lunedì 14 aprile 2014

Riequilibrio

Il Navigante è tornata e io, ovviamente, non ho il tempo nemmeno per sputarmi in un occhio. Perchè lui arriva, stanco, malaticcio, pieno di panni da lavare e, soprattutto, con un'agenda organizzata manco fosse il presidente della Repubblica. Organizzata di cazzate, beninteso, tipo andare a comprare la bicicletta, però solo quella che dico io al prezzo che dico io, quindi significa che deve fare millemila giri prima di trovarla, ma tanto non la troverà mai ve lo dico io.
Aggiungici poi il voler scoprire i dintorni di una città che lui ha vissuto solo 2 mesi, un weekend lungo in Italia, un weekend lungo io&lui soli a Parigi, un giardino da sistemare, le incombenze quotidiane...praticamente questa settimana sembra sia durata due giorni e la fine di questo mese (nonchè il suo rientro a lavoro post vacanza post missione) è ormai dietro l'angolo. Ma com'è che questi maledetti 4 mesi non sono durati così poco??
Ritrovare gli equilibri, poi, dopo tutti questi mesi, non è decisamente facile, soprattutto se Au Pair ha fatto il suo lavoro così bene che ogni tanto mi chiedo se posso fare il cambio pedina, fuori un marito, dentro un Au Pair...
Au Pair che nel frattempo sta organizzando la sua vita: pare che ancora qualche mese sarà nei dintorni e quindi il distacco con i nani sarà più dolce e noi avremo una baby sitter fidata su cui fare affidamento, il che non è affatto male. Nani che tra parentesi sono contentissimi di avere qui papà, ma che non smettono di chiedere dov'è Au Pair? quando lei non è con noi.
La nostra famiglia, insomma, è in fase di riassestamento. Anche emotivamente ci sono un sacco di cose da sistemare, abbiamo lasciato in sospeso svariate questioni e, almeno per quanto mi riguarda, ci sono mooooolte cose su cui dobbiamo lavorare. Io in primis. Ho cominciato a lavorare su di me e su un mio futuro, ma non basta, anche se è un grande inizio.
Per ora ho scaricato un sacco di tensione in un pomeriggio di giardinaggio, sradicando erbacce, piantando insalatina, pomodorini, pomodori, zucchine, melanzane, fragole, rucola, fiori...quantomeno mal che vada quest'estate avremo un sacco di verdurina da mangiare...E quando sono seduta al computer ho la mia piantina sensitiva, che tocchi e si chiude a riccio. La adoro: la sfioro e la guardo estasiata chiudere le foglie. Forse perchè un po' mi sento come lei e vorrei chiudermi appena vengo sfiorata da tutto questo trambusto che ho intorno...

8 commenti:

  1. Infatti noi donne dovremo avre un pò di riposo..
    Anch'io oggi sono felice sai?
    Mio marito mi ha regalato una macchina, una Lancia Musa blu nuova a km zero. Infatti avevo proprio bisogno di una macchina, ancora non l'avevo, anche se ho la patente dal 1995.
    Sono felicissima! Adesso gli farò anch'io un regalo! No vedevo l'ora di dirtelo!
    Svetlana

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  2. Fare giardinaggio è un'attività catartica: taglia i rami vecchi, sradica le erbacce, liberati di ciò che non fiorirà e non può più dare frutto. In tutti i sensi!
    Solo così potrai dare spazio alle piante veramente utili per voi! :)

    P.S. davvero esiste una piantina così? fantastica! pensavo ci fossero soltanto in mare!

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  3. Sì esistono eccome, si chiamano proprio piante sensitive, di solito le trovi vicino alle carnivore, anche quelle mi piacciono, prima o poi ne compro una così, dopo essermi chiusa a riccio, mi riapro e mangio la prima mosca che mi infastidisce :))

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  4. Ciao, per prima cosa complimenti! Sono arrivata qui da un altro blog, ma mi piace tanto leggerti.
    Bello fare giardinaggio, io invece per scaricare la tensiaone spacco legna con una bella ascia. Dopo un pò mi fa male ovunque, ma la mente è calma.
    Io mi sono permessa di aggiungerti al mio blog, spero di non aver fatto male. Se la cosa ti infastidisce per qualsiasi motivo, fammelo sapere.

    Ora proseguo con la lettura degli arretrati!

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    1. Benvenuta e piacere di conoscerti! Grazie per i tuoi commenti, per la tua comparsa qui e per avermi aggiunto tra i tuoi blog da seguire!

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  5. ahah. ti capisco! i ritorni creano sempre trambusto. quando l'altro non c'è ti organizza, crei un equilibrio, e soprattutto aspetti con ansia il ritorno dell'altro. poi l'altro torna e....talvolta non è come ce lo aspettavamo, nel senso che quel paradiso che avevamo in testa nella realtà si declina tra mille incombenze quotidiane!
    ahah, a me viene da sorridere, perchè sono sicura che ti chiuderesti come la tua piantina portandoti dentro però il pensiero, il disegno, il sogno che avevi fatto di questo rientro.

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!