martedì 10 gennaio 2017

I nostri cinque giorni alsaziani

Gennaio è sempre un casino: riprendere in mano la routine, rimettere in sesto il corpo e l'anima,cercare di portare avanti i miei mille progetti senza perdere pezzettini in giro...mantenere in particolare questo ultimo punto diventa sempre più difficile con solo un paio d'ore nel primo pomeriggio libere da marmocchi, faccende e appuntamenti più o meno importanti.
Comunque volevo parlarvi dell'Alsazia e quindi eccomi qua, questo il nostro giro fatto in 5 giorni:



Cinque giorni sono pochi, pochissimi, io ve lo dico! Soprattutto per quanto riguarda la parte vicino a Colmar, cioè tutti i paesini del parco naturale des Vosges, solo per quelli ci vorrebbe una settimana, sono tutti bellissimi, tipicissimi, magicissimi! In più Colmar richiede almeno una giornata intera (noi abbiamo fatto un pomeriggio e la mattina successiva), mentre Strasbourg da un minimo di due a un massimo che dipende da quanto volete vedere. Noi abbiamo cercato di fare un mix tra grandi città e paeselli e l'unico rimpianto è di non essere riusciti a visitare Ribeauville e Riquewhir, che abbiamo visto solo passandoci con il camper (e quindi niente centro storico che è zona pedonale).
Noi abbiamo fatto "vacanza mercatini", tralasciando completamente musei o monumenti, mantenendo solo la visita alle chiese. Ci siamo riempiti gli occhi di oggetti in legno e tessuto, il naso di profumo di cannella e arancia, lo stomaco di bretzel e succo caldo che veniva venduto in bicchieri di plastica dura personalizzati per ogni paesino e che ovviamente non ci siamo tirati indietro nel collezionarli praticamente tutti! Il primo albero di Natale è nato proprio in Alsazia e si vede che lo spirito natalizio qui ha qualcosa di diverso, qualcosa di più radicato. Le decorazioni sono alle volte al limite del kitch, ma possiamo non perdonarglielo quando alle finestre vengono attaccati, tra le altre cose, enormi orsi di peluche e renne che trainano carri pieni di doni?!?
La zona è in generale meno cara rispetto alla Francia del sud e per certi versi più genuina, anche se la cultura è fortemente influenzata dalla vicina Germania, tanto che spesso la lingua più ascoltata è il tedesco! Con il camper è abbastanza agevole girare, un po' come in tutta Francia del resto.

I bimbi, a parte il freddo polare (non abbiamo mai raggiunto i 5°...) che li rendeva particolarmente frignoni, sono stati entusiasti, quasi tutti i mercatini avevano una giostrina per loro, per non parlare della quantità di bretzel e salsicce che si sono fatti fuori! Abbiamo camminato parecchio, ma non si sono lagnati più di tanto e tra le cose che più hanno amato, oltre alle giostre, ci sono stati il tram per raggiungere il centro di Strasbourg (eravamo parcheggiati in un park&ride molto comodo dove con 6€ pagavi parcheggio per l'intera giornata e biglietti a/r del tram per tutti verso il centro, da tenere in conto anche se si è con la macchina), i presepi (Eguisheim aveva un'esposizione in tutto il paese: in ogni angolo si trovava un presepe diverso!) e il cibo ovviamente!
Bè tanto hanno amato i mercatini che il Vitellino ha chiesto: "ma ci sono mercatini di Natale in Costa Rica?!?"...no amore mio, niente mercatini di Natale in Costa Rica, non a febbraio quanto meno...

giovedì 5 gennaio 2017

Ancora mi stupisco...

- Buongiorno! Vorrei prendere un appuntamento per un controllo, il dottore mi aveva detto di chiamare dopo Natale.
- Ma sa che adesso è tardi e non avrà l'appuntamento immediatamente?
- Sì, bè, non importa, il medico mi ha detto con calma.
- Ok va bene...la prima data disponibile è il 23.
- Febbraio?
- Noooo, gennaio!!
- Ah....ok...
- Quale dottore?
- Dottor X
- Ah ma lo sa che adesso dottor X fa consultazioni solo private? Dovrà pagare sul posto XXX euro e poi farsi rimborsare la cifra.
- Scusi non ho capito: 250€?
- Nooooooo, 50€!

Cioè quindi...fateme capì...sto prendendo un'appuntamento per una consultazione privata per 50€, che comunque mi saranno rimborsate all'80% (solo perché non ho l'assicurazione aggiuntiva, sennò sarei stata rimborsata al 100%), e siccome ho chiamato tardi la data più vicina è fra due settimane????
Mondo civile...

mercoledì 4 gennaio 2017

Piccolo resoconto di buon anno!

