venerdì 19 maggio 2017

Ancora gita

Altro giro, altra corsa: ieri sortie d'ecole (gita scolastica) con la classe della Belva in una fattoria didattica poco distante da Toulon. Niente di speciale, intendiamoci, una piccola fattoria con alcune attività organizzate apposta per i più piccoli, la possibilità di accarezzare capre, conigli, asini, galline e, infine, tutti a mangiare il proprio picnic seduti per terra insieme agli amici...per un bimbo della materna più che sufficiente per essere felice!
Questa volta, al contrario della gita del Vitellino, tutto è filato liscio liscio anche se la classe della Belva è nota come quella con i bimbi più turbolenti e insieme c'era anche la classe dei piccoli. Qualche capriccio, un po' di difficoltà nel tenerli in fila al momento degli spostamenti, ma per il resto tutto gestibilissimo.
La Belva era al settimo cielo per avermi lì, con me quando poteva, ma interessata alle attività e ai suoi amici, proprio come è giusto che sia. Se penso che invece due anni fa non ho voluto accompagnare la sua classe in gita appositamente perché sapevo che non sarebbe stata una giornata idilliaca: lei sarebbe stata troppo appiccicata a me e piagnucolona, oppure mi avrebbe sfidato con comportamenti mirati al farmi arrabbiare fino allo sfinimento, perché questo era il suo modo di rapportarsi a me fino ad un anno e mezzo fa circa; io invece sarei stata troppo attenta a lei, ai suoi bisogni, ai suoi comportamenti giusti o sbagliati per poter essere una buona accompagnatrice. Ora invece finalmente riusciamo entrambe a godere della presenza reciproca e del fatto di essere le uniche femmine di casa ed è davvero magico il rapporto che stiamo creando.
Con un po' di tristezza penso che potrebbe essere l'ultima volta che faccio da accompagnatrice a una gita, perché so che in Italia i genitori non vengono molto coinvolti con le attività scolastiche. Qui tra gite, vendita delle torte (anche se quest'anno, causa piano antiterrorismo, è saltata), spettacolo finale, i genitori sono più che invogliati a partecipare per dare una mano; addirittura alla primaria ci sono i genitori che accompagnano al corso di piscina, che si tiene per 10 settimane durante l'anno scolastico. Insomma do ut des: la scuola propone molte attività, ma la partecipazione da parte di mamme e papà è fortemente richiesta.
Sono curiosa di vedermi in un ambiente completamente diverso come quello italiano, sarà per me tutto nuovo e, come ho già detto diverse volte, mi sentirò un po' straniera a casa mia!

4 commenti:

  1. Non è mica così diverso. Alle gite noi non andiamo (questione assicurativa) ma alle attività, alla piscina, alla produzione dei costumi per le recite... ooohhhh eccome se partecipiamo!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah bè, ben contenta di sentirlo! Ho parlato con qualche mamma e la situazione mi pareva piuttosto desolante dal punto di vista di attività proposte e partecipazione genitoriale...

      Elimina
  2. Vedrai che anche qui non ti annoierai... chi vuole fare, ha un sacco di attività scolastiche a cui partecipare (produzione e vendita di torte, feste di Natale, di fine anno, costumi di carnevale, raccolta fondi).
    Io faccio a tratti fatica a stare dietro a tutto. Ma si deve fare, perché mi piace e ci credo, e quindi si fa;))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che allora dipenda molto dalle scuole, ho parlato con diverse mamme e ho sempre avuto esperienze totalmente diverse. Meglio così! Credo fermamente anche io nella relazione scuola-famiglia.

      Elimina

I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!