Siccome in questo momento tutte le mie energie ed emozioni sono legate al ritorno del Navigante, cerco di fare un post che parli d'altro per potermi distrarre un po' e direi che un piccolo focus su come prosegue l'apprendimento delle lingue in casa L'angolo di me stessa ci sta tutto.
Ovviamente la più interessante da osservare ed ascoltare è la Belva. Ormai parla quasi correttamente sia italiano, che spagnolo, canta canzoni in entrambe le lingue senza nessun problema e inizia a interagire anche in francese, ma solo a casa, mentre alla creche parla sempre italiano. È buffa perchè, mentre in italiano e spagnolo riesce a fare discorsi sempre più complessi, non è così con il francese, ma lei vorrebbe e quindi ci prova; il risultato è che se non conosce la parola francese ne prende una in italiano o spagnolo e la francesizza. Quando però io o Au Pair leggiamo qualche storia in francese e sbagliamo una pronuncia che lei conosce non ci pensa due volte a correggerci! Se poi si indispettisce con me che la sgrido mi sento rivolgermi sempre più spesso un "Ce pas possible ça!" oppure più di una volta l'ho sentita gridare contro il fratello "Touche pas!!!"
Suddetto fratello, che cresce a vista d'occhio, si è ormai lanciato nella ripetizione continua e per lui che sia italiano, spagnolo o francese è un po' lo stesso. Mi sa che lui tra tutti sarà il più trilingue.
Infine, bè gente, ci sono anche io. Che in questi mesi sola senza il Navigante mi sono dovuta arrangiare con meccanici, idraulici, maestre dell'asilo e che ho dovuto interfacciarmi anche con le altre army wifes, quasi tutte anglofone. E succede che così magicamente posso passare una serata intera switchando (non senza difficoltà, sappiatelo, che io non sono come quel cervellone del Navigante che può in tutte le lingue del mondo!) tra francese e inglese, mettendoci anche qualche frasetta in spagnolo, che sicuro qualcuno che ha passato del tempo in paesi iberici lo si trova; magari poi arrivo a casa cotta col cervello che fuma, ma con un'autostima che me la sognavo di notte qualche tempo fa!
Insomma che dire, fuori c'è il sole, fa caldo, i fiori profumano, il Navigante sta per tornare e io mi sono accorta che stiamo tutti diventando poliglotti. Che sensazioni stupende!
bellissimo post...questi sono i post sul multilinguismo che fanno bene!
RispondiEliminaTi ringrazio. Ho letto con interesse il tuo post e ci sono un po' rimasta: solo in Italia si può pensare che fare l'expat sia uno status simbol!!
EliminaIo parlo un po' della nostra esperienza sul bilinguismo per sfatare dei miti che ancora circolano, tipo che un bambino bilingue significa che parla male più lingue insieme o che inizia a parlare tardi. Questi pregiudizi rischiano di fermare tante famiglie di buona volontà che vorrebbero buttarsi ma poi alla fine non lo fanno, ed è un vero peccato!
Interessante questo post! :))
RispondiEliminaSiamo una famiglia austriaca- russa (io spagnola- austriaca e mio marito russo), anche io come te ho 2 figli: una splendida bimba di 2 anni, e il maschietto di 4.
Abitiamo in Italia, a Predappio (FC), un paesino di circa 6.500 abitanti.
I miei figli parlano bene le lingue: spagnolo, italiano, russo e tedesco.
Loro, però preferiscono interagire con gli altri in russo, mentre io cerco di fargli usare almeno un pò più spesso anche le altre lingue, non solo quella di mio marito! :-)))
All'asilo (solo mio figlio, mia figlia ci andrà l'anno prossimo), lui parla esclusivamente in italiano, poi il bello é quando mio figlio cerca di far dire qualche parola nelle lingue che parliamo a casa, agli altri bambini!
Bé, insomma, potrei anche andare avanti con i progressi linguistici, ma mi fermo qui.
Complimenti per il blog, io lo seguo da pochissimo.
Clara
Grazie per il tuo commento e grazie per i complimenti.
EliminaCerto che da voi circolano lingue mica da ridere! Complimenti a te e ai tuoi bimbi!
Grazie.
EliminaBenvenuta e buona lettura!
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