lunedì 4 giugno 2018

Ansia, tempo e pensieri sparsi

Volevo scrivere un post sul camper, ma in realtà stasera sono in vena di confidenze un po' più profonde.
Oggi è iniziato un periodo da single che durerà fino a fine mese: il Navigante è partito per la Tunisia proprio l'ultima settimana di scuola, il che significa periodo di gite, saggi e recite, quindi nessuna possibilità di muoversi con lui. Inoltre mercoledì ricoverano mia madre per l'operazione all'anca, ma io non posso raggiungerla proprio perché siamo nella suddetta settimana di fine anno scolastico; appena finita questa settimana stracolma di impegni andrò e rimarrò fino a fine mese appunto.
Se il Navigante fosse stato qua molto probabilmente sarei andata su subito da sola, ma invece...Invece mi ritrovo qua sola e con un'ansia opprimente che mi schiaccia. Non posso muovermi e mia madre viene operata. Qualche mese fa è toccato a mia zia, la sorella di mio padre a cui sono molto molto legata, andare in ospedale per un'operazione alle ginocchia, non sono riuscita a salire nemmeno in quel caso ed è stato uno strazio.
Da quando è morto mio padre, ogni piccola cosa, ogni operazione anche se di routine, ogni piccolo problema di salute dei miei cari mi fa sentire questo peso sul petto che mi schiaccia, che arriva a livelli davvero insopportabili quando mi ritrovo impossibilitata a muovermi.
La vita che continua imperterrita, la vecchiaia delle persone a me care (mia nonna, l'unica rimasta dopo che ne ho persi due in 3 anni, ha 94 anni...non dico altro), la mia stessa età che comunque avanza, anche se sono giovanissima ovvio, e inizia a farmelo notare con segni e acciacchi prima inesistenti, questo scorrere del tempo che con tre figli non è decisamente facile ignorare (cioè, la Belva quest'anno fa 7 anni!! Cioè, 7 anni!!!)...non riesco davvero a darmi pace.
La lontananza associata a tutto questo non aiuta di certo, anzi, Mi sono stancata di non poter contare su nessuno se non su di me, di non poter condividere nulla con le persone che amo se non al telefono, di non avere nella mia quotidianità le persone che per me contano, di dover sempre cercare compagnie nuove, ma che so saranno provvisorie.
Ovvio che il Navigante è con me in quest'avventura, ma fino a un certo punto; del resto lui prende, parte, cambia lavoro, fa in qualche modo una sua vita completamente scollegata dalla nostra. E quando è scollegato da noi si può permettere di fare un po' come gli pare, non ha con sé tre nani da gestire.
Forse semplicemente mi sento un po' sola, forse semplicemente sto iniziando a fare i conti che la scelta di questa vita itinerante mi sta presentando, forse ho solo bisogno che cominci l'estate...

6 commenti:

  1. Che operazione fa tua mamma?
    Mio marito ha operato entrambe le anche in contemporanea qualche anno fa, un abbraccio a voi!

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  2. Tesoro, sentirsi sole e fragili in certi momenti della vita penso che sia naturale! Del resto sei umana anche tu. Sono convinta che anche questa volta tirerai fuori la tua solita energia, ti butterai a capofitto nelle cose ed in un lampo il mese sarà passato (perché il tempo, come hai notato, passa in fretta) e potrai tirare un po' il fiato.
    L'operazione di tua mamma è un'operazione di routine, certo è scocciante non poter essere lì (i miei vivono a Gran Canaria, perciò so come ci si sente) ma tra poco potrai riabbracciarla.
    E intanto ti abbraccio io, cara amica virtuale! Forza, non scoraggiarti!

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    1. No, ma aspetta...dimmi che non hai lasciato Gran Canaria per venire in Italia, dimmi che sono stati i tuoi fantastici genitori a trasferirsi lì per la pensione, ti prego!!!!!

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  3. Eh cara, come ti capisco... La lontananza in questi casi è una vera angoscia.

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    1. Ti dirò, fino a poco tempo fa non lo era. Con la morte di mio padre invece...

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