lunedì 17 ottobre 2022

Solo comunicazioni di servizio

Scrivo dalla magnifica penisola della mia cucina, sola con il computer davanti e un pranzo arrabattato, perché lunedì ho i tre grandi tutti a fare il rientro e il piccolo a dormire...insomma il lunedì, dopo 7 anni, ho un pranzo da sola, il lunedì è la mia pace dei sensi.

E durante la mia pace dei sensi voglio raccontarvi questi mesi in cui mi sono completamente scollegata con questo blog che è nato come mio sfogo, come ancora per rimanere legata a quello che sono, ma che ho abbandonato perché avevo bisogno di fare chiarezza nella testa prima di mettere nero su bianco i miei pensieri.

Quando il Navigante è tornato abbiamo fatto un weekend da soli a Roma. Un magnifico weekend da soli per andare ad ascoltare un magnifico e irripetibile concerto (Venditti e de Gregori insieme allo stadio Olimpico), non poteva che andare tutto alla perfezione. Abbiamo avuto modo di parlare di molte cose e di fare il punto della situazione perché davvero quei - ulteriori - tre mesi da sola mi hanno devastata e ci ho messo quasi tutta l'estate per riprendermi.

A luglio siamo scesi in Sicilia e abbiamo passato tre settimane insieme, lui lavorava e io portavo i quattro nani +  nipotina di 16 anni al mare la mattina e poi uscivamo per qualche gita tutti insieme nel pomeriggio.

Agosto invece siamo partiti con il camper verso l'Inghilterra, ci siamo incontrati con la famiglia di mia sorella diverse volte e mi sono pure portata il nipote più piccolo (9 anni) qualche giorno in giro con noi con il camper.

E' stata un'estate molto bella, anche se ho fatto non poca fatica a godermela visto che tentavo di "tirarmi in qua". Il primo giorno di lavoro del Navigante, appena rientrati dalle vacanze, ho ricevuto un suo messaggio: Sono stato fino adesso in ufficio con l'ammiraglio, dobbiamo parlare.

Questi sono i tipici messaggi da cetriolo che sta volando e aspetta solo di trovare l'anfratto giusto, che per inciso è ovviamente sempre il mio. E infatti il buon Navigante è stato spedito un'altra volta in mezzo al mare fino a fine ottobre per poi ripiegare in Arabia fino a fine dicembre con un'eventuale settimana di ferie che ancora non è data sapersi quando. Stavolta, più delle altre, erano missioni assolutamente evitabili, ma l'avanzamento di grado si avvicina quindi...

Come potrete capire non l'ho presa proprio benissimo. Sono 11 anni che mi sento dire che "questa è l'ultima volta" o che lui carriera non ne fa e tutta una serie di smenate che al solo pensiero mi girano così tanto, ma così tanto...Quando è venuto da noi prima di partire, ho detto quello che dovevo dirgli, ho ascoltato il rumoraccio delle sue unghie sugli specchi e ho chiuso ogni canale comunicativo che non c'entrasse con i nostri figli.

Solo comunicazioni di servizio, gli ho detto.

Lo so che pare una roba brutta, ma è stata la decisioni migliore per non sclerare di testa. Ho preso in mano la mia settimana, ho organizzato tutto al meglio senza dover fare i salti mortali o chiedere aiuto costante e mi sono tenuta due/tre mezze mattine per andare in palestra dal mio vecchio allenatore e fare pesi. Tanti pesi. Più pesi possibile a cui ci aggiungo alla fine anche una ventina di minuti di tapis roulant.

Faccio pesi per non divorziare. E per non commettere un omicidio.

Mi sono concentrata sulla rabbia, mi sono concentrata su di me. Ho la musica nelle orecchie, scarico i nervi, vado a prendere il piccolo in bici (ora la scuola materna è nel paese affianco quindi mi faccio i miei 8km metà dei quali con zavorra, nei giorni in cui non vado in palestra), penso alle varie discussioni, a cosa provo, mi focalizzo solo su di me. Con lui solo comunicazioni di servizio.

Non so alla fine se servirà a qualcosa, oltre che a farmi perdere peso, ve lo dico quando avrò una discussione dal vero con lui. So però che mi sento fisicamente una bomba e il fatto di non concentrarmi su di lui, mi lascia ampio spazio in testa per concentrarmi sui miei figli, oltre che su di me, e visto quanto stanno crescendo e cambiando, in particolare i due grandi, è davvero cosa buona.

E ora che mentre faccio il recupero in palestra non cammino in tondo tipo tigre in gabbia, ma mi fermo e la musica nelle cuffie inizia pian piano ad abbassarsi, posso anche riprendere a scrivere i miei pensieri nero su bianco. Perché non sono più così neri come prima.

