Ferragosto. È stata una bella estate e mi spiace solo non essermi potuta godere abbastanza la mia Belva, ma so che mi rifarò doppiamente la prossima estate.
Mi ha un po' scombussolato vedere la Belva ammalata sul serio, visto che finora a parte qualche fastidioso raffreddore non aveva mai avuto nulla, e ancora di piú ritrovarmi con una ricaduta ora che sono senza Navigante in un posto nuovo dove devo ancora ambientarmi, anche se è a solo pochi chilometri dalla casa dove stavamo prima.
Ovviamente la convivenza con mia madre è snervante, ma non posso permettermi di stare sola proprio le ultime settimane dal parto, quindi un po' rodo, un po' rispondo, un po' faccio finta di niente.
E a fine giornata sono talmente esausta che non do spazio nemmeno all'insonnia e crollo fino al primo risveglio pipì o risveglio Belva.
Vorrei solo godermi questi ultimi periodi in tre, la casa nuova, la frescura...tutte le cose positive che mi circondano, invece devo vivere con l'ansia di partorire senza Navigante al fianco, con il magone per vedere mia figlia stare male, con il nervoso per gli attriti con una convivente utile, ma non sempre gradita, perchè non riesce proprio a stare nei suoi spazi. Ma a quando una sana tranquillitá?
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