martedì 31 dicembre 2013

Te ne vuoi andare sì o no, 2013??

E' passata la Vigilia, è passato Natale, è passato il battesimo del mio nipotastro e oggi è l'ultimo giorno del 2013. Un anno lungo, che non ha smesso di mettermi alla prova, di buttarmi giù e ancora giù, ogni volta che raggiungevo un'oasi di equilibrio.
Non so perchè capitano questi anni, di solito poi aprono le porte a momenti magici, come se qualcuno volesse premiarti dopo tutte ste fatiche.
L'ultimo anno così faticoso è stato prima della nascita della Belva: una gravidanza molare, l'allontamento con il Navigante, il senso di frustrazione e fallimento per non riuscire ad avere bimbi...e poi le mie due gioie, una dietro l'altra.
E dopo che solo nell'ultimo mese ho salutato il Navigante per rivederlo dopo 4 mesi, avuto l'influenza, preso antibiotici, curato un Vitellino sempre malaticcio, preso due multe nel giro di una settimana (una il 24 e una il 30 o__O), rischiato di veder sfumato il viaggio alle Seychelles di marzo, l'unica cosa che voglio è vedere terminare sto anno. Davvero, non ne posso più!!!! So che questo anno mi ha regalato tanto, la mia nuova esperienza da expat, amicizie nuove e ritrovate, una nuova serenità e spazi miei, ma anche tanto ho dovuto penare e non so da che parte pende di più la bilancia, so solo che sono davvero stanca.
E per il 2014 voglio solo poter godere della mia famiglia, per intero, non a pezzi, non sentendo urlare il più piccolo di dolore per le coliche, non urlando dietro alla Belva per chissà quale pasticcio o semplicemente per mia stanchezza, non piangere per aver paura di perdere tutto e essere sempre sul filo di un equilibrio inesistente.
E visto che ci sono qui lo dico e qui lo nego, io per il 2014 vorrei anche una pancia, perchè siccome sono folle, io sento di aver bisogno di ancora un nanetto per casa che mi renda la vita incasinatissima e pienissima di amore.
Come dite? Sono incoerente e pazza da legare? Sì, lo so ;)

domenica 22 dicembre 2013

Qualche italica news

Sono ancora viva...più o meno...
Sono stati giorni davvero duri. Sono arrivati i miei mercoledì e da quel giorno ho iniziato ad avere febbre a 40° con mal di gola e mal di schiena, quest'ultimo arrivato a venerdì mattina ad essere talmente forte da non permettermi di camminare o di stare sdraiata o stare in qualsiasi modo. Ovviamente abbiamo rimandato il viaggio per l'Italia e sono andata dal docteur che mi ha visitato e, visto un preoccupante dolore ai reni, mi ha prescritto un antibiotico per infezione urinaria che sto prendendo e mi sta togliendo un bel po' di energie.
Appena arrivata in Italia poi ho dovuto portare il Vitellino al pronto soccorso pediatrico, visto che in viaggio dopo mezz'ora di strilli ho deciso di lasciarlo senza pannolino solo con una traversina...sì, di nuovo, quell'infezione di qualche tempo fa, presa però in tempo. Sto seguendo un'altra teriapia e, colmo dei colmi, devo usare gli usa&getta invece dei lavabili finchè non guarisce per bene.
Nel caso ve lo steste chiedendo la Belva dopo una vomitata estemporanea appena partiti in macchina, sta una favola ed è contentissima di stare dai nonni. Ma...pensavate eh che non avessi niente da dire??...l'altro giorno mi fa: "domani andiamo dai nonni, dagli zii, dalla cugina, dai nonni bis...e viene anche papà!" ecco, non so ancora bene cosa le ho risposto perchè stavo cercando il modo di trattenere le lacrime.

