martedì 24 luglio 2018

La festa all'italiana

Ieri abbiamo festeggiato i 7 anni della Belva...7 anni...ma quando cavolo sono passati? Sono davvero mamma già da 7 anni??
Vabbè lasciamo stare, insomma festa in giardino con 16 bambini (8 maschi e 8 femmine) + i miei 3 + una decina di adulti ed ecco le mie personali considerazioni dopo la nostra prima festa italiana:

  1. Ai bambini italiani non piace la frutta. Avevo fatto un cestino con l'anguria e riempito di uva, mirtilli, more e anguria stessa; invogliava nel colore e nella forma, ma pochissimi bimbi (a parte i miei) vi si sono avvicinati. In compenso le mamme ne sono state entusiaste.
  2. I bambini italiani, soprattutto i maschi, non hanno freni, non glielo insegnano e ovviamente, essendo bambini, non hanno scrupoli nel darsi dei limiti loro stessi. La carabiniera della situazione ero ovviamente io, con il bene placido delle mamme sedute a chiacchiere "Vai vai sgrida pure!" ma come?? E' il tuo lavoro, mica il mio, io ne ho già fin sopra le orecchie!! Ma tant'è...
  3. I bambini italiani non sanno giocare insieme, non sanno condividere i giochi, ma sanno benissimo lagnarsi con la mamma. Perché la colpa era la mia che non avevo uno spruzzino per ciascuno, non dei loro genitori che non hanno insegnato ai loro figli di 6 anni che i giochi si condividono e ce li si deve scambiare!
  4. Le mamme italiane però apprezzano la tavola, apprezzano il cibo, apprezzano le chiacchiere, quindi non ho dovuto obbligarle, come facevo in Francia, a rimanere, anzi alcune sono rimaste pure dopo la torta (tranne quelle della classe che sono fuggite), né ho dovuto fare il girotondo per chiacchierare con tutte visto che si sono formati presto i gruppetti, né ho stipato di resti il frigo, che ho regalato in giro (quei pochi rimasti), tranne per la torta che però era davvero enorme!
  5. I bambini italiani fanno i gradassi, ma poi senza mamma non ci sanno stare. Fanno i capricci per andarsene, poi li si invita a rimanere a dormire e ci si ritrova con una bambina di 6 anni che a mezzanotte non riesce a dormire e chiama la mamma per farsi venire a prendere. La quale mamma viene di corsa, ovviamente...
  6. La presenza delle mamme, che al contrario delle francesi, non mollano i figli e scappano, ha degli indiscutibili vantaggi: mentre finivo di preparare la torta ho avuto due cancelliere che regolavano il traffico verso il bagno, la mia vicina di casa non solo mi ha portato delle focacce per il buffet, ma mi ha pure dato il cambio nel gonfiaggio di palloncini d'acqua e, infine, non dovevo essere io a preoccuparmi se i bambini degli altri stessero a posto con cibo/pipì/acqua.
  7. La festa italiana è molto più incasinata, caciarona e mi ha messo addosso una pressione che in Francia non ho avuto mai, forse perché partivo sempre dal presupposto di essere comunque quella diversa, essendo straniera, quindi potevo fregarmene se qualcosa non andava come loro si aspettavano. Qui ho il solito complesso del sentirmi straniera a casa mia e quindi giudicata per questo.
Un po' per evitare di metterci il carico a bastoni riguardo all'ultimo punto, facendo una festa completamente al di fuori degli schemi, sono scesa a compromessi facendo, per esempio, gli odiatissimi sacchetti per gli invitati, ma senza cedere però sulla presenza nel buffet di frutta, verdura (ho fatto il pinzimonio) e bevande per gli adulti, che qui in Italia ci dimentichiamo sempre che non siamo delle semplici appendici dei nostri figli, che possiamo godercela un po' anche noi mentre loro di divertono; ma soprattutto ho invitato tutta la classe (solo perché è estate e sapevo che non tutti sarebbero venuti, comunque...), oltre agli amici veri, miei e della Belva, con il risultato però che mi sono ritrovata a dover avere a che fare con persone con cui non ho mai legato, con bambini maleducati per cui nemmeno alla Belva frega niente e un po' di amaro in bocca c'è per aver ceduto in nome del volermi sentire parte di un gruppo, di cui tra l'altro non mi importa niente!
Sono conscia del fatto che non verrà la psicopolizia a cercarmi se dovessi invitare solo chi interessa a me e alla Belva o se dovessi fare un buffet senza caramelle, ma voglio comunque che i bimbi sappiano, guardando il mio esempio, che purtroppo alle volte bisogna sottostare a leggi non scritte per potersi integrare in un posto nuovo. Visto la nostra vita così nomade è purtroppo una skill da dover imparare...

6 commenti:

  1. Ehm.. io non ho mai fatto i sacchettini e quest' anno ha voluto un festa piccola a casa con pochi invitati. Quindi assolutamente non tutta la classe e le mamme felicissime di non dover restare che mi hanno lanciato i figli dal pianerottolo 😬
    Sulle altre considerazioni in qualcosa mi ci ritrovo e in altro no, ma credo dipenda da quei bimbi in particolare più che dalla nazionalità.
    Buon settimo compleanno e viva harry potter!!

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    1. Credimi la nazionalità c'entra, molte cose sono davvero culturali! Poi ovvio ognuno ha delle peculiarità, ma c'è sempre un filo che lega le persone di una stessa nazione.
      I sacchettini hanno un ENORME pro: mi fanno eliminare tutte le caramelle che ho per casa, arrivate normalmente da altre feste! Io gliele centellino normalmente quindi poi arrivo ad avere una grande quantità che smercio nei compleanni...forse non si fa, vero?!? Ups... :P

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  2. Condivido tutto quello che hai scritto, e ti capisco pure. I compleanni sono uno stress. Quest'anno noi siamo andati un pò controcorrente. Non abbiamo fatto di tutto per avere tutti. Ma abbiamo ascoltato le richieste delle festeggiate. Se qualcuno non lo volevano invitare, non lo abbiamo invitato. La cosa può ritorcerti contro nel "social", ma alla fine quello che conta è la felicità del festeggiato. Mi piace come hai inquadrato benissimo i bambini italiani. Vivendo anche noi due culture ci accorgiamo quanto sono diversi gli approcci. Ci sono pro e contro. L'ideale è prendere i pro che piacciono dalle diverse culture e proporle come piace a noi.
    Tanti auguri alla Belva!

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    1. Assolutamente d'accordo con la tua ultima frase: la mia grande fortuna è stata crescere come mamma in Francia, ho capito di non essere poi così strana, che se non mettevo la canottiera ai miei figli non ero una mamma degenere, né se li lasciavo sbrogliare da soli senza mettermi sempre in mezzo tipo prezzemolo! La doppia cultura è davvero una gran bella cosa!
      Quest'anno invitare tutti è stata una mia idea, all'inizio la Belva voleva invitare solo femmine, perché abituata a non invitare tutti, ma quando ho chiesto se voleva invitare tutti mi ha detto che andava bene.
      Per il Vitellino sarà diverso, lui entra alle elementari e il suo compleanno è poco dopo l'inizio scuola, quindi non conosce tutti e verosimilmente non inviteremo tutti.

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  3. Ussignur ma che gente hai invitato?!?! O___O Da noi mica è così... O_O

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    1. No, guarda sono stata pure gentile tralasciando alcuni dettagli...

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