martedì 27 giugno 2023

Cosa ne pensi?

Il Navigante ormai prende e disfa i giorni di ferie e i weekend un po' come gli gira.

Prima si prende una settimana di vacanza a metà giugno, così dal nulla. Se però gli chiedo io di prendersi un lunedì mattina o un venerdì, perché devo incastrare saggi, visite mediche o anche solo perché mi sono fatta il sabato notte in ospedale con il Bastian Contrario, sicuramente non può assentarsi dal lavoro. Smetterò anche di chiedere, anche perché non dovrei nemmeno chiedere, in fondo è il padre!

Poi mi chiama dicendo che è di comandata e deve rimanere giù o metà della settimana che lui aveva preso di ferie o la settimana in cui c'è la festa di compleanno della Belva e attaccata la partenza per la settimana con gli scout. 

Quindi?

Quindi volevo solo sapere com'era meglio.

E lo chiedi a me?

Volevo sapere cosa ne pensavi tu...

Navigante lascia stare che se dico quello che penso viene giù il finimondo...

martedì 13 giugno 2023

Passano i mesi, ma l'esaurimento non cambia

Passano i mesi, ma le cose non cambiano.

La mia vita frenetica non cambia.

Il lavoro di merda di mio marito non cambia.

I casini con ogni figlio paragonato alle età non cambiano.

E nemmeno il mio esaurimento cambia molto.

Penso sempre che sia finita, che manca poco, un ultimo sforzo, ormai ci siamo quasi e poi posso tornare a respirare, a non essere in perenne e costante affanno.

Non è ancora così, non so se lo sarà più almeno per i prossimi...bho...XYZ anni.

Sabato ho fatto la mia prima notte in ospedale con un figlio, il Bastian Contrario, che ora sta bene, ma comunque pur essendo il quarto è riuscito a farmi fare qualcosa di nuovo, mai fatto coi fratelli.

La Belva è in piena crisi adolescenziale, abbiamo appena avuto una lunga discussione dove il fulcro è che non si sente amata perché siamo diverse.

Il Vitellino ha finito le elementari e la festa di fine anno è stato un mezzo casino, genitori esattamente come i figli, tutto un litigio e una discussione.

Il Francese comincia a darmi contro come è successo per i suoi fratelli all'incirca alla stessa età, eppure mi rendo conto che è quello che comunque me ne fa passare molto meno rispetto agli altri.

Sono sempre sola. Il Navigante viene i weekend, non prende mezza giornata più del dovuto, nemmeno dopo un weekend in ospedale ha pensato che magari forse il lunedì mattina poteva prenderselo. Sia mai...

Continuo imperterrita a lamentarmi. Ma solo qua sia chiaro e anche molto più dilatata nel tempo rispetto a una volta, ritenetevi fortunati per entrambe le cose!!

lunedì 20 marzo 2023

Marito perfetto, il lavoro un po' meno

Per fortuna che avevo detto di voler ritornare a scrivere con un po' più di assiduità...e invece sono passati altri due mesi.

In questi due mesi il Navigante è rientrato dalla missione, è rimasto a casa tre settimane ed ora ha ricominciato a lavorare a Roma, anche se lo fanno girare abbastanza come una trottola, ma per fortuna in settimana. Nel weekend viene da noi, anche se magari deve studiare per un master che gli stanno facendo fare, è comunque presente nelle nostre vite, cosa non così scontata.

In quelle tre settimane i nani avevano una settimana di vacanza e quindi ne abbiamo approfittato per farci tre giorni e mezzo a Londra (che magari potrei anche farci un post) e tre giorni e mezzo da mia sorella. Tornare a viaggiare insieme è sempre molto bello e questo weekend si ricomincia con il camper per un torneo di rugby!

Non abbiamo idea di cosa ci riserverà il futuro, il suo lavoro è ancora piuttosto nebuloso, quello che abbiamo capito è che le responsabilità sono sempre di più e non sarà facile incastrare le nostre vite con la sua, ma in qualche modo faremo.

Per ora, anche se controvoglia, mi rendo conto che rimanere qui in Friuli è la soluzione migliore per noi cinque, un po' meno per lui che si smazza viaggi in treno ogni settimana, ma seguirlo in questo momento diventerebbe davvero complicato in primis per me e poi per i ragazzi, visto soprattutto che lui sarebbe comunque assente: viaggia molto, quando non viaggia lascia l'ufficio molto tardi e ha più di un'ora di tragitto casa-lavoro.

Questa è la situazione che meno volevamo per la nostra famiglia, sono già tre anni che viviamo lontani, ma almeno da adesso non dovrebbero esserci missioni lunghe di mezzo. Anche se sinceramente ho imparato che "mai dire mai" è un proverbio perfetto per sto lavoro...

lunedì 30 gennaio 2023

La missione sta finendo...e un anno se ne va...

L'inverno, quello duro è quasi passato. Le feste sono finite, il sole torna ad esserci quando andiamo a rugby la sera o quando usciamo dalla piscina, fa un freddo cane, ma il sole che ti scalda un po' le guance ti ricorda sempre di più che la primavera sta arrivando.

Il Navigante non è ancora rientrato. Dopo quei due giorni a inizio novembre è ripartito e sarebbe dovuto rientrare per Capodanno, invece rientrerà domenica e ancora non sappiamo per quanto potrà stare a casa.

Quando ti dicono "cavoli dev'essere dura" a meno che non l'abbiano provato, non lo capiscono sul serio quanto dura è e quanto ci si crea un mondo parallelo, in attesa. Del rientro, della routine, che per noi comunque vuol dire lontananza.

Ogni missione, ogni lontananza mi ha cambiato. Come persona, come madre. Per certi versi in peggio, molto più cinica e razionale, per certi versi in meglio, soprattutto nel rapporto con i miei figli perché io l'ho sempre detto di essere una pessima madre single, ma solo la carne della tua carne ti può far diventare una persona migliore anche nella peggiore situazione della tua vita.

Da sola con loro o combatti uno contro l'altro o combatti fianco a fianco e man mano che crescono e ci ritroviamo sempre e solo noi cinque, alla fine è la seconda opzione che prevale. No, non sto dicendo che viviamo in armonia senza nemmeno un urlo, ma che si crea una complicità che probabilmente non si sarebbe creata. Siamo un'unica barca e se affonda uno, affondano tutti, lo stanno capendo anche loro.

Comunque anche questa è andata, vediamo cosa ci riserverà il futuro...e chissà che non decida di essere un po' più presente, visto che la scrittura è comunque una buona terapia per me.