Ci sono giornate che iniziano male, il nervosismo in questi giorni è scalpitante e basta poco per far scattare un litigio. Quando ti trovi a dover litigare con la tua "grande" ancora prima di sapere di essere sveglia, pensi che peggio non possa capitare.
Invece può.
Dopo aver mollato i due nani a scuola, mollo la borsa davanti, metto il Francese sul seggiolino, chiudo la porta e vado davanti. Solo che la porta mia non si apre e nemmeno tutte le altre. La macchina si è chiusa dall'interno e il Francese è dentro.
Ripeto: la macchina è chiusa e il Francese è dentro e io non ho nemmeno il cellulare, nella borsa insieme alle chiavi. Il terrore. Il panico.
Chiedo aiuto a una passante che mi presta il cellulare con cui chiamo i Vigili del Fuoco e con cui la signora intrattiene il Francese con dei video, nel frattempo si fermano altre persone, tra cui un meccanico che lavora in un'officina lì vicino. Cercano di aprire la macchina senza spaccarmi il vetro, ma anche se riescono ad arrivare alla maniglia della porta, essendosi chiusa la macchina dal telecomando (probabilmente si è schiacciato il pulsante mentre mettevo la borsa davanti), la macchina rimane chiusa. Alla fine devono spaccare il piccolo vetro triangolare che è sul davanti e raggiungere le chiavi con il fil di ferro, finalmente riusciamo ad aprire la macchina.
Arrivo alla creche completamente svalvolata e inizio a calmarmi solo dopo aver lasciato il Francese, che ovviamente sta una favola e non ha nemmeno fatto pipì. Ma ovviamente se la giornata inizia male...proprio quando sono vicino a casa, mia madre mi chiama e mi avverte che la nonna, mamma di mio padre, è morta. Niente di inaspettato, 94 anni da mesi allettata, era da una settimana nel letto che rantolava, ma diciamo che quest'anno e oggi in particolare, qualsiasi cosa è come sale sulle ferite. Tutto brucia, tutto fa male.
Perché i litigi, i capricci, le urla, i pianti, le giornate storte, la stanchezza, il Francese che ha deciso di iniziare a spannolinarsi (non adesso, non ora, non sono pronta...eppure "Mamma pipì!!!"), la cameretta dei bimbi che forse arriva, forse no, arriva ma senza una rete...insomma la vita di tutti i giorni, basta un attimo e può spezzarsi.
Cosa sarebbe capitato se il Francese fosse rimasto bloccato 20 minuti, ma non in ottobre, magari a luglio, sotto il sole? Cosa sarebbe capitato se gli fosse venuta una crisi isterica com'è successo qualche giorno fa (maledetti terrible two!) con tanto di rigurgito e io non avessi potuto aiutarlo?
E poi dolore, ancora dolore. Ancora morte. E pensare a mia zia che ha perso suo fratello e sua madre nel giro di 6 mesi. E odiare il fatto che lei sia morta a 94 anni, mentre mio padre non è riuscito ad arrivare ai 65. E sentire che tutto è troppo e che io sono sempre sola e che non ci riesco a tenere duro sempre.
Oggi va così. Domani vedremo. Ma giuro che non penserò mai più "peggio di così non può andare". Perché può ed ultimamente lo fa anche.
Miseria boia... poi vuoi mettere quando succede di tutto alla vigilia del ciclo? Lì si aprono le porte dell'apocalisse!
RispondiEliminaTranquilla, se la macchina si fosse autochiusa a luglio avreste rotto subito il vetro, forse tu stessa senza neanche consultarti. E ce ne vuole prima che le ferite si chiudano, a me basta oltrepassare l'uscita 32 del raccordo (Pisana) per sentirmi un groppo in gola a distanza di quasi 2 anni dalla vendita di casa di mia madre, e non so se riuscirei mai a ritornarci.
Potete permettervi un aiutino, anche solo per portare o prendere qualcuno a scuola?
Effettivamente ora che ci penso potrei pure essere a poco dal ciclo...
EliminaAllora è meglio che non ti inviti a casa mia...una delle uscite che prendo è proprio la Pisana!
Per l'aiuto sinceramente pensavamo a una au pair, ma per il momento finché casa non è tutta a posto non voglio gente in più. Ogni tanto viene mia madre e tanto basta.
In fondo è solo una questione di prendere le misure.
Carissima, un grande abbraccio! Mi spiace molto per la tua perdita, ma sono contenta che la storia del bimbo chiuso in auto si sia risolta (è uno dei miei incubi ricorrenti).
RispondiEliminaEro passata di qui per dirti che, siccome il tuo blog mi piace moltissimo, ti ho nominata per il Blogger Recognition Award. Ti lascio il link dove leggere appena vorrai http://datemiunam.it/blogger-recognition-award/
Di nuovo un grandissimo abbraccio!
Grazie per il pensiero e grazie di essere una mia lettrice.
EliminaTi dirò è stato proprio un incubo!
Quanto sono rimasta indietro.. intanto ben arrivata in Italia! Con 1000 questioni da gestire, tu sei brava a mantenere integra la tua salute mentale credi a me! E i tuoi bimbi expat abituati a mille ambienti che iniziano alla grande nuove avventure sono eccezionali.
RispondiEliminaComprendo in pieno il tuo sentimento verso l' età della nonna, quando ho perso mio papà avevo ancora la bisnonna..certo non gliene fai una colpa ma lei stessa lo disse di quanto era ingiusta la situazione, e non è mai stata una donna generosa.
Un abbraccio cara
Come mia nonna, generosa zero! Ma non sappiamo nemmeno se ha capito che il figlio è morto prima di lei...
EliminaGrazie comunque di essere passata e dei complimenti immeritati che mi fai! Non faccio grandi cose, cerco solo di sopravvivere!
Un abbraccio grande grande!
RispondiEliminaSempre ben gradito!
EliminaCondolianze per la tua perdita!
RispondiEliminaIl bimbo chiuso in auto è successo anche a me..ma avendo 3 anni si è tolto la cintura è andato davanti ed ha aperto...piccola crisi di pianto iniziale a parte è andata bene...!
Tieni duro coraggio! Mi immedesimo un po in te perché anch'io subisco trasferte del marito spesso e volentieri...è una sofferenza ma anche una barba infinita....:(
Aurora
Grazie per tutto. Alle volte stare sola è proprio dura, tra l'altro io non ho mai parenti vicino e mi trovo sempre tutto sulle mie spalle, lo odio!
EliminaPer quanto riguarda il Francese, sei stata fortunata, poteva andare peggio... e hai trovato persone gentili e disponibili che ti hanno aiutato e non è scontato.
RispondiEliminaPer il resto ti capisco molto bene. ANche io ho perso mia nonna a 94 anni, solo che ha avuto un incidente e nessuno se lo aspettava. IL dolore è stato immenso per cui ti capisco. Ti abbraccio fortissim.
Grazie, ogni abbraccio è sempre ben accetto :)
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