mercoledì 7 dicembre 2016

Oggi mood mammamerda

Io sono una persona molto, troppo sanguigna. Fumina e permalosa. Io mi incazzo e poi generalmente mi scazzo da sola, ma tra una cosa e l'altra alle volte rischio di fare seri danni. Sono una che se potesse prendere a cazzotti il mondo per farlo girare contrario, probabilmente lo farebbe...
Non mi vanto del mio carattere, ho provato a nasconderlo, incanalarlo, a smussare angoli, ma ormai a trent'anni suonati ho capito che posso solo farci i conti quotidianamente. Ho imparato che chi mi sta vicino merita il mio sforzo per essere migliore, più che posso, ma deve anche conoscere e in un certo senso amare i miei limiti.
Con i figli però è tutto diverso. I miei figli quando ho i miei scatti d'ira, hanno paura. Non gli farei mai del male benintesi (anche se ammetto di aver quantomeno capito gesti estremi di madri contro i figli), può partirmi un ceffone, un urlo da Tarzan, ma ovviamente so controllare la mia rabbia. Però i miei figli guardano dentro i miei occhi con i fulmini e le saette, guardano al di là del mio sapermi controllare, loro mi guardano dentro e hanno paura. E li capisco perché alle volte mi chiedo cosa succederebbe se non potessi controllarmi.
Alle volte la semplice minaccia: "guarda che se non ti muovi, ti (s)vesto io in modo molto poco gentile!" li fa correre. Non voglio essere un dittatore, ma mi scopro esserlo. Non voglio un clima del terrore, ma alle volte trovo che l'unico modo per poter andare avanti sia quello di creare una linea ferrea da cui non transigere, pena l'incasinamento totale di ogni cosa. Non voglio usare la violenza, ma alle volte la mano mi parte quasi da sola.
Non so se questo vale perché mi faccio carico di loro costantemente, spesso da sola, senza un vero e proprio appoggio famigliare, non so se è colpa del mio carattere e del fatto che volente o nolente questo è lo stampo, non so se la colpa è delle "nuove generazioni" come ha ripetuto in continuazione mia suocera.
So solo che quando guardo la paura nei loro occhi mi avvilisco e mi sento davvero una mammamerda.

20 commenti:

  1. Siamo e ci sentiamo tutte mamma merda. .. e non mi pare che le vecchie generazioni andassero tanto per il sottile!!!

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    1. No, anzi. L'unica differenza è che loro se ne infischiavano bellamente, anzi era giusto così!

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  2. Ma va! A me invece sembra ottimo. Se tenuto sotto controllo (e tu mi sembra che lo faccia) e' buona cosa che i tuoi figli capiscano al volo quando esagerano.
    Perché va bene il dialogo, ma a volte hanno proprio bisogno, proprio per crescere bene, di un bel no netto e deciso.

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    1. Sì, sono assolutamente pro NO e pro rigidità quando ci vuole.
      Solo che alle volte quando mi parte l'embolo non lo trovo costruittivo, trovo che stia dando un segnale sbagliato.
      Non che sia sbagliato che io mi arrabbi, nè che loro sappiano sia arrabbiata, ma vorrei mantenere la calma...ma non è per niente facile...

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  3. Angolo,

    In effetti hai ragione a sentirti una merda. Non cé cosa peggiore che terrorizzare i figli piccoli, quei traumi soprattutto se ripetuti se li portano dentro per sempre.

    Come mai hai questi problemi ?

    Solitamente (purtroppo) in molti casi la violenza/sofferenza è una "catena" generazionale che si tramanda... anche tu da piccola ne hai sofferto ?

    Cerca di interrompere questa sequenza se ci riesci.

    ciao

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    1. Oddio Vedetta credo che il post renda un'idea sbagliata.
      Non so cosa risponderti perché in effetti non è che ti possa rispondere, non uso violenza quotidiana sui miei figli, nè li faccio vivere nel terrore.
      Mi arrabbio, a volte molto e magari troppo, mi può scappare qualche sberla, ma da lì a parlare di traumatizzare...
      Se ho ricevuto sberle e urla da piccola? Perché davvero esiste un bambino che non ha mai ricevuto almeno un'urlataccia dai genitori?
      Comunque il senso del post era che c'è una parte del mio carattere che non mi piace e mi fa soffrire, probabilmente fa soffrire anche i miei figli. Non sono perfetta e quando hai dei figli vorresti esserlo, tutto qua.
      Oltre al fatto che non credo si possa anche solo pensare di non portare sofferenza ai propri figli, lo si fa quotidianamente ponendoli i limiti che li aiuteranno a crescere.