9 commenti:

  1. Purtroppo e dico purtroppo, non è facile immedesimarsi negli altri e comprendere la fatica che si fa. Le donne, per quanto sottovalutate, ne fanno immense per tenere tutto e tutti insieme e quando mollano, mollano sul serio. Ti auguro di riappacificarti presto

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    1. Grazie. Sono sicura che lui non mi sottovaluti, anzi me lo ripete in continuazione quanto io sia fondamentale etcetc, ma anche se pare ingrato da parte mia, le parole e i complimenti alle volte non servano a granché

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  2. Leggendo, dall'esterno e senza conoscervi se non attraverso le righe del blog, ho sempre percepito il Navigante in una posizione di "vantaggio" rispetto a te, lui fa carriera, ha un lavoro che ama, i mesi lontano se li passa sulla nave a lavorare certo ma ricordo che dicesti che cmq aveva le sue cene con colleghi, la palestra, e tante altre cose. Invece tu sei sommersa dai vostri 4 figli. Per me è inconcepibile e infatti noi abbiamo impostato tutto in maniera opposta. Marito turnista e io che mi sono presa la laurea magistrale ed ora lavoro in una scuola privata dopo 11 anni appresso ai figli (ne abbiamo 3, ne volevamo 4ma non ce l'abbiamo fatta). Per ora ho 6 ore a settimana che sono niente ma per noi è già un cambiamento, che cade anche sul marito che per esempio quando torno alle 13 e lui attacca alle 14 deve farsi pranzo per lui per me e il figlio che torna alle 14. Non è deficiente e sa fare anche meglio di me, ma rimane il fatto che deve darsi da fare pure lui per supportare me. Poi lui sta tanto a casa e con loro 3 fa tutto, compiti sport porta e prende e mi ha supportato tanto in questi anni di studio. Ma ho sempre pensato che ogni famiglia ha il SUO equilibrio e che deve andar bene ai propri membri appunto. Leggendoti ho sempre sentito tanto orgoglio da parte tua per la carriera del Navigante e nonostante la stanchezza anche tanta felicità per la tua\vostra vita. Se Adesso ci sono cose che non ti stanno più bene fai bene ad importi. Siete tutti importanti allo stesso modo, se tu non ce la fai più a sostenere questi ritmi è giusto che lui si dia una ridimensionata al lavoro e pensi un attimo a chi ha a casa. Anche perché dopo tutto ciò che hai fatto per lui e per i vostri figli è giusto che tu dica BASTA se non ce la fai più.

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    1. Come hai detto tu, ogni famiglia ha un equilibrio.
      Sono stata ben contenta di lasciare tutto e seguirlo, per poter stare insieme visto che il suo lavoro comunque lo porta a stare fuori, e lo rifarei altre 100 volte, non sono mai stata una di quelle per cui il lavoro è fondamentale, volevo cercare di essere famiglia il più possibile.
      Ed è questo il punto: l'ho seguito per stare insieme, ma alla fine non stiamo insieme comunque e decidere di fermarmi qui questi anni è stata una scelta molto difficile, ma essenziale anche per i bambini, ci permette stabilità e una vita buona, ma ancora di più senza di lui. Il fatto di avermi detto sempre che la sua carriera si sarebbe fermata a breve, che man mano che invecchia non ci sono missioni e tutte cose che poi non si sono rivelati tali, questo mi fa sentire presa in giro. Per anni.
      Non è una questione di impormi per avere una mia carriera, qui si parla che io sto vivendo una vita da famiglia monoparentale che non ho mai voluto, ma non credo ci sia una via d'uscita. Significherebbe tarpare le ali a lui e a me, perché chiedergli di fermarsi definitivamente, significa anche per me dovermi trasferire a Roma cosa che non sono sicura di volere in questo momento.
      E la cosa peggiore è che quando siamo insieme, va tutto bene: con i bambini, tra di noi, lui è presente, è assolutamente intercambiabile con me.
      Fondamentalmente dovrei accettare quello che c'è in questo momento e sperare che quando le cose si fermeranno saremo tutti in grado di riprendere la nostra vita di famiglia

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  3. Beh in bocca al lupo. ti seguo da un pò. faccio il tifo per te e per tutti voi. ciao roby

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  4. Beh in bocca al lupo. Ti seguo da un pò. Faccio il tifo per te e per tutti voi. ciao Roby

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  5. Non saprei proprio cosa dirti, come aiutarti o consigliarti. Ti mando però un forte abbraccio virtuale per il momento difficile e ti dico che secondo me sei molto brava a prenderti del tempo invece di reagire d'impulso.

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    1. Sono brava perché con i miei impulsi ho già fatto danni in passato, a me e agli altri. Con 4 figli non posso permettermi stupidaggini. Grazie per l'abbraccio

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!