venerdì 5 ottobre 2018

Compiti per casa

Questo sarò un post che non ha nulla di nuovo, è un problema diffuso me ne rendo conto, ma io ho bisogno di sfogarmi un po'. Perché anche io sono entrata nel tunnel dei famigerati, lunghissimi, interminabili compiti a casa.
Con la Belva l'anno scorso è stata una passeggiata, lei non aveva bisogno di aiuto, sapeva già leggere e scrivere, tutto filava liscio e veloce, a parte un paio di momenti che sono più che comprensibili lungo l'arco di un anno scolastico. Si ricordava perfettamente quello che doveva fare per casa, di darmi gli avvisi e il suo comportamento in classe è sempre stato irreprensibile, anche se di suo è un filino polemica e la soluzione adottata dalla maestra quando si inizia il circolo vizioso della polemica, è stata la stessa che io uso a casa: è così perché lo dico io!
Sapevo che non sarebbe stato così facile quest'anno con il Vitellino, ma sinceramente non sapevo quanto sarebbe stato più difficile. E lo è tanto, soprattutto per me e la mia flebile pazienza.
Lui è intelligente, è avanti rispetto agli altri, si annoia spesso e volentieri MA se decide che non gli piace, che non vuole, che non ce la fa, può passare anche tutto il pomeriggio per leggere una semplice parola, dopo magari averne lette già diverse.
"Non ce la faccio" "Non voglio fare i compiti" "E' troppo difficile" sono le frasi che ripete in loop e se anche ci provo a farlo ragionare, a dirgli che ci deve provare, anche a spiegare qualcosa parte la frigna o peggio ancora le urla e lo sbattere i pugni sul tavolo o i piedi per terra (atteggiamento che mi rende giusto un filino nervosetta...).
E quindi dopo essere stata ferma sul: i compiti si fanno punto e basta ed essere abbastanza sicura che in realtà lo può fare e abbia capito la consegna, me ne vado in un'altra stanza per evitare che i miei nervi saltino del tutto. Ma non cambia molto la situazione, continua a frignare, a urlare, a chiamarmi e più passano i minuti, più diventa stanco e meno concentrato ovviamente. E io meno predisposta.
Forse, da un certo punto di vista sarebbe più facile se fosse uno che veramente non ce la fa, che avesse delle difficoltà oggettive, invece semplicemente siccome non gli piace non ci si mette d'impegno. In questo momento l'unica soluzione che prevedo è farlo andare al doposcuola ogni giorno così almeno mi devo smazzare solo i compiti del fine settimana. Del resto ho studiato per fare la maestra, ma sono la loro mamma e i compiti sono completamente diversi, giusto?

17 commenti:

  1. Come ti capisco. Con la mia grande è lo stesso. Fargli fare i compiti è un incubo. Li farebbe in 5 min,tanto sono pochi. Ma non gli interessano. Deve fare sempre altro, poi alla sera prima di andare a letto si ricorda dei compiti. Obbligarla non serve a niente, perché poi li fa male, inizia a cancellare, strappare,..... Per ora la soluzione per me è arrangiati a scuola ci vai te non io....mia moglie è più paziente. Ma il principale problema per lei è che i compiti sono sempre la stessa cosa....manca di stimoli
    ..per lei fatto una volta, basta.
    Un saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da una parte anche lui, dall'altra appena trova una difficoltà parte la frigna, il non ce la faccio, etcetc. Mi sa che devo cominciare anche io con il "chissene sei tu che vai a scuola" tra l'altro lui sa che se non fa i compiti, non va a rugby, ma comunque la frigna e lo sbattere i piedi partono lo stesso. Capisco che spesso è stanchezza e/o noia, però deve imparare che certe cose si fanno e basta!

      Elimina
  2. Capisco benissimo. Il mio primo ha 7 anni e per fare i compiti è sempre stata una mezza tragedia, quelli per lunedì se li è lasciati tutti oggi che è domenica, e non sono pochi..lui se ci si mette li fa e pure in breve..il problema come per te è che non gli va, così si distrae con tutto, cade la penna 15min per raccoglierla, passa una mosca e si mette a fissarla, dice anche lui è difficile (ma manco per niente eh), e i miei nervi ne risentono. Io lo lasciavo molto fare solo finché lo scorso anno, in prima, l'insegnante mi ha detto di accompAgnarlo e seguirlo di più, che per lui è una tappa difficile..oltre al sentirmi merda l'ho fatto ed è andata meglio, alla fine in pagella tutti 9 e 8..adesso in seconda lui mi dice è più difficile della prima (ma va?) e le doppie non le capisco, confonde v e b ma è bilingue spagnolo e perciò anche secondo l'insegnante ci sta..va però sempre seguito stimolato e caxxi vari, questo implica star seduta accanto a lui o cmq nelle vicinanze se fa i compiti (andare in 1 altra stanza x me nn esiste, mi chiama a ripetizione), implica fargli fare dei giochetti per far pratica con le doppie e una dose di pazienza che fatico tanto a tirare fuori..la seconda ha 4 anni e mezzo e mi auguro che con lei possa essere più semplice..perché così è proprio da andare al manicomio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però...però...è davvero compito delle mamme tutto ciò? Io non ho ricordi che mia madre mi stesse così tanto dietro, se non per assicurarsi che facessi tutto quello che dovevo fare. Non dovrebbe essere la scuola quella che stimola, fa giochetti, aiuta, etcetc? Alle volte penso che si stia delegando un po' troppo alle famiglie ciò che invece dovrebbe fare chi ha studiato per farlo!
      Con questo so perfettamente che il lavoro degli insegnati è diventato decisamente più difficoltoso e sono assolutamente fiduciosa e sostenitrice dell'insegnante (altrimenti non potrei lasciarli ogni giorno davanti scuola a cuor leggero). Mi auguro che con il tempo la situazione migliori, spero tanto nell'autonomia di cui sono assoluta sostenitrice e fan!

