lunedì 25 febbraio 2013

La nostra decrescita alimentare

Parte della nostra decrescita è sicuramente un cambiamento netto nelle abitudini alimentari; non che prima mangiassimo junk food tutti i giorni, però ora siamo più consapevoli, leggiamo le etichette, limitiamo moltissimo se non del tutto cibi già pronti e industriali, seguiamo quanto possibile la piramide alimentare e per questo abbiamo introdotto nella nostra dieta alimenti, come legumi, pesce e cereali, che prima quasi non sapevo cucinare, mentre abbiamo eliminato la carne tutte le sere, abitudine di casa mia.
Inoltre sperimento metodi di cottura nuovi come la pentola a pressione, che mi è sempre stata un po' antipatica, che però ha l'indubbio pregio di farti risparmiare tempo ed energia elettrica. Anche la cottura al vapore va alla grandissima e di solito nell'acqua ci cucino sempre qualcosa (tipo quando faccio al vapore le cime del broccolo, nell'acqua cucino il gambo e le foglie che poi faccio diventare una vellutata) oppure la tengo per usarla al posto del brodo (nei risotti ad esempio). La riduzione degli sprechi, non solo per una questione economica, è importante in questo nostro percorso.
Sono piccoli passi, ma la perfezione è ben lontana: mio marito per esempio non può fare a meno di avere in dispensa un barattolo della famosa crema spalmabile, anche se poi di fatto ne mangia qualche cucchiaiata una volta al mese, quando magari decidiamo di fare waffles o pancake a colazione; dal canto mio invece non riesco a dire di no a qualche dolcetto dopo pranzo e ai biscotti della marca più famosa al mattino, da inzuppare nel latte. Ci sono poi abitudini radicate che è davvero difficile scacciare, inoltre la presenza dei due nanetti non aiuta nello scegliere il prodotto davvero con cura leggendo tutte le etichette da cima a fondo.
Il contro di tutto questo è che siamo diventati davvero molto esigenti in fatto di cibo, ci piace mangiare bene e abbiamo imparato a capire quando ci vengono propinati piatti dove il gusto naturale dei cibi è nascosto da tonnelate di grassi o aromi. Inoltre sebbene non sia così talebana da boicottare fast food o catene in franchising, mi rendo conto che la qualità è così scarsa che comunque poi non mi viene proprio voglia di spenderci i miei soldi.
E dopo aver letto il libro di Spurlock (ideatore del documentario Super Size Me) sono sempre più convinta che in fondo un bel paninazzo con patatine fritte non mi può far male una volta ogni tanto, però se proprio lo devo mangiare me lo faccio a casa con ingredienti scelti o trovo una paninoteca che me lo prepari sul momento, piutttosto che ingurgitare un panino che, se dimenticato su un caminetto, dopo un anno ha praticamente lo stesso aspetto di quando è stato comprato!
Sono contenta di questa strada percorsa e spero davvero di poter fare sempre meglio, iniziando ad autoprodurre di più e magari andando a vivere in una casa con un po' di terreno e farci così un bell'orticello. Mia sorella dice che faccio bene, ma che lei non ce la fa...non capisco perchè, davvero non è stato niente di difficile...voi cosa ne dite?

7 commenti:

  1. Mi piace il tuo modo di pensare, perché dimostri di essere molto equilibrata e di non farti prendere dagli estremisimi. Brava!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io credo di essere abbastanza equilibrata, eppure in casa mia mi tacciono di essere esagerata ed estremista...mah!

      Elimina
  2. Noi abbiamo scoperto il pne ftto in casa e la focaccia! Se pensi che qui viaggiamo sui 3,5-4 euro al kilo...rob d mtti per un po' di acqua e farina! Anche noi abbiamo tgliato molto sulla carne anche perchè le bimbe la mangiano quasi tutti i giorni all'asilo, mentre siamo molto appassionati di pesce e, abitndo in una città di mare...niente di meglio che procurarsi del pesce fresco!!!!

    RispondiElimina
  3. Anche io lo facevo prima dell'arrivo dei nani, mi rilassava molto. Ora invece in cucina autoproduco la metà di quello che autoproducevo prima, spero però che man mano che crescano di riuscire a riprendermi il mio spazio in cucina, anche perchè io adoro cucinare! Sono rimasta incinta della Belva mentre facevo un corso professionale di cucina!

    RispondiElimina
  4. anche io da quando é nata clems cerco di mangiare meglio, ma del resto noi abbiamo sempre amato la cottura al vapore e le cose semplici (leggi anche poca voglia di cucinare strano) quindi non é cambiato molto. Molta attenzione viene data alle etichette e, come e, i legumi sono entrati prepotentemente nella hit parade.
    :)

    RispondiElimina
  5. io direi che hai ragione! anche io mi oriento più o meno come te

    Ps: non riesco a vedere sul blog il tuo commento... mi è arrivato via mail... boh? A te si vede?

    RispondiElimina
  6. Anche noi abbiamo intrapreso questa strada, che ci da tante soddisfazioni :)

    RispondiElimina

I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!