giovedì 12 gennaio 2017

Di un papà malato e messaggi che cambiano la giornata

Metti un pomeriggio come gli altri, sei là a mettere a posto i vestiti con i tre nani che ascoltano la musica nella loro nuovissima radio (Babbo Natale e l'amica che ci ha dato l'idea santi subito, il miglior regalo di sempre!), pensi mentalmente a cosa preparare per cena, a che ora partire per andare in palestra, a che vestiti tirare fuori per la scuola...insomma tutte le solite piccolezze quotidiane che ti sembrano sempre di vitale importanza.
Poi ecco, arriva un messaggio e tutto viene stravolto: i vestiti vengono messi in valigia, la cena rapidamente cucinata, la palestra salta, i piani del weekend sono appesi a un filo e con il cuore in mano ci si siede sul divano, boccione di gelato che intendi svuotare a breve e il vuoto.

"Ricoverano papi stasera esami e domani forse trapianto"

Mia madre ha sempre molto tatto per le cose importanti, per le minchiate stiamo a fare mille giri di parole, ma per le cose importanti no, semplicemente spiattelliamole così in chat senza pensare. Poi certo la vedo mentre in fretta e furia fanno la valigia e caricano tutto in macchina, direzione ospedale. Vedo mio padre nervoso, incazzato, che bestemmia per tutto, mia madre in preda al panico, agitata che solo a pensarci mi agito pure io.
Sono anni che mio padre sta male, era da poco nata la Belva quando il fegato ha iniziato a fare le bizze e non gli si può certo fare una colpa, povero fegato, che mio padre non si è mai astenuto nè moderato, però questa è un'altra storia. Dopo esami che manco un calzino nella lavatrice, vengono scoperte ulcere allo stomaco e una ciste nel fegato che quando sarà tolta, svelerà alcune cellule cancerose pronte a fare il loro sporco lavoro. Il fegato non si è mai ripreso, non aiutato da un diabete senile che passa velocemente da pastiglie a insulina, ma tiene botta, grazie alla volontà di ferro di mio padre che decide di riprendere in mano la proprio vita con un'alimentazione più sana, direi rigorosa.
Ma il fegato non migliora e si arriva a capire che l'unico modo per uscirne è un trapianto. Gli esami che fa sono infiniti e solo la scorsa estate entra definitivamente in lista e solo ora arriva un fegato a lui compatibile.
Questo il passato. Il presente è l'attesa di capire se l'espianto di questo fegato, che avverrà questa notte, andrà a buon fine. Il futuro è, in caso di notizie positive, un viaggio verso casa mia mentre mio padre viene operato. Sperando di non andare là per dargli l'ultimo saluto, ma per dare il benvenuto alla sua nuova vita...

8 commenti:

  1. Tesoro ti sono tanto ma tanto vicina!
    Un abbraccio e una preghiera.
    Facci sapere

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  2. Questa è la parte peggiore dell'essere lontani. Notizie importanti che arrivano tramite il telefono e troppo tempo che passa prima di potersi abbracciare.
    Spero vada tutto benissimo.

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  3. Sarà così, vedrai!
    Quando tremano le radici, ci sentiamo fragili, ma le radici hanno bisogno di essere supportate dalle foglie per poter dare ancora linfa alle piante.
    Un grosso in bocca al lupo!

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  4. Uh in bocca al lupo! A mia madre fu il fegato a fregarla, ma per epatite C andata in cirrosi. Saranno giorni d'ansia ma ce la farete!

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  5. Ti abbraccio. Federica

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  6. Grazie a tutti per i vostri commenti, per il vostro sostegno. Per ora stiamo aspettando che passino i primi giorni che sono i più difficili, comunque è vigile e lo possiamo vedere, cosa che non speravo affatto.
    Starò qua una settimana, spero di potervi scrivere qualcosa di più nel prossimo post.

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  7. Ciao Ele, leggo solo ora, mi dispiace e spero che tutto stia andando per il meglio! un abbraccio, Fabi

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