Però dai ieri sera, prima sera in cui riuscivo a mangiare qualcosa, mi sono strafocata di pizza senza creme fraiche e emmental!! E stasera mi do ai formaggi come stracchino, latteria e similari.
Ringrazio pubblicamente i Signori Nonni, che però meritano un post a parte per i commenti che fanno (ah, la vecchiaia!), la loro venuta è stata decisamente puntuale e, ovviamente, la mia fidata Au Pair, che mi ha aiutato fino all'ultimo secondo prima di partire per la Spagna (ci si rivede a gennaio).
E il prossimo post - giuro Valentina - che saranno i famosi 10 punti, ci sto pensando ;)

domenica 15 dicembre 2013

Lettera al Navigante

Ci sono giorni in cui mi pare che questi 4 mesi voleranno tranquilli e, senza nemmeno rendermene conto, ti starò già riabbracciando.
Ci sono giorni invece in cui piango solo leggendo il libro che parla di te alla Belva oppure guardandola gridare estasiata "Papa Noel!!" alla festa di Natale della piscina oppure sentendo una nuova parola del Vitellino e rendendomi subito conto di quanto tu stia perdendo di loro.
Ma, per la maggior parte del tempo, passo a fare la lista delle cose positive che questo periodo mi sta dando.
Tipo che se c'eri qua tu, col cavolo che mi sbrogliavo così facilmente con il francese, iniziando a fare discorsi sensati sempre più spesso e anche in situazioni frenetiche.
Tipo che se c'eri qua tu, di certo non passavo le serate abbracciata alla Belva nel lettone mentre ci raccontiamo la giornata con il dolce russare del Vitellino di sottofondo, che tanto mi ricorda te.
Tipo che se c'eri qua tu, gli abbracci del Vitellino la sera mentre lo cambio dovevo dividermeli con te e invece sono tutti miei dal primo all'ultimo.
Tipo che se c'eri qua tu, la mattina mi toccava alzarmi di corsa, cambiare due nani, sfamare due nani, portare alla creche due nani, andare a riprendere due nani, fare il pranzo a due nani, allettare due nani e dare la merenda a due nani tutta sola, mentre invece ho la mia fidata Au Pair che mi da sempre una mano, anche se sta ko causa virus intestinale.
Tipo che se c'eri qua tu, la Belva non era decisamente così calma e ragionevole, perchè con te sa che la vince e quindi via di urla e strepiti e inutili capricci.
Tipo che se c'eri qua tu, il Vitellino non imparava di certo a mangiare solo pure gli spaghetti, visto che tu cerchi sempre di imboccarlo anche se lui non vuole manco a morire che lo aiuti.
Tipo che se c'eri qua tu, non avrei compreso veramente a fondo il vero significato di "famiglia". Perchè una famiglia non è quello che siamo noi in questo momento, perchè qualcosa nell'aria manca sempre ed è quel qualcosa che manca che mi fa fare ste liste, che alla fine non fanno altro che ricordarmi, invece, quali sono le mille altre cose negative che questo periodo ha.
Ma passerà...e intanto mi godo sta lista, và!

venerdì 6 dicembre 2013

La lotta contro il mio spirito natalizio

Scrivo poco, perchè mi rendo conto di essere parecchio lagnosa, capitemi o compatitemi, fate voi. E più si avvicina Natale, più è dura, soprattutto perchè le probabilità che il Navigante possa fare una toccata e fuga almeno per un paio di giorni diminuiscono ogni giorno.
E quindi sono qui che faccio a botte con il mio spirito natalizio, perchè io adoro il Natale, ma così è un Natale a metà, senza Navigante con cui scegliere i regali, passando quasi un mese a casa dei miei...e che le faccio a fare le decorazioni a casa e l'albero? Per due settimane? E poi quando torno a gennaio so già che farò la lista di tutti i santi mentre raccolgo milioni di aghi di pino? No, niente pino finto qua e non mi fate entrare in discussione di quale sia più ecocompatibile tra due che non la finiamo più.
Insomma fino a una settimana fa praticamente non ho nemmeno pensato al Natale, l'avevo proprio cancellato, ma poi vai a fare la spesa e vedi che vendono proprio fuori dal supermercato dei carinissimi abeti, anche piccolini a prezzi umani e pensi che - c@azzo!!!! - non hai minima idea di cosa regalare, a nessuno!!! Forse giusto una vaga idea di cosa regalare ai tuoi figli.
E allora poi mi sono messa in opera, ho fatto la lista di tutti gli incontri prenatalizi (la prossima settimana sono più busy di Obama O_o), delle torte da preparare, dei regali da incartare qui, di quelli invece da incartare direttamente a casa dei miei, ho anche iniziato a fare un progetto per la torta di battesimo di mio nipote, perchè oltre a Natale festeggeremo pure lui, il 29, e io sono ovviamente l'addetta ai dolci.
In tutto questo continuo a passare davanti a stand con alberi di Natale e proprio non ce la faccio a pensare alla mia casa spoglia e quindi oggi ho tirato fuori la tovaglia e tutti gli stracci e straccetti della cucina con tema natalizio, ho messo i pile natalizi ai nani per la nanna pomeridiana, ho messo il tappettino in entrata e domani dopo la piscina faremo un salto al mercato a prendere un alberello di Natale, non grande come ogni anno, ma uno piccolo, altezza nani insomma, e lo lascerò decorare a loro come vorranno, stando solo attenta che non se lo tirino addosso.
Ok, spirito natalizio batte Me stessa 1-0 non ce la posso proprio fare, è più forte di me!

lunedì 2 dicembre 2013

Au Pair prime impressioni.

Ormai la nostra Au Pair è con noi da un paio di settimane e devo dire che la poveraccia si è ritrovata davvero in un momentaccio, visto che dall'ultimo post non è che la situazione sia migliorata o meglio, il pisello migliora, le notti in bianco no.
Ma la ragazza tiene botta, anzi devo dire che è davvero molto paziente, sicuramente più di me, ma non è che ci voglia granché :)))
Non so come mai sia stata così fortunata, ma questa ragazza sembra fatta apposta per me, le piace fare con i bimbi tutto quello che io odio (colorare, ritagliare, inventare, ripetere mille volte le stesse canzoncine o libri, io alla seconda volta chiedo il cambio), in compenso è una chiavica a cucinare e apprezza tutto quello che propino; sta volentieri con i bambini, si mette sul tappettone e gioca, gioca, gioca...io ammetto che dopo aver passato un anno così, lascio volentieri a lei il mio posto almeno per un po' e mi dedico a cucinare, alla casa, a tutto quello che di solito faccio velocemente. La notte invece è tutta mia, che gioia eh?!
In tutto questo i nani ovviamente la adorano e già mi si spezza il cuore a pensare al giorno in cui dovranno dirle addio. A tutti noi ormai sembra che faccia parte integrante della famiglia e lei si sente proprio a suo agio nella nostra strampalata quotidianità fatta di musica ad alto volume, canzoni, balli, giochi, momenti di urla e momenti di coccole, dove la televisione non c'è, i cartoni animati sono un una tantum di solito nei fine settimana piovosi, la piramide alimentare è appesa al frigorifero, se si esce a pranzo si va da Ikea o al Bio&co. e la sera non ci toglie nessuno la telefonata via Skipe con nonna o papà.
E infine degno di nota è quello che sta regalando tutti i giorni ai miei figli: la possibilità di parlare esclusivamente spagnolo, perché con papà è facile che capisce l'italiano, mentre con lei tocca sforzarsi e la Belva sta tirando fuori uno spagnolo che nemmeno noi abbiamo capito dove cavolo l'aveva tenuto nascosto.
Verranno tempi migliori, privi di notti insonni e tutto questo diventerà ancora più entusiasmante, ne sono sicura!