      Elimina
  3. Oddio! E' il mio incubo! Io con Primogenita non ho mai avuto un problema, mai una storia per fare i compiti e una volta capito il meccanismo non mi ha mai più chiesto aiuto. Ho il TERRORE (letteralmente) che Sbibulina invece mi farà penare :(
    Ti sono vicina. Coraggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò di più: io con la Belva non ho dovuto nemmeno aspettare che comprendesse il meccanismo, non mi ha mai chiesto aiuto, a parte qualche cosina in matematica, e ha fatto tutto da sola tra la seconda e la terza asilo!! E in due lingue!
      Sapevo che non sarebbe stato così semplice con il Vitellino, ma speravo in un po' più di grazia...

      Elimina
  4. Benvenuta nel clan!!!!!
    Che dire per rincuorarti.....si va avanti così fino al liceo!!
    Perché, anche lì, con questo patto di corresponsabilità, non c'è via di scampo!
    Buon lavoro mamma!!

    RispondiElimina
  5. A leggere la tua descrizione del vitellino con i compiti, mi sembra di rivedere mio figlio lo scorso anno e questa estate, con i compiti dell'estate vacanze. Io ho retto tra urla e sgridate tutto l'anno, salvo ogni tanto l'aiuto dell'anno nonna, con cui facevano i compiti senza frignare, di solito. Posso solo dirti che quest'anno sembra andare molto meglio. Forse è troppo presto per dirlo ma...io incrocio le dita! Dunque, tieni duro, forse è solo che hanno bisogno di tempo per adattarsi.

    RispondiElimina
  6. E' bravo ma non si applica...In quanto a pazienza mi sto rendendo conto che la mia si sta assottigliando sempre di più e il prossimo anno mi servirà a palate...
    Cmq so da altre amiche che ci sono già passate che spesso è una fase di adattamento, anche per vedere se effettivamente tu lo supporti e gli stai accanto, un po' come quando iniziano ad andre in bici senza le rotelle ma vogliono che qualcuno sia lì vicino a loro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente è anche quello, sicuramente io sono una che pretende...ma quando mi fai due pagine in 3 minuti e poi non vuoi nemmeno a provare a leggere l'ultima parola...vuoi che proprio io vada fuori di testa!
      Comunque devo dire che piano piano va meglio, dopo la sfuriata di sabato almeno sembra un po' meglio...Incrociamo le dita!

      Elimina
  7. Eccomi qui. Capito dal blog di un'amica.
    Cosa dirti?
    Purtroppo, non so se il doposcuola aiuterebbe il vitellino. Dovresti mandarlo da una persona molto fidata che non si limiterebbe a fargli i compiti mentre lui gioca beato nella stanza accanto.
    Nella mia esperienza ho incontrato diversi casi del genere.
    Il mio Lorenzo va ancora all'asilo, e spero che, quando verrà il momento, saprà cavarsela da solo.
    Intanto, continuerò a spiarti e a prendere spunto... ;)
    Buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà la scuola propone un doposcuola dove i bimbi fanno i compiti e poi eventualmente giocano, la mia prima bimba ci va una volta a settimana, oggi è il primo giorno!
      Comunque alla fine ci vuole solo un po' di pazienza...il problema è che Dio me ne ha fornito davvero pochina...

      Elimina
    2. Ah ecco, scusami. Dalle mie parti invece (io vivo in Puglia) il doposcuola si fa privatamente, iscrivendo i bambini presso scuole private pomeridiane, oppure organizzando lezioni a domicilio.+
      In questo caso, quindi, mi sembra un'ottima idea.

      Elimina
    3. Credo che generalmente sia dappertutto come da te, ma la mia scuola ha tanti bei progetti e questo è uno!

      Elimina
  8. Il lavoro che fai adesso ti ripagherà poi. Sii ferma sul fatto che non puo vedere tv o fare cose di altro tipo se non li ha fatti. Ed elogialo appena possibile.
    Se può essere utile ci sono sicuramente dei giochi su PC per far giocare i bambini imparando doppde etc. Già 10 anni fa avevo un cd con i giochi di grammatica, e i miei facecanofa gara per giocarci, mi sembra si chiamasse il pirata. Ora ci sarà anche di piu.

    RispondiElimina

I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!