giovedì 30 gennaio 2025

Nuove vie

E sono ancora una volta passati tanti, tantissimi mesi.

L'anno scorso di questi tempi pensavo di averne passate tante, ma ancora non sapevo cosa sarebbe arrivato di lì a poco. Quella missione di 4 mesi è stato davvero l'ultimo tassello per completare un quadro davvero nero per quanto mi riguarda, ma per fortuna mi ero già messa in testa di agire in qualche modo. E ringrazio davvero tanto me stessa per aver preso quella decisione.

E' ormai un anno che vado regolarmente da uno psicoterapeuta. Non è un'esperienza nuova, mi era capitato anche a 18 anni, ci ero andata da atleta, era un esperimento perché una volta la salute mentale non era considerata, ma il mio allenatore era evidentemente un precursore e ci ha spediti a fare qualche seduta. Io ho fatto un anno, forse più.

Non era bastato. Avevo solo aperto una breccia, il vaso di Pandora si è spaccato letteralmente l'anno scorso con quella fantomatica missione e ne sono uscite davvero tante, troppe di cose. E tutta ha cominciato ad avere un senso.

La strada è lunga, difficile e incastrarla con la mia vita e con la vita di chi vive con me ancora di più, ma è l'unico modo per poter evitare che la storia di ripeta, è l'unica chance che ho per riscattare tutto il dolore e la rabbia che ho covato, senza scaricarla sugli altri, sui miei figli. Perché la forza di dire "ho bisogno di aiuto" l'ho trovata capendo i disastri che si possono combinare quando hai in mano la vita altrui.

Magari riuscirò a scriverne ancora, dico sempre che scrivere è terapia per me, ma poi non lo faccio mai!

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