lunedì 5 gennaio 2015

Amici e tradizioni che nascono

Sono rientrata ormai da un paio di giorni e dopo aver disfatto le valigie, fatto mille mila lavatrici, essermi aggiornata sui vari blog, letto le decine di mail, essermi ripresa - quasi - dall'influenza sono pronta per tornare a raccontarvi di noi.
Del mio Natale ormai sapete tutto visto che ve ne ho parlato qui, qui e qui; del capodanno invece non ho mai accennato granchè, perchè ogni anno è sempre una sorpresa. Generalmente in quel periodo viaggio, l'ho fatto da sportiva, l'ho fatto con il Navigante (Norvegia, Svezia, Finlandia, Amsterdan...) e da quest'anno finalmente anche con i nani, sì perchè in questi tre anni non siamo mai riusciti per un motivo o per un altro a festeggiare in viaggio.
Quest'anno abbiamo organizzato quello che dovevamo fare l'anno scorso, ossia qualche giorno con due coppie di amici molto speciali. Due di loro hanno fatto il corso militare con me, quando ho conosciuto il Navigante, uno stava con una ragazza dall'età di 16 anni, che ho conosciuto ovviamente e con cui poi si è sposato e ha fatto una bimba dell'età della Belva; l'altra ha incontrato dopo l'uomo della sua vita, che si è trovato a lavorare a stretto contatto con il Navigante, e anche loro hanno una bimba coetanea della Belva.
Ci siamo ritrovati così anni dopo tutti a La Spezia con le nostre tre bimbe coetanee di pochi mesi. Ed è stata subito forte amicizia tra tutti, tra di noi come adulti, tra le bimbe prima e con il Vitellino dopo. Lasciarci dopo due anni (una coppia si è trasferita a Taranto qualche mese dopo la nostra partenza per la Francia) è stata dura, ma abbiamo continuato a sentirci, ritrovarci, rivederci a coppie o tutti insieme.
Avevamo già fatto un capodanno insieme a La Spezia, con un Vitellino duemesenne in piena fase di coliche e tre bimbe poco più che unennni. E abbiamo replicato quest'anno, di nuovo insieme, con una pancia in più (che era come la mia...il destino!), con un Vitellino duenne in piena fase terrible two e tre bimbe grandi che parlano di smalti, capelli lunghi e scarpe O__o A-I-U-T-O!!
Abbiamo deciso di andare sulla neve, anche se di neve quest'anno ben poca, abbiamo affitatto tre mini appartamenti in un agriturismo a Paesana, siamo andati a mangiare fuori, siamo saliti con la motoslitta in baita dove abbiamo giocato con la neve e abbiamo mangiato polenta concia e salsiccia. La mia famiglia era a mezzo servizio, visto che mio nipote l'untore ci ha attaccato un virus contaggiosissimo che ha prima falciato la Belva e il Navigante e poi, una volta ritornati a casa, anche me e il Vitellino, anche se in misura decisamente minore, però è stato comunque bellissimo.
Abbiamo discusso come facevamo davanti alla pizza, alle focacce o ai panigacci spezzini, abbiamo riso e fatto battute sconce, abbiamo urlato dientro ai bimbi, ma decisamente meno rispetto a un tempo, abbiamo fatto foto e girato video, ci siamo goduti tutto e tutti, tanto che alla fine il nostro gruppo su whatsapp è cambiato da "capodanno arriviamo" a "Dove andiamo il 31/12/15?".
Non ho mai considerato il capodanno come una festa da tradizioni, non ho mai sentito l'esigenza di festeggiare, di uscire, di fare per forza qualcosa, nè tanto mai ho pensato che avrei voluto fare sempre la stessa cosa. Ma questo capodanno, l'idea di passare tutti i prossimi capodanni in questo modo...mi rende felice e mi emoziona. È dura avere delle persone a cui vuoi così bene lontane, ma è bello sapere che sono sempre lì per te, che faranno sempre parte della tua vita e avranno sempre un posto speciale nel tuo cuore. Grazie a chi ha permesso tutto questo.

2 commenti:

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