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  5. Angolo se vuoi il commento di cui sopra leggilo ... e "tienilo per te" .. ci siamo capiti

    :-)

    Vedetta

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    1. Quello che dici sulle sberle è proprio vero, mica dico di no. Non sono pro sculacciata e mica per niente mi sento mammamerda se succede.
      Però ecco, ora dirò magari una cosa che risulta impopolare, ma alle volte i figli ti portano proprio allo stremo, come nessun altro e finché non lo provi non si riesce proprio a capire fino in fondo.
      Trovarsi è tutto un'altro paio di maniche...

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    2. Cara, ti ricordo che siamo sì dotate dei superpoteri di mamma, ma soprattutto siamo umane.
      Può essere che siamo allo stremo.
      E non sarà uno sbottare ogni tanto che fa crescere male i figli.
      L'importante è che si sentano amati. quello conta

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    3. Sì, lo so, me lo ripeto come un mantra quando mi sento giù così. Ma si sa, siamo mamme, e se non facciamo harakiri ogni giorno non finiamo la giornata in pace!!

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  6. 'scolta, se i tuoi figli si spaventano è perché non ci sono abituati e questa è cosa positiva. Se vivessero in un clima spaventevole da quando sono nati ormai ci avrebbero fatto l'abitudine e quindi non gli faresrti più ne caldo ne freddo.
    Non so cosa ti abbia scritto il buon Vedettone -in modalità Ex-Tredicenne a quanto vedo :-) però sa anche io ero una purista prima che nascesse il mio primo figlio. Niente sbele niente urli niente sculacciate, tutto molto zen. La triste verità è che non sempre funzona, e che a volte un segnale "forte" come una sculacciata fa capire immediatamente quale è il limite. Forte, non nel senso di lasciargli i lividi sulle chiappe... ma nel senso di estrema ratio, quella che loro interpretano come "ok, oltre a qui non posso spingermi". Basta il gesto, tanto più efficace quanto più raro. Altrimeni, arriva un momentoce ti mangiano sulla testa, e nemmeno questo va bene.
    Bacio.

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  7. Ahahah, tu e Vedetta insieme mi fate morire! Vi adoro!

    Pensa io invece prima dei figli ero più da "una sculacciata non ha mai fatto male a nessuno" poi invece ora che ho i figli mi sento in colpa per qualsiasi gesto, qualsiasi urlo (e ne partono parecchi), qualsiasi giornata storta o che decido di prendermi per me.
    Hai detto bene: "la triste verità" è che ci sono momenti in cui niente funziona, ma niente niente e non si riesce a uscirne!
    Come mi piacerebbe fare la genitrice permissiva e ridere tutto il tempo...so che anche questo sarebbe sbagliato, ma nettamente più facile...

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  8. Mi ero persa questo post.. io non alzo le mani, poco la voce ma sono molto severa.
    Ma mi prendono dei momenti che, anche sforzandomi tanto per non perdere il controllo, vedo che Sofia mi guarda proprio con gli occhi sbarrati come se capisse che potrei esplodere. Di fatto non succede nulla, oddio urlo molto o molto poco, ma poi mi sento una merda comunque.

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    1. Già, bè mi sa che è davvero difficile non sentirsi così. Forse dovremmo imparare dai nostri genitori, che mica si facevano tutte ste seghe mentali!

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  9. Io le mani non le alzo, non mi piace proprio come metodo educativo e proprio non è nella mia natura anche se mi fanno sbarellare, tipo mi sarà partita 1sculacciata 2volte in 5anni e mezzo del grande e1 in 2anni e mezzo della piccola. Ma io non sono migliore d te e d nessuno, xk invece urlo tanto! Troppo e me lo dico sempre, ma è quello il mio modo d sfogarmi, a volte quando sono molto sotto stress capita che scatto per stupidate e vedo i miei figli stupiti, a volte il grande mi ha anche detto ma mamma non ho fatto niente! Piangendo e ovviamente apriti cielo sensi di colpa mood mammamerda a manetta. Io credo che nessuna d noi sia perfetta e che la mamma tutta rose e fiori SEMPRE non esista, xk i bimbi sono tosti da gestire e t esasperano e poi tu ne hai 3!! Ma credo che siamo umane e normali, e comunque tutte ci facciamo domande e c chiediamo cosa fare meglio, questo significa che non siamo dei mostri. Stai tranquilla, la severità comunque è giusta ed è la linea educativa che adottiamo anche noi..usando molto le punizioni.
    E comunque capita anche a me la giornata paranoica, poi passa.

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    1. Grazie per il tuo commento!
      Sì il momento paranoico è passato e a mente fredda so anche io che siamo umane, che loro sono tre e l'esasperazione è dietro l'angolo, ma quelle giornate sono davvero infernali! Poi basta poco per stare sereni, ma che difficoltà!
      Comunque anche io sono convinta che alzare le mani non sia un metodo educativo valido e non c'è nessuna giustificazione a riguardo, vorrei tanto non avere questo istinto!
      Come dici tu l'importante è cercare di fare il proprio meglio, spero che lo capiranno anche loro come l'ho capito io di mia madre, anche se lei poverina ha dovuto aspettare trent'anni!!! Solo con i figli ho capito tante cose...

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  10. Ciao,mi chiamo Betty ed ho tre figli di 19,17 e 13 anni
    Anche io come te ho spesso alzato la voce e a volte le mani, erano le volte in cui vedevo la loro paura e andavo a letto con i sensi di colpa e sentendomi una merda...ad oggi ripeto che se ho qualcosa da rimproverarmi come madre é l'eccessiva severitá
    PERÒ....però accidenti anche io ero una contro tre, i primi due maschi di solo diciotto mesi di differenza,sempre stanca e assonnata ( il secondo non dormiva MAI), sempre sola a gestirli e lontano da aiuti familiari,sempre sul chi va lá per paura che a qualcuno succedesse qualcosa,sempre in ansia ( se eravamo nel casino non facevo che contarli ossessivamente..)'sempre con la gola chiusa dal senso di colpa e il senso di stare sbagliando qualcosa... PERÒ Adesso che sono grandi ( e non li conto più ossessivamente quando andiamo in giro ma loro controllano me e mi dicono che sono svanita..) sono tre bravi ragazzi beneducati,rispettosi,gentili e aperti; quando sono cresciuti un pò ho sempre potuto portarli in viaggio senza dovermi vergognare o rinunciare perché ingestibili, hanno saputo "sopportare" pazientemente e civilmente musei e chiese che li ho obbligati a vedere ( a tredici anni sopporti...) e lunghe trasferte sui mezzi di trasporto senza sembrare vandali scatenati.
    Lo so che sembra che mi sto vantando,ma che cavoli, con tutta la fatica che facciamo e abbiamo fatto eccerto che mi vanto,anzi,questi tre qui sono le MIE tre medaglie che mi appunto orgogliosamente sul petto perché me le sono guadagnate IO col mio sudore e sangue e lacrime.
    Oh
    Ecco
    Scusa del pippone ma insomma qando ce vo ce vò
    Tieni duro che la fatica che fai ora ti sará ripagata,
    Ciao
    Betty

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  11. Scusa,volevo aggiungere che non é che siano santi,il primo ha una voglia di studiare che apriti cielo e il secondo una fase adolescenziale che lo strozzerei se non fosse così tanto più alto di me��
    Rimane il fatto che sono abituati fin da piccoli alla mia autoritá, e anche se adesso mi mangiano comodamente in testa e semplicemente potrebbero spostarmi dalla loro strada con un soffio( sono una mamma bonsai) se io dico NO brontolano ma rimane no
    Il diciannovenne sta prendendo la sua strada e i discorsi che si fanno sono più adulti e i NO devono piu assumere la forma di consigli,però mi ascolta ancora..
    Ovviamente é un retaggio di tutto il lavoro che ho fatto quando erano piccoli

    Ciao
    Betty

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    1. Grazie Betty. Grazie perché in fondo so che sto facendo un buon lavoro, migliorabile, ma buono, solo che alle volte è così difficile guardare avanti, superare gli errori, accettare di essere una persona umana con limiti e difetti.
      E fai bene a vantartene, soprattutto in questo momento storico. Appunta queste belle medaglie in modo che siano ben visibili e che tutti riconoscano i tuoi sforzi, perché è giusto così e te lo meriti!
      Grazie ancora per i tuoi commenti e per aver condiviso la tua esperienza.

      PS: anche il mio secondo un disastro col sonno, prima notte intera senza risvegli a due anni e mezzo!!!!

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!