lunedì 26 maggio 2014

Pensieri sparsi

Periodo particolarmente intenso per quanto riguarda luoghi nuovi da visitare e vita sociale in genere, soprattutto nel fine settimana, tanto che che arrivo la domenica sera pensando stremata "Sì, finalmente domani è lunedì e mi rilasso un po!".
Durante la settimana, pur non lavorando, sono sempre abbastanza di corsa, tra impegni quotidiana, spesa, creche, corso di francese, poi ho anche deciso di andare in palestra almeno 3 volte a settimana (dopo la seconda gravidanza sono ritornata al mio peso più o meno, ma ho guadagnato comunque una taglia, sono disperata!) quindi la giornata mi vola.
I nani, dopo un paio di settimane davvero infernali, si sono ritarati ed io con loro, quindi siamo tutti un po' meno agitati e strilloni. Stanno crescendo a vista d'occhio, la Belva fa dei ragionamenti che mi lasciano davvero basita e il Vitellino ormai si è lanciato nell'avventura del parlare e non lo ferma più nessuno. Sono una forza della natura anche durante i nostri movimentati weekend, non perdono un colpo, anche se poi la sera è un travaglio perchè sono stancherrimi!
Stiamo organizzando poi la nostra estate, le vacanze in Bretagna con il camper (nuova esperienza per tutti!), le varie feste di compleanno che ancora non so se accorpare o meno (la Belva compie gli anni a luglio quando molti non saranno qui), il mio progetto, tanti amici da incontrare (tra cui una nuova amica expat incontrata sabato per la prima volta dal vero!) e da ospitare.
Insomma giornate piene! Sorrido se ripenso alla mia vita da expat in Spagna, sola, senza figli, senza una vera routine, a bighellonare annoiandomi spesso e volentieri a morte. Alle volte vorrei tanto poter passare una giornata come allora, ma poi penso che in questo momento sono proprio contenta e ho tutto in equilibrio, tanto che mi aspetto a breve qualche drastico cambiamento. Per ora mi godo il momento!

18 commenti:

  1. Letto così sembra bellissimo :)
    Io vivo divisa tra casa e casa... e il bimbo di parlare nemmeno l'ombra :(
    manco una sillaba.
    Buona serata
    Rossella

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    1. Sì in effetti lo è, bellissimo intendo...ma non durerà io lo so!

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  2. Noia...questa sconosciuta!
    Buon equilibrio!!
    Impe

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    1. Ahahah!! Ma tanto non vi preoccupate che in casa mia l'equilibrio dura poco!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. in effetti anche io rimpiango un po' quella bellissima noia....però la nostra vita incasinata e piena è più bella, no????

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  5. Interessante!
    Mi puoi dire di preciso che tipo di ragionamenti fa la Belva, che ti lasciano "di stucco", e che parole "sparlucchia" il Vitellino?

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    1. Di preciso?? Oddio sembra un interrogatorio :)))
      Il Vitellino ripete tutto, che sia italiano, francese o spagnolo e ogni giorno ci troviamo ad ascoltarlo alle prese con una nuova parola.
      La Belva mi fa rimanere quando mi spiega per filo e per segno avvenimenti successi giorni prima o quando parla a suo fratello come se fossi io...peccato che poi quando sia lei a non dover fare certe cose faccia un po' orecchie da mercante!!!
      Grazie per il tuo commento, sarebbe carino però ti firmassi, anche uno pseudonimo, ma la scritta anonimo non mi è davvero mai piaciuta!

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    2. Scusa la domanda da "interrogatorio", lo ammetto, sono stata un pò brusca nel chiederlo.
      Per la firma l'avevo scordata, sono Sara.

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  6. anche io a volte desidero una giornata tranquilla, invece di correre per stare dietro a tutto e tutti.

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  7. Ciao.
    Scrivo da Solna (Stoccolma), e ho 36 anni.
    Sono nata a luglio a Stoccolma da madre italiana e da padre tedesco.
    Parlo bene tutte e 3 lingue, anche se uso al 90% lo svedese.
    Ho una figlia di 2 anni, che si chiama Estelle, un nome comune in Svezia.
    Con lei uso maggiormente lo svedese, e non molto le altre 2 lingue..

    Mi piace molto il tuo blog, perchè sa trasmettere in me molte emozioni.
    Bello anche sapere come te la cavi con il francese, spagnolo e Italiano con i tuoi figli.
    Ti seguo sempre, anche se questo é il mio primo commento.
    Un saluto dalla Svezia.

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    1. Grazie per i tuoi complimenti e grazie per seguirmi!
      Come mai hai imparato anche l'italiano?

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    2. Perché ogni volta che andavo a trovare i miei nonni erano italiani. Da loro l'italiano l'ho sempre sentito fin da piccola, percui l'ho imparato come se me l'avessero "insegnato" i miei genitori (dai nonni c'andavo 3 volte a settimana). Comunque anche i miei genitori sapevano bene l'italiano, e un pò in casa lo parlavo anche loro (oltre che al tedesco e svedese).
      All'inizio con le 3 lingue facevo un pò di confusione: mischiavo l'italiano con il tedesco, e il tedesco con lo svedese (quest'ultimi sono molto simili). Poi pian piano ho imparato a distinguerle, e dai 5/6 anni le distinguevo con facilità. Naturalmente nella mia infanzia ho fatto viaggi in Germania e Italia per apprendere meglio la lingua, sentita parlare da molte persone che non siano i miei genitori. Quando frequentavo l'asilo, andavo a lezione di tedesco e italiano (con insegnanti madrelingua): mi trovavo con bambini della mia età che hanno i genitori tedeschi/italiani, e dialogavamo con l'insegnante (dalle semplici frasi dei bimbi di 4/5 anni alle frasi più complesse dei ragazzi di 14/15 anni), a partire dai 6/7 anni lei ci faceva scrive.. L'unica cosa é che non dava voti... Insomma é come un doposcuola :-)
      In Svezia lo Stato garantisce ancora oggi a tutti i bambini stranieri di imparare la lingua minoratoria, senza pagare nulla, paga lo Stato).
      Il "corso" comincia a partire dai 4 anni, e termina verso i 15 anni.
      Ovviamente i bambini/ragazzi sono divisi in classi a seconda delle fasce d'età.
      Quando mia figlia compirà 4 anni c'è la manderò :-)))

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    3. Interessante esperienza la tua! Sempre detto poi che i paesi del nord sono avanti, il corso gratis per la lingua minoritaria è davvero una gran cosa!

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  8. Eh già!
    Qui in Svezia (ma penso anche in Danimarca, Norvegia e Finlandia), funziona così.
    Per tutti i cittadini stranieri residenti in Svezia, lo Stato garantisce gratuitamente che i figli nati da 1 genitore straniero, abbiano un corso della lingua minoratoria (arabo, italiano, tedesco, cinese, spagnolo...) dai 4 anni ai 15 anni. Il corso c'è anche nelle città più piccole e "poco conosciute" (per gli italiani): dalla città più a sud (Trelleborg lì si insegna anche il danese), a quella più a nord (Karesuando lì si insegna anche il finlandese), e chiaramente se sei vicino al confine norvegese/danese/finlandese, si insegnerà anche quella lingua, oltre che quella minoratoria.
    Ho detto tutto.
    Hej från Victoria! (Ciao da Victoria) si pronuncia: Hei (con l'h molto aspirata) fron Victuria!

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!