Ho comprato da poco il libro di Lisa Casali "Ecocucina" dove ci sono interessanti spunti su come utilizzare gli scarti dei prodotti che si utilizzano per cucinare, come ad esempio le bucce di pere, mele zucca e patate, i gambi di cavoli e broccoli, le foglie di sedano, finocchi e carote. Insomma un buon modo per non dover produrre troppi scarti e avere qualche ingrediente in più per nuove ricette da proporre.
Devo dire che in realtà, per come sono cresciuta, di scarti ne faccio davvero pochi; prendiamo ad esempio la frutta, avendo un bel frutteto coglievo la frutta direttamente dall'albero, davo una pulita sotto l'acqua e la mangiavo, quindi per me l'idea di scartare la buccia proprio non mi passa per l'anticamera del cervello, anzi delle mele mangiavo pure il torsolo, che ha un ottimo sapore di mandorla.
Invece per quanto riguarda i gambi dei broccoli ho imparato a farne un'ottima vellutata, in ogni caso gli scarti vegetali in generale sono ottimi per un brodo vegetale.
Ovviamente avendo la possibilità dell'orto, era scontato mangiare frutta e verdura di stagione. Purtroppo con la mia attuale vita da nomade in affitto, tutto questo è ben lontano dal poter essere realizzato, però posso utilizzare i consigli di questo libro per ampliare le mie vedute sul tema.
Per esempio ho trovato diversi suggerimenti utili per poter riutilizzare gli scarti di un centrifugato; io adoro le centrifughe, ma oltre a dover perdere mezza giornata per lavare tutto l'ambaradan dopo averlo utilizzato, mi ha sempre dato fastidio dover utilizzare chili di frutta e verdura per qualche bicchiere di centrifugato buttando inoltre via tutto il resto; invece questo libro mi ha aiutato almeno nella seconda parte, per la prima mi tocca solo mettermi di buzzo buono o far lavare al marito ;) Molto interessante anche il fatto di poter riutilizzare la buccia delle patate o della zucca, due alimenti che in casa nostra vanno alla grandissima, o gli scarti di una spremuta, anche questa molto in voga nelle fredde giornate invernali o durante uno dei miei molteplici raffreddori.
Certe idee poi mi vengono anche abbastanza spontanee, perché cerco sempre di evitare di buttare via del cibo, se proprio non lo riesco a conservare congelandolo, cerco di reciclarlo in qualche modo. Una volta stavo sperimentando una specie di gelatina di marmellata da mettere su una cheesecake, ma ho sbagliato le dosi dell'acqua ed è venuta troppo annacquata; invece che buttare via tutto ho messo in due stampini di silicone e ho congelato. L'esperimento è super riuscito infatti mi sono ritrovata con una specie di ghiacciolo dolce, ma non troppo e dal gusto naturale sul serio! La mia contentezza era comparabile a quella di una bambina a cui avevano appena dato un ottimo voto a scuola :))
Continuare su questa strada, migliorando e arricchendo le conoscenze in materia, è per me un altro piccolissimo passettino sul sentiero della decrescita.
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