...e niente...buon Natale...buon anno...buone feste che ormai per me sono finite visto che qui la Befana non è festivo e scuola e lavoro ricominciano subito dopo Capodanno, ossia il tre gennaio.
Mi rendo conto di essere completamente sparita senza nemmeno un post di saluti, ma credevo sinceramente di avere il tempo di fermarmi se non prima della partenza, quantomeno durante i giorni in cui sono stata a casa dei miei, invece è stato impossibile anche solo guardare la mail sul cellulare!

Allora innanzitutto il nostro tour in Alsazia è stato davvero intenso, io poi ero mezza malata, tanto che una mattina sono dovuta rimanere a letto, bloccata con 39° di febbre!! Ho iniziato a star male il secondo weekend di dicembre e solo ora vedo la fine del tunnel, la qual cosa, inoltre, mi ha bloccato completamente ogni attività fisica, ma ovviamente non la voglia di mangiare come se non ci fosse un ieri, un oggi, un domani e un postdomani!!
Siamo dovuti partire con un giorno di ritardo perché la batteria dell'abitacolo del camper era completamente scarica e ci è mancato poco che non annullassimo tutto il viaggio; ma alla fine la batteria si è ripresa e siamo partiti; spero di riuscire a farvi in settimana un post dedicato.

Rientrati in Italia il 23 notte in modo tale da poter essere visitata dal medico di famiglia (avevo paura di dover prendere antibiotici, ma alla fine era solo una tremenda influenza), ci siamo poi fatti 6 giorni intorno al lungo tavolo in legno della taverna tra cibo, tisane, scala 40 e tombola, gioco molto apprezzato dai bimbi, soprattutto quando giocavamo con la Smorfia napoletana (anche se il Navigante non ha voluto dircela in dialetto!), e solo qualche piccola uscita tipo per andare al cinema con i bimbi a vedere Oceania o per farci un pomeriggio/serata soli in coppia che fa sempre bene, ma in generale non ci siamo mossi molto. Il Navigante lo odia, io invece trovo che Natale è solo così: tanta gente, tanto cibo, tanto inutile cazzeggio...J'adore!!!!

L'ultima parte della nostre vacanze è stata dedicata ad amici, nuovi e vecchi. Il 30 mattina ci siamo incontrati con La Puff, il GG e il Nin per vedere la mostra The Art of the Brick (di cui avevo letto sul sito di Patatofriendly e che mi aveva proprio tanto colpito) a cui abbiamo aggiunto un pranzo + passeggiata insieme. Un "primo appuntamento" che ci ha finalmente fatto conoscere di persona e a cui spero ne seguiranno tanti altri, anche se logisticamente non siamo proprio vicini di casa!
Dopo questi nuovi amici, siamo andati da una coppia di vecchi amici: lei conosciuta insieme al Navigante, per poi ritrovarci a Spezia qualche anno dopo e con due bimbe praticamente coetanee. Insieme a un'altra coppia di amici, padrini di battesimo del Francese, che ora abitano a Taranto, ma con cui abbiamo passato gli anni spezzini, cerchiamo di ritrovarci almeno per Capodanno, anche se non è proprio così semplice. Comunque quest'anno ci siamo trovati a Spezia due coppie su tre e abbiamo passato il 31 mangiando e aspettando la mezzanotte con gli Aristogatti e Aladin, mentre l'uno a pranzo fuori, mangiando (oh...mangiando...una cosa nuova...) panigacci e testaroli al pesto!

L'uno notte eravamo in camper e, seppur con qualche problema all'olio (lunedì farà un giretto da dottore il nostro caro "pancher"!), siamo ritornati a casa.
Qualche giorno di vacanza tra di noi, qualche giorno con la famiglia, qualche giorno con gli amici. Perfetto, ma ora io devo riprendermi e pure i ragazzi, che ieri dopo scuola erano talmente contenti di essere a casa con le loro cose che non hanno nemmeno litigato tra di loro, un miracolo!!! Per non parlare del Francese che mi sta facendo delle grossissime spanzate di sonno.
Giusto il tempo di riprenderci...che le vacanze di febbraio saranno ancora più intense...

venerdì 16 dicembre 2016

Passeggiando con un figlio solo

Ieri avevo un paio di cose da fare poco distante e complice il sole sono uscita senza macchina, con il Francese nel passeggino e l'ipod a palla nelle orecchie.
Con lui mi capita spesso di farmi lunghe camminate nei giorni in cui i due nani grandi non rientrano a pranzo da scuola; andiamo sulla spiaggia, al mercato, sola o in compagnia, cammino, ascolto musica, mi fermo al parco per fargli sgranchire le gambe, compro qualcosina...ed era proprio così che mi immaginavo volesse dire fare la mamma di un bimbo piccolo.
Con gli altri due è stato diverso, perché insieme a una nanetta appena nata ho dovuto prima gestirmi un pancione che non mi permetteva lunghe nè agevoli passeggiate, poi uscire con entrambi i nani, di cui uno con le coliche che lo facevano strillare tutto il giorno e , tra l'altro, durante l'inverno spezzino, non proprio soleggiato, era per me una prova durissima. Mi rendo conto che anche marciapiedi poco ortodossi per i passeggini e parchi non adeguati a bimbi piccoli (qui c'è un parco con giochi per bambini 0-3 anni pure recintato!) non hanno aiutato, ma era soprattutto il fatto di avere a che fare con due bimbi davvero molto piccoli e bisognosi di ogni mia attenzione che mi frenava. A casa era ovviamente tutto più semplice, anche se un po' alienante alla fine della giornata.
Le passeggiate con il Francese mi restituiscono la parte rilassante di avere un bambino, quella parte un po' bucolica che mi immaginavo prima di averne, mi danno il tempo per riflettere su tutto, per ricaricare un po' le pile e per muovermi un po' a ritmo di musica. Soprattutto sono una manna quando il Francese comincia ad essere stanco e annoiato di giocare in casa, lo si piazzia sul passeggino ultraleggero (altra comodità che con i due nani grandi non ho potuto utilizzare, perché avevo la pedana per la Belva) e via.
Sono contenta di poterlo vivere almeno con lui e un po' mi spiace di aver perso questo con la Belva e il Vitellino, anche se vederli crescere come due gemelli è davvero affascinante! E' come avere un figlio unico ed è una bella esperienza, ma solo a tratti perché vederli tutti insieme è la vera gioia.

Comunque se vedete una pazza che canta e cammina a ritmo di musica con un passeggino per le strade di Toulon non posso che essere io, nessun'altra mamma francese lo farebbe mai!!!!

lunedì 12 dicembre 2016

Come al solito...busy Christmas time!

Dicembre è un mese bestiale. Dicembre significa cene, pranzi, goûter de noël, colazioni, feste, spettacoli il tutto condensato in due settimane, ossia prima che inizino le vacanze scolastiche. Quindi due weekend di fuoco, saggio di piscina (sempre, mannaggia sempre, il sabato appena iniziate le vacanze così ci tocca posponere sempre la partenza) e poi noi si parte: 5 giorni in Alsazia, Natale a casa mia e Capodanno da amici a La Spezia, se hanno finito il trasloco...altrimenti qualcuno ci ospita???
Comunque, questo fine settimana appena passato è stato davvero ricco e magico, come non capitava da secoli, ormai! Bimbi bravi, incastro di impegni perfetto, sveglie che mi hanno permesso di riposare, momenti per la coppia, per gli amici e per la famiglia...insomma una concatenazione di eventi incredibile!
Allora siamo partiti venerdì: parrucchiere per me nel pomeriggio, poi di corsa a casa a cambiarmi e via al concerto di Elton John a teatro. E' stato magico, erano almeno 6 anni che non andavo a un concerto e lui è proprio una grande star! Anche la birra post concerto non è stata niente male, dandoci l'assaggio delle notti tolonesi che noi non abbiamo praticamente mai vissuto. E' stata una serata magnifica, che ci ha ricordato ancora una volta quanto è bello essere una coppia e fare cose da coppia.
Sabato è stata la volta della festa natalizia della Marina, una festa fatta per i bambini, di solito vengono noleggiati gonfiabili e giochi di ogni tipo, quest'anno invece c'è stato il circo, che io non amo particolarmente, ma ovviamente i nani hanno molto apprezzato. Piccola siesta post circo e la sera amici a cena per una serata fondue davvero rilassante: i bimbi si sono super comportati, tanto che non abbiamo nemmeno messo un cartone per tenerli calmi, mentre noi adulti ci siamo lanciati in discussioni di politica franco-italiana che merito il diploma livello c1 del DELF solo per questo!
Domenica partita benissimo con una sveglia incredibile alle 9.15 (il Francese non era stato bene sabato, con febbre e tossaccia, quindi ha recuperato con 15 ore di sonno! Ora la tossaccia è passata a me però...), un brunch con pancake e ogni bendiddio dolce e salato sulla tavola, una mattinata tranquilla in casa, una corsetta per mamma che però ha dovuto cedere al catarro dopo mezz'ora scarsa, e infine ancora teatro, stavolta mamma con nani grandi per uno spettacolo musical di Frozen che li ha lasciati senza parole, visto che soprattutto non sapevano cosa saremmo andati a fare/vedere. La domenica doveva terminare con una cenetta romantica a due dopo aver messo a letto i nani presto, ma il Francese ha ben pensato di fare un sonnellino di mezz'ora alle 17.30 e quindi fino alle 21.30 non c'è stato verso di addormentarlo!
Ora siamo tutti stanchi, abbastanza catarrosi, ma ancora pieni di impegni: oggi c'è stata la Christmas breakfast con le alleate per me e lo spettacolo di Natale alla creche per il Francese, domani
goûter de noël per tutti i nani e mamma deve preparare il dolce per quella del Francese, giovedì un'altra goûter de noël alla parrocchia dove andavo a fare il corso di francese e spettacolo di Natale alla scuola dei nani grandi...e in tutto questo non riesco nemmeno andare a fare un po' di sport perché io ovviamente sono quella messa peggio a salute, del resto è da sempre il periodo per eccellenza in cui mi ammalo!
Adoro davvero questo periodo, anche se corro come una matta, preparo dolci, pianifico, organizzo, mi ammalo. Amo i miei bimbi che scrivono la letterina, che prendono la sorpresa del calendario d'Avvento, che respirano la magia del Natale. E amo sentire mia madre che pianifica il menù da mesi, amo decidere i regali, organizzare chi compra cosa e per chi, amo rivedere amici e parenti. Se qualcuno cerca la vera magia del Natale, venga a parlare con me!

mercoledì 7 dicembre 2016

Oggi mood mammamerda

Io sono una persona molto, troppo sanguigna. Fumina e permalosa. Io mi incazzo e poi generalmente mi scazzo da sola, ma tra una cosa e l'altra alle volte rischio di fare seri danni. Sono una che se potesse prendere a cazzotti il mondo per farlo girare contrario, probabilmente lo farebbe...
Non mi vanto del mio carattere, ho provato a nasconderlo, incanalarlo, a smussare angoli, ma ormai a trent'anni suonati ho capito che posso solo farci i conti quotidianamente. Ho imparato che chi mi sta vicino merita il mio sforzo per essere migliore, più che posso, ma deve anche conoscere e in un certo senso amare i miei limiti.
Con i figli però è tutto diverso. I miei figli quando ho i miei scatti d'ira, hanno paura. Non gli farei mai del male benintesi (anche se ammetto di aver quantomeno capito gesti estremi di madri contro i figli), può partirmi un ceffone, un urlo da Tarzan, ma ovviamente so controllare la mia rabbia. Però i miei figli guardano dentro i miei occhi con i fulmini e le saette, guardano al di là del mio sapermi controllare, loro mi guardano dentro e hanno paura. E li capisco perché alle volte mi chiedo cosa succederebbe se non potessi controllarmi.
Alle volte la semplice minaccia: "guarda che se non ti muovi, ti (s)vesto io in modo molto poco gentile!" li fa correre. Non voglio essere un dittatore, ma mi scopro esserlo. Non voglio un clima del terrore, ma alle volte trovo che l'unico modo per poter andare avanti sia quello di creare una linea ferrea da cui non transigere, pena l'incasinamento totale di ogni cosa. Non voglio usare la violenza, ma alle volte la mano mi parte quasi da sola.
Non so se questo vale perché mi faccio carico di loro costantemente, spesso da sola, senza un vero e proprio appoggio famigliare, non so se è colpa del mio carattere e del fatto che volente o nolente questo è lo stampo, non so se la colpa è delle "nuove generazioni" come ha ripetuto in continuazione mia suocera.
So solo che quando guardo la paura nei loro occhi mi avvilisco e mi sento davvero una mammamerda.

lunedì 5 dicembre 2016

Dialoghi di bimbi (stalker!) che crescono

Qualche mese fa, la Belva, che sa leggere dalla fine dell'anno scorso, sbirciava nel mio cellulare.

Io: ehi! Non si legge il cellulare degli altri senza permesso!
La Belva: perché no?
Io: perché magari chi scrive non vuole farti leggere. A te piacerebbe che io venissi a leggere nel tuo cellulare?
La Belva: sì, io ti farò sempre leggere nel mio cellulare. Sempre sempre!

Eh sì, come no, aspetta che ne riparliamo tra un po' di anni!


La scorsa settimana, in macchina con il Vitellino, che in famiglia è quello che più ha bisogno di routine e radici.

Il Vitellino: mamma io voglio tornare dove siamo già stati.
Io: in che senso? Intendi in vacanza?
Il Vitellino: sì, voglio tornare nei posti dove siamo già stati, come l'Islanda
Io: sai che alla mamma e al papà non piace visitare sempre gli stessi posti, no? Però quando sarai grande potrai andare da solo a vedere tutti i posti che abbiamo visto insieme.
Il Vitellino: ma no, mamma, io voglio andarci con te!
Io: vedrai che quando sarai grande non vorrai andarci con me, magari avrai una moglie, una famiglia.
Il Vitellino: no mamma, io voglio stare solo con te!
Io: ma scusa non vuoi una famiglia?
Il Vitellino: no!

Gulp! Un figlio che non si vuole schiodare di casa proprio no, per favore!!!!