lunedì 4 giugno 2012

Natura contorta

Oggi ho passato un paio d'ore all'ospedale per fare la schifosissima curva glicemica (leggi 3 analisi del sangue con omaggio di bibitone di acqua e glucosio...uno degli spassi da gravidanza!), ero sola, fuori dal mondo e della realtà, anche se circondata da molte persone. Forse per la prima volta in 10 mesi ero davvero sola con me stessa. Io e il mio libro di Paulo Coelho che con la Belva urlante nei paraggi non sono mai riuscita ad affrontare perché leggerlo a frammenti diventa impossibile e non ci si capisce niente. Ne ho letto quasi metà, fermandomi ogni tanto perché non sono più abituata a tenere per così tanto tempo la concentrazione. Sicuramente era però la prima volta che la Belva si alzava senza di me e non mi trovava in giro per casa; ovviamente lei è stata tranquilla con il suo papà, io invece l'ho pensata per tutto il tempo e - cavoli, ma com'è possibile? - mi mancava un casino!
Questi sono i momenti in cui sono più contenta di non dover tornare a lavorare. Sì, esatto, invece che gioire della mia "libertà" momentanea, mi ritrova a ringraziare di poter stare con lei 24 ore al giorno.
La natura umana è proprio strana a volte, o forse semplicemente è la mia natura ad essere strana a volte. Comunque sta di fatto che quando l'ho rivista me la sono spupazzata per mezz'ora e anche il cambio pannolino è stato un momento speciale e non la solita routine. Questo è amore vero!

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