martedì 19 giugno 2012

Parto naturale

Prima non mi ero mai posta il problema, poi sono rimasta incinta e ho scoperto un mondo nuovo, fatto di medici, analisi e chi più ne ha più ne metta. Non mi ponevo il problema nei primi mesi della gravidanza di Serena, era così perché così doveva essere pensavo. Invece no.
Ho fatto il corso preparto in una fantastica struttura, dove speravo di partorire e che invece non ho fatto in tempo a raggiungere (non vi ho mai parlato del mio parto?! Lo farò, perché merita!); lì mi hanno davvero aperto gli occhi su come dovrebbe essere gestita o meglio non gestita una gravidanza dall'inizio alla fine, parto compreso. In sostanza se fisiologici, parto e gravidanza non hanno bisogno di medici o procedure invasive, ma semplicemente di essere vissuti in modo naturale.
La natura non è stupida, mi ripeto sempre, e sì, è vero, fino a poco tempo fa si moriva di parto e ora no, i bambini nati prematuri non avevano speranza di vita e ora no e la medicina ci regala figli che altrimenti non potremmo fare, ma questo non significa che anche chi sta bene, è in salute e ha una gravidanza fisiologica debba essere sotto stretto controllo medico.
Io per esempio sono fermamente convinta che se mi avessero lasciato stare nella posizione in cui volevo stare (in piedi) probabilmente non avrei avuto bisogno dell'episiotomia. Siamo nate per procreare, siamo nate per portare queste vite dentro, per farle nascere e per farle vivere allattando al seno.
La medicina è sicuramente un punto fermo, ma la donna dovrebbe avere il diritto di poter partorire in modo naturale e non ritrovarsi con un cesareo solo perchè più comodo, più veloce o più remunerativo (perché operazione chirurigica).
Trovo snervante in questa seconda gravidanza, cozzare con questa realtà che pare essere tutta italiana, tanto per cambiare. Trovo snervante dover scegliere dove partorire per evitare procedure inutili a me o al mio bambino o semplicemente per poter, durante il travaglio, muovermi come meglio credo, poter mangiare o bere se ho fame, poter spingere come mi sento. Trovo snervante dover trovarmi a discutere con future neo mamme che mi danno della pazza solo perché mi sento libera di vivere come vivevo prima della gravidanza, limitandomi solo se il mio corpo me lo chiede e non solo perché sono incinta, o che giudicano il fatto che abbia avuto una seconda gravidanza così ravvicinata, o che non comprendano come si possa avere un figlio senza spendere patrimoni, usando gli antichissimi pannolini lavabili, senza seguire le tabelle di svezzamento. Trovo snervante che seguire la naturalità della vita sia considerato assurdo oppure peggio ancora una moda del momento.
Trovo assurda la disparità di tagli cesarei nel nostro paese e in relazione al resto d'Europa, trovo assurdo che ci siano delle linee guida e che nessuno si prenda la briga quantomeno di conoscerle, non parliamo poi di chi deliberatamente le critica o va contro ad esse, trovo assurdo dover lottare per qualcosa che dovrebbe essere un diritto, che sia un bicchiere d'acqua durante il travaglio, il supporto del marito durante e dopo il parto (non tutti gli ospedali lo permettono...come 30 anni fa!!) o il mio bimbo in camera con me da subito.

Volevo scrivere un posto meno personale, ma sul web c'è così tanto e così ben spiegato che non ne vale la pena, quindi ho espresso quelle che sono le mie credenze. Vi segnalo però alcuni link davvero interessanti, oltre a quelli già segnalati lungo il post:

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