mercoledì 29 aprile 2020

Il mio dark side

Ed eccola qui la pioggia che scroscia e lava e dona vita. I campi iniziavano a risentire della mancanza di acqua che è arrivata abbondante, ma non tempestosa, perfetta. Con sé ha portato la malinconia, la voglia di mettere la testa sotto al cuscino, la voglia di scappare.
Perché ad essere ottimisti con il sole, i bimbi che giocano in giardino, il marito in smart working presente h24 è un attimo, ma poi con la pioggia e il papà lontano come la fine di questo incubo è tutta un'altra storia.
La fase due mi ha stroncato. Seppur consapevole che sarebbe stata un'apertura soft, mi si contorcono le budella a pensare ancora di non poter circolare liberamente, di non avere un futuro chiaro per i bambini (completamente dimenticati), di avere amici e parenti nelle vicinanze (cosa non scontata per me), ma vederli con il contagocce.
Lo sprint finale è sempre il più duro ne sono conscia, la pioggia non aiuta, la lontananza del Navigante e di conseguenza i bambini isterici tanto meno. Ma oggi dopo la pioggia è venuto un arcobaleno grandissimo e come ha detto il Francese vuol dire che andrà tutto bene.

domenica 26 aprile 2020

La quarantena che ci fa recuperare umanità

Siamo ormai alle soglie della fase due, di un lockdown che sembra piano piano svanire.
Noi abbiamo la nostra routine ormai e devo ammettere che alle volte il pensiero di perderla mi mette angoscia. Questi due anni abbondanti di vita romana mi hanno lasciato un strascico di stress che non riesco a levarmi e la mia vita in campagna mi piace, oddio se mi piace!
Sono un animale sociale, quindi mi spiace non vedere amici e parenti, ma per il resto, tutta la confusione di scuola-sport-compleanni-commissioni varie che mi hanno ammazzato in questi anni non mi mancano proprio per niente.
Mi piace svegliarmi con calma la mattina e fare colazione senza i soliti "muoviti! Mangia!", lavarmi i denti e poi piazzare i pargoli grandi alle loro videolezioni, far fare un lavoretto al Francese e poi occuparmi dell'ultimo arrivato.
Mi piace pranzare all'aperto, bere il caffè seduta sull'amaca e godermi gli uccellini che cantano, l'aria tiepida e la pace.
Mi piace camminare con il passeggino per far addormentare il Bastian Contrario e lasciarlo dormire nel sotto portico, all'aria aperta e non smazzarmi con seggiolini, ovetti e quant'altro per ogni minimo spostamento.
Mi piace fare spese online e uscire solo per lo spesone settimanale, non sono una da spesa giornaliera, mai stata. E soprattutto fare la spesa senza la fretta con cui la facevo a Roma.
Mi piace vedere i miei figli che giocano insieme, che inventano storie, che usano quei pochi Lego che abbiamo qui con la loro fantasia e non seguendo istruzioni preconfezionate, che si arrampicano sugli alberi e hanno mani e gambe piene di graffi.
Stiamo riprendendo una dimensione che avevamo completamente perso, una dimensione decisamente più umana. So che sono dalla parte fortunata della barricata, so che il nostro stipendio non è cambiato, il Navigante sta molto tempo con noi, cosa che altrimenti non sarebbe possibile, so che non tutti si possono permettere il popò di giardino che abbiamo noi.
Ma so anche che la lentezza mi mancava e dovrebbe mancare a tutti, so che si doveva cambiare qualcosa e questo virus ce l'ha sbattuto in faccia in un modo davvero imprevedibile, so che comunque vada questa quarantena per certi versi mi mancherà, datemi pure della pazza, ma mi mancherà.

giovedì 9 aprile 2020

Noi e il nostro quotidiano

Finalmente sono iniziate le vacanze di Pasqua. No, non sono scimunita, sul serio sono contenta!
Niente più videolezioni in contemporanea la mattina, né una videolezione lunga di due ore, né lavoretti da scaricare. Solo compiti da fare come sempre e il mio computer libero, tanto che sono riuscita a vedermi la mail prima delle dieci di sera, una quasi parvenza di normalità insomma. Domani poi arriva pure il Navigante, decisamente non posso lamentarmi.
I bambini adorano letteralmente il giardino e tra un litigio e un altro inventano dei giochi pazzeschi, ora sono due giorni che giocano agli uomini primitivi e costruiscono archi, frecce, fionde e pure un telaio per filare la lana. La punizione ormai è diventata non ti faccio uscire, invece di non ti faccio leggere...sempre molto normali, le nostre punizioni!
Il Bastian Contrario ha ormai felicemente iniziato l'autosvezzamento e si pappa la qualunque, quando non è troppo stanco o gli fanno male i denti, nel qual caso urla e strilla e s'incazza come non so che...non so proprio da chi può aver preso...Ormai sta seduto e inizia a strisciare quando lo metto con la coperta in giardino e cerca di raggiungere l'erba per strapparla e, ovviamente, metterla in bocca!
Mia madre sembra essersi un po' calmata, non tenta la fuga per stupidaggini e, anche se ogni tanto sembra dimenticarsi quello che succede (autodifesa), pare essersi rassegnata ed è grata della nostra presenza. E' costantemente al telefono con un "amico" che a me sta altamente sulle palle e sembra un'adolescente, ma chi sono io per giudicarla?
Il Navigante ha lavorato come un matto in questo periodo, giustificando il fatto che deve pagare il giardiniere e il geometra e la cucina in muratura...in realtà odia tornare in una casa vuota. Lui è abituato a partire, non a restare e la cosa lo scombussola lo so.
E infine ci sono io che ho il cervello sempre in movimento per trovare la soluzione migliore per il nostro futuro, ma qualsiasi cosa mi venga in mente fa acqua da tutte le parti. Nel frattempo mi godo tutto il bello che trovo e ne ho proprio tanto intorno, ringraziando il cielo.
Piano piano, anche in questa assurda situazione, la vita va avanti nonostante